Si può pensare che prendere delle vitamine non può farci male. A patto però di non superare le dosi consigliate perché altrimenti possiamo nuocere alla nostra salute, aumentando il rischio dell’insorgenza di un cancro ai polmoni.
A dirlo è uno studio americano condotto per 15 anni su 77.000 uomini e donne dai 50 ai 76 anni, fumatori e non fumatori, recentemente pubblicato sul Journal of Clinic Oncology. Sotto osservazione sono state le vitamine B6 e B12 che, prese ad alto dosaggio, comporterebbero l’aumento del rischio di cancro negli uomini (mentre nelle donne non si sono segnalati effetti significativi).
Rischio tumore aumentato da 2 a 4 volte
In particolare, si è visto che nei non fumatori che hanno assunto le vitamine (da sole, non in un cocktail multivitaminico) per 10 anni e ad alte dosi, il rischio di quella forma di cancro è raddoppiato; mentre per i fumatori è addirittura triplicato o, in qualche caso, quadruplicato.
Lo studio non ha approfondito le ragioni di queste evidenze, ma i ricercatori sospettano che le vitamine accelerino la crescita di cellule già mutate, e gli ormoni maschili amplifichino il fenomeno.
Le dosi di vitamine che hanno provocato gli effetti registrati sono state di più di 20 milligrammi di vitamina B6 (la quantità raccomandata dal Dipartimento della Sanità Usa è di circa 1,4 mg al giorno per gli uomini e di 1,2 mg al giorno per le donne) e più di 55 microgrammi di B12 al giorno (la dose consigliata per gli adulti è di circa 1,5 mcg al giorno).
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Meglio seguire un’alimentazione sana e varia
In effetti negli Usa si fa un grande consumo di integratori alimentari, più di 1/3 degli americani li assume, probabilmente ben oltre la reale necessità. E il fenomeno è tenuto costantemente sotto controllo, per valutarne i rischi. Tra l’altro sono stati fatti anche diversi studi da cui si evince che nella maggior parte dei casi, nessun beneficio è dimostrato nelle persone che seguono un’alimentazione normale, non presentando delle particolari carenze.
Secondo il dottor Theodore Brasky, del centro di oncologia dell’Università dell’Ohio, che ha diretto lo studio, “è facile ottenere le vitamine necessarie da una normale alimentazione”. Non c’è bisogno, insomma, di prendere dosi supplementari e a lungo, la vitamina B6 la troviamo nel pollame, nelle patate e nella frutta (ad eccezione degli agrumi); la B12 nei prodotti di origine animale e nei latticini. A rischio di qualche carenza sono dunque i vegani.