Spazzolini, pannolini, accendini monouso. E ancora capsule del caffè, rasoi usa e getta e molto altro. Sono 24 i rifiuti non riciclabili elencati dal Centro ricerca Rifiuti Zero del Comune di Capannori, “La doppia sporca dozzina”, come il titolo della campagna avviata dal Centro per sensibilizzare sul tipo di prodotti da evitare per arrivare all’obbiettivo di riciclare il 100% dei rifiuti.
Difficile “di-gestione”
“Questi prodotti – spiegano i promotori della campagna, rappresentano ciò che ad oggi non risulta ‘digeribile’ dal ‘sistema di di-gestione degli scarti’ e rappresentano un evidente ‘errore di progettazione industriale’ in quanto non pensati per essere riutilizzabili o recuperabili sotto forma di materia da avviare a riciclo”. Tra questi, il flusso maggiore proviene da pannolini usa e getta e soprattutto da pannoloni. Tale flusso per effetto di “concentrazione” legato a Raccolte Differenziate che superano il 75% nella frazione residua arriva a essere oltre il 25%. Tuttavia anche diversi tra questi prodotti, quali imballaggi plastificati, capsule per il caffè, prodotti in TNT, ma anche penne a sfera, rasoi usa e getta nonché le “cicche di sigarette”, i tubetti di dentifricio e gli spazzolini da denti – oltre ad un impatto simbolico negativo perché nega ogni “speranza” per il riciclo -, finiscono per rappresentare una “massa di indifferenziabile” niente affatto trascurabile.
“C’è posta per te”
La lista verrà inviata ai maggiori produttori per coinvolgere la responsabilità in un processo di responsabilizzazione rivolto a riprogettare il prodotto in questione per renderlo “digeribile” e quindi riciclabile. La campagna rivolta a coinvolgere la responsabilità estesa del produttore si chiamerà “C’è posta per te” alludendo alla Lettera che per posta (ma anche via email) verrà inviata alle principali aziende del settore di riferimento e sarà promossa dal Centro di Ricerca Rifiuti Zero del Comune di Capannori, Zero Waste Italy e da Ambiente e Futuro per Rifiuti Zero.
Le alternative
Oltre ai pannolini lavabili alternativi ai pannolini usa e getta, in generale indichiamo di non usare il tessuto non tessuto, gli accendini usa e getta (ne esistono di ricaricabili), le capsule usa e getta per il caffè (si possono evitare usando la moka o capsule in cellulosa e bioplastica3). I rasoi usa e getta possono essere facilmente sostituibili mentre per i cotton fioc, molti medici raccomandano di non usarli e comunque ne esistono in bioplastica. Gli spazzolini possono essere riusabili sostituendo la sola parte superiore e per quanto riguarda le lettiere, oggi ne esistono di compostabili. Per la carta plastificata soprattutto usata in imballaggi occorre chiederne lo stop, mentre i problemi rimangono con i mozziconi di sigarette (scriveremo una lettera alle multinazionali del tabacco), con gli scontrini fiscali e con penne e pennarelli che pure sono fatti in plastica che potrebbe essere riciclata. Per le figurine adesive, anche qui svolgeremo una campagna di sensibilizzazione efficace – visto la diffusione di queste nel mondo dei bambini.