Siamo andati a cercare i pareri di diversi esperti per capire quanti dei miti sul rifornimento di benzina e diesel hanno un qualche fondamento e possono farci risparmiare un po’ sul pieno
Potremmo aver sentito che è meglio comprare la benzina la mattina presto, piuttosto che nel caldo del giorno. Questo perché le mattine tendono ad essere più fresche e, come tutti i liquidi, la benzina si espande quando viene riscaldata. Oppure che è consigliabile tenere il serbatoio pieno per evitare che il prezioso carburante evapori.
Sembra logico, ma è vero o è solo una leggenda metropolitana?
Siamo andati a cercare i pareri di diversi esperti (quelli di riferimento a Parclick.it e i colleghi statunitensi di Consumer Reports) per capire quanti dei miti sul rifornimento hanno un qualche fondamento. Vediamo cosa ne è uscito.
1. Posso guadagnare un po’ di carburante, tentando di forzare l’erogazione quando “stacca” per il pieno…
FALSO. La pompa ha una valvola di sicurezza che si blocca interrompendo il flusso di benzina quando rileva che il livello del carburante raggiunge il massimo della capacità del serbatoio. Grazie a questa valvola di sicurezza, infatti, quella piccola quantità di carburante viene rilevata come eccedenza e viene eliminata attraverso un condotto di scarico incorporato nella stessa pompa. L’automobilista paga quindi una quantità eccessiva di carburante di cui non usufruisce. Oltre al costo economico, questa abitudine durante il rifornimento può far traboccare e schizzare il carburante, macchiando la carrozzeria e danneggiando la vernice.
2. È meglio fare rifornimento di notte o la mattina presto, quando la temperatura è più bassa…
FALSO. C’è la convinzione che sia meglio riempire il serbatoio della nostra auto di notte o al mattino presto, perché le temperature sono più basse e di conseguenza il carburante non si espande per occupare più spazio come avviene quando fa caldo. Il centro analisi di Consumer reports, giornale dei consumatori nord americano, ha effettuato diversi test scoprendo che, sebbene i fatti di base siano corretti, il consiglio non lo è. La benzina si espande e si contrae leggermente a seconda della sua temperatura. Quando la benzina passa da 15°C a 23°C, ad esempio, aumenta di volume dell’1% mentre il contenuto energetico rimane lo stesso. Pochi centesimi di differenza – tra l’altro solo sui primi litri erogati, dato che a scaldarsi può essere solo la parte più superficiale e non quella contenuta nei serbatoi della stazione di servizio -, non abbastanza per cambiare i nostri programmi.
3. Bisogna far sgocciolare bene la pompa sollevandola
VERO. Ha senso sgocciolare bene la bocchetta della pompa, non solo perché quella benzina l’abbiamo pagata, ma soprattutto per non macchiare l’auto quando la togliamo. Ma non dobbiamo far sgocciolare la pompa sollevandola. La bocchetta della pompa ha una valvola anti-ritorno che lascia uscire carburante solo se viene esercitata pressione, impedendo così l’ingresso di aria. Di conseguenza, la pompa è sempre piena di carburante. Una volta raggiunta la quantità stabilità , la pompa si ferma, la pressione del carburante diminuisce e, per quanto si possa sollevare o scuotere la pompa, non uscirà più carburante.
4. È necessario mantenere il serbatoio pieno per evitare che la benzina evapori
FALSO. Riempire il serbatoio non evita perdite per evaporazione. È il tappo del serbatoio che impedisce le perdite, quindi il segreto è mantenerlo in buone condizioni e chiuderlo sempre accuratamente.
5. Non conviene rifornirsi mentre un’autobotte sta scaricando carburante
VERO. Per stabilizzare il volume del carburante ci vuole un po’ di tempo. Per legge serve almeno mezz’ora e il carburante erogato potrebbe essere leggermente inferiore a quello conteggiato alla pompa.
6. Mai usare la pistola alla massima potenza: si crea più vapore e si riduce la parte che rimane nel serbatoio.
ININFLUENTE. Questa convinzione non ha senso se le pompe hanno – come accade alle più moderne – un’aletta che copre quasi perfettamente il foro del serbatoio, ma anche negli altri casi stiamo parlando di una possibile perdita di frazioni infinitesimali del carburante erogato che non giustificano l’abitudine di molti a dosarlo con maggiore dolcezza… e perdita di tempo.
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