
Abbiamo curiosato nei congelatori di supermercati, discount e bar per controllare gli ingredienti di ghiaccioli e granite. Quello che abbiamo trovato descrive spesso un concentrato di additivi, non sempre al di sopra di ogni sospetto
Industriale o artigianale che sia, è certo che il gelato cremoso è un alimento calorico che va consumato con moderazione se si vuole tenere alla propria linea. Spesso si cerca un’alternativa più “dietetica” nei ghiaccioli o nelle granite.
Ghiacciolo, il falso magro
Quella del ghiacciolo è una delle ricette più semplici, ma nell’industria alimentare la situazione può complicarsi.
Oltre l’aggiunta di zucchero e sciroppo di glucosio, come avviene anche nei succhi e nelle bevande, anche nei ghiaccioli, al pari dei gelati cremosi, si trovano addensanti, in particolar modo gomma di guar e farina di semi di carrube. Carrefour, Polaretti, Dolfin… in ogni marca non mancano i coloranti e gli aromi per riprendere il profilo sensoriale visivo e gustativo della frutta che caratterizza il ghiacciolo e la cui intensità si è alterata durante il processo industriale. Dalle innocue clorofille per esaltare il verde del gusto menta alla meno gradita norbissina di annatto con la sua presunta genotossicità nel gusto arancia.
Esistono anche marche che riescono a far meno dei coloranti, tra cui i mini ghiaccioli tubo di Dolciando (alternative al famoso Calippo), dove per il colore arancione del gusto arancia si usa un concentrato di carota e zucca, per il marrone del gusto cola l’imbrunimento dello zucchero candito e per il rosso del gusto fragola un concentrato di frutti rossi, tra cui aronie, mirtilli, ribes e infine la patata rossa.
Nel gusto cola del Calippo originale invece troviamo l’attenzionato caramello solfito ammoniacale (E150d) della Coca-Cola.
Granita, il copione non cambia
Un’alternativa fredda ai ghiaccioli è la granita, ma il copione non cambia. I granitori sempre in rotazione che troviamo nei bar vengono alimentati con preparati in polvere che sciolti in acqua a basse temperature generano la granita.
In questi preparati l’ingrediente principale è lo zucchero e il destrosio, il succo concentrato è in proporzioni molto basse attorno all’1% o nullo e non mancano i coloranti.
Nel preparato per granita siciliana Toro il succo di limone è talmente poco (1%) che per ottenere il giallo si utilizza l’E104 (giallo di chinolina) che è uno di quei coloranti che possono influire negativamente sull’attività e l’attenzione dei bambini. Anche la versione alla fragola della stessa azienda non contiene proprio il frutto ma solo aromi e quindi necessita di coloranti per ottenere il colore rosso; in questo caso E122 (azorubina) e E124 (Ponceau 4R) entrambi con gli stessi effetti collaterali del precedente E104.
I ghiaccioli e la granite, pur contenendo meno calorie dei gelati cremosi non sono soluzioni più dietetiche, poiché il contenuto di zuccheri e l’indice glicemico sono molto più alti e sono da consumare con attenzione in caso di problemi metabolici come iperglicemia o diabete.










