Le compagnie telefoniche trovano sempre un modo nuovo per chiedere soldi extra ai propri clienti. L’ultima è Wind che in queste ultime ore ha inviato sms con il seguente testo: “Modifica condizioni contrattuali: Gentile cliente, a partire dal prossimo conto telefonico le verrà addebitato 0,73 euro per i costi di incasso sostenuti da Wind. Sempre dal prossimo conto telefonico se non ha attivo il servizio e-conto by mail le verrà addebitato 1,27 euro quale contributo invio fattura in formato cartaceo, comprensivo delle spese di spedizione“.
Fino al 7% in più a bolletta
Considerando che con la fatturazione a 4 settimane, il cliente si vede recapitare 7 bollette l’anno (sei bimestrali più una a cavallo con il nuovo anno), i 2 euro tondi a fattura diventano 14 euro in più all’anno. Non una cifra irrilevante: per esempio, rispetto alla tariffa Wind Magnum 5 giga che costa 14,90 euro al mese, significa il 7 per cento in più.
Come risparmiare almeno un po’
È vero, come la legge prevede, il cliente ha diritto a recedere senza penali in presenza di una variazione unilaterale del contratto – nel caso di questa ultima novità Wind la data ultima è il 20 luglio prossimo – ma ci si chiede comunque per quale motivo non bastino le tariffe calcolate ad hoc a coprire tutti i costi d’impresa, e si debba aggiungere un “costo di incasso” che suona tanto vago quanto pretestuoso. Nel caso si rimanga comunque cliente Wind, si può almeno risparmiare sul contributo per l’invio della bolletta in formato cartaceo: basta chiamare il 155 o andare nell’area “Clienti My wind” del sito wind.it e cliccare su “il mio conto” e richiedere “E-conto by mail”.
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