“Senza glifosato” è la nuova etichettatura lanciata negli Usa per certificare cibi e bevande che non contengono residui del famigerato pesticida, classificato come probabile cancerogeno dalla Iarc, e recentemente riautorizzato per altri 5 anni dall’Europa.
Due organizzazioni, BioChecked e The Detox Project, due piattaforme di certificazione attivi sopratutto nell’attestazione “Ogm free” e del biologico, stanno ora emettendo certificazioni “Glyphosate Residue Free” per i prodotti alimentari. Il punto di partenza, secondo le due organizzazioni, è che la certificazione biologica può non bastare visto che la contaminazione accidentale può mettere a rischio molte produzione. Per questo hanno avviato un processo di “transizione” che possa in due anni mettere al riparo le produzioni agricole e i prodotti alimentari derivati da qualsiasi “traccia” di glifosato.
Questa nuova certificazione è stata lanciata all’inizio del 2017 e sono ancora poche le aziende che hanno intrapreso il percorso di trasformazione. Tuttavia le previsioni indicano una crescita delle richieste da parte delle aziende alimentari visto la crescente richiesta dei consumatori verso un’agricoltura “libera” dai pesticidi e sopratutto dal glifosato.