
Nei prossimi giorni potrebbe arrivare l’ok agli scanner di ultima generazione, già installati nei principali aeroporti, che permettono di portare a bordo liquidi superiori a 100 ml. Negli altri aeroporti, però, restano le attuali restrizioni. Nel dettaglio la lista di tutto quello che possiamo mettere in valigia quando viaggiamo dentro e fuori dall’Ue
Mentre ci si prepara alle partenze estive, arriva una notizia che interessa i passeggerei aerei: presto, forse già dalla fine di luglio, si potrà ricominciare a portare liquidi superiori a 100 ml nel bagaglio a mano. Che siano creme, profumi, bottiglie di acqua, vino o olio, nei principali aeroporti italiani si potrà passare i controlli senza neanche tirarli fuori. Secondo quanto anticipa il Corriere della Sera, la Conferenza europea dell’aviazione civile (Ecac) si prepara a dare l’ok all’utilizzo degli scanner di ultima generazione, già installati a Milano Malpensa e Linate, Roma Fiumicino, Bergamo, Catania, Bologna, Torino, ma sospesi quasi un anno fa in via precauzionale.
Al termine delle verifiche tecniche, e forse già domani, l’Ecac potrebbe dare l’ok all’algoritmo aggiornato degli apparecchi Hi-Scan 6040 CTiX realizzati dalla società Smiths Detection, che nel nostro paese sono presenti negli aeroporti citati.
Come funzionano i nuovi scanner e perché sono stati bloccati dall’Ue
Il divieto di portare nel bagaglio a mano i contenitori con liquidi superiori ai 100 millilitri risale al 2006, ma già durante la pandemia alcuni aeroporti principali hanno iniziato a installare apparecchiature in grado di eseguire quasi una Tac degli oggetti dei viaggiatori. Grazie a un software che riconosce all’istante eventuali esplosivi e mostra immagini tridimensionali e ad alta risoluzione del bagaglio, non serve più estrarre i dispositivi elettronici e si possono portare bottiglie con liquidi oltre i 100 ml.
Lo scorso maggio, la Commissione europea ha introdotto nuovamente i limiti sui liquidi sul modello Hi-Scan 6040 CTiX— equiparandolo ai vecchi macchinari — dopo aver ricevuto alcune segnalazioni secondo cui i macchinari non garantivano una rilevazione affidabile. A settembre la restrizione è stata estesa anche agli altri scanner moderni e sono stati richiesti nuovi test di sicurezza. In questi giorni quindi si potrebbe decidere di dare il via libera a questi scanner, per permettere controlli più veloci e con meno restrizioni. Ma solo negli aeroporti dotati di questi dispositivi. In tutti gli altri non cambia nulla.
Cosa posso trasportare da un paese Ue a un altro?
Al di là delle novità sui liquidi, quali sono i cibi e i beni di consumo che ci possiamo portare dietro, quando viaggiamo da un paese europeo a un altro? Via libera a qualsiasi tipo di carne o prodotto lattiero-caseario, se destinati al consumo personale. Lo stesso vale per i fiori recisi e i prodotti ortofrutticoli, a condizione che siano stati coltivati in un paese dell’Ue e che non presentino parassiti o malattie. Esistono limiti per il latte in polvere (meno di 10 kg), gli alimenti per la prima infanzia, gli alimenti necessari per motivi medici e i mangimi speciali per animali da compagnia.
Alcol e tabacco si possono trasportare a patto che siano destinati all’uso personale e non alla rivendita. Ogni paese dell’Ue può fissare i propri valori di riferimento che però non possono essere inferiori a 800 sigarette, 1 kg di tabacco, 10 litri di superalcolici, 20 litri di vino liquoroso, 90 litri di vino e 110 litri di birra.
Per quanto riguarda il denaro contante, quando ci si sposta tra Stati membri non ci sono norme specifiche da rispettare anche se è consigliato, prima di partire, di fare una verifica con le autorità doganali.
Cosa può portare chi viaggia fuori dall’Ue
Chi arriva da un paese extra Ue, non è autorizzato a trasportare prodotti a base di carne o prodotti lattiero-caseari, può portare con sé un quantitativo limitato di frutta e verdura, uova, prodotti a base di uova e miele. Sono ammessi quantitativi limitati di pesce o di prodotti a base di pesce. Nella maggior parte dei paesi dell’Ue esistono norme rigorose sul trasporto di animali o piante a rischio di estinzione e, in alcuni casi, è necessario un permesso.
Se non sono destinate alla rivendita e rispettano i limiti stabiliti, si possono introdurre nell’Ue determinate merci esenti da Iva e accise: ad esempio, si possono portare 4 litri di vino fermo e 16 litri di birra, in aggiunta a 1 litro di superalcolici con volume superiore al 22% (come vodka o gin) o 1 litro di alcol non denaturato (alcol etilico) all’80% o 2 litri di vino liquoroso (per esempio, sherry o porto) o spumante. Per il tabacco, bisogna verificare i limiti indicati dalle autorità doganali del paese dell’Ue di destinazione.
Per altre merci, compresi i profumi, il limite è di 300 euro per viaggiatore o 430 euro in caso di spostamenti in aereo o via mare. Alcuni Stati membri applicano un limite di 150 euro per i viaggiatori di età inferiore a 15 anni.
Infine, per entrare o uscire dall’Ue con 10.000 euro in contanti (o l’equivalente in altre valute), bisogna fare una dichiarazione alle autorità doganali dello Stato membro in cui si sta entrando o da cui si sta uscendo, utilizzando il modulo Ue per la dichiarazione di denaro contante.









