
Il Veneto approva l’estirpazione di due ettari di vigneti a Valdobbiadene per contrastare la diffusione del parassita cicalina. Andrea Zanoni (commissione Ambiente del Consiglio regionale) attacca: “Hanno approvato inutilmente un pesticida neonicotinoide. Il vero problema è la monocultura del prosecco”
Le richieste di deroga per i pesticidi dannosi
Zanoni: la monocultura uccide la biodiversità
“Ma cosa c’è dietro questa emergenza? – continua Zanoni, tornando al presente – Anni di espansione incontrollata dei vigneti hanno portato a una monocoltura che impoverisce la biodiversità e ora presenta il conto. Ho presentato un’interrogazione in Consiglio regionale per sapere: Chi paga i costi di queste estirpazioni? Quanti fondi pubblici vengono utilizzati? Che trattamenti chimici sono stati autorizzati e con quali tutele per il biologico e per gli apicoltori? Nel frattempo, sto ancora aspettando la risposta dell’Assessore regionale all’Agricoltura ad un’altra mia interrogazione con cui chiedevo su come siano stati avvisati agricoltori biologici e apicoltori dell’uso in deroga del pesticida killer delle api. Non possiamo accettare che la collettività paghi i danni causati da un modello agricolo sbilanciato, che arricchisce pochi e lascia i costi — economici e ambientali — a tutti noi. L’agricoltura del futuro dev’essere sostenibile, rispettosa del territorio e della salute, ovvero biologica. Ma l’agricoltura biologica va adeguatamente finanziata e non demonizzata come accade in Veneto”.








