Se avete ricevuto un messaggio allarmistico sui prodotti Parmalat che usano latte cinese, sappiate che è una mezza bufala. Mezza, perché è vera la crisi della Cooperativa genovese Val Polcevera ma è vero anche che la questione si è risolta nel migliore dei modi. Andiamo con ordine. Il messaggio che gira in chat è questo: “Oggi è scoppiato lo scandalo nelle Valli Genovesi. La Parmalat, a scadenza del contratto, ha deciso di non rinnovare il contratto con gli allevatori delle Valli Genovesi, preferisce comprare dalla Francia ….e dalla Cina….. Quindi il latte Oro non contiene più latte ligure, forse nemmeno italiano NON COMPRATE PIU’ PRODOTTI PARMALAT E FATE GIRARE LA NOTIZIA. Gli allevatori sono due giorni che buttano il latte nei prati, con danni ingenti ! Tra questi ci sono molti giovani che avevano rifatto le stalle anche con impianti fotovoltaici, indebitandosi con mutui stellari e ora? Il Municipio di Sestri Ponente si è già mobilitato per vendere i prodotti caseari che produrranno gli allevatori. Ma non è sufficiente perchè nelle Valli genovesi c’è la più grande concentrazione di allevamenti bovini della Liguria. Bisogna fare rete e aiutare questa gente, grazie”.
La bufala smontata
Il sito antibufale.net analizza (e smonta) passo dopo passo l’allarme.
Indubitabilmente vera, ancorché semplificata, è la prima parte. Lactalis, il gruppo di cui fa parte Parmalat, allo scadere del contratto, ha deciso di proporre unilateralmente delle condizioni diverse, ed evidenziate dagli allevatori della zona come evidentemente svantaggiose, che sono pertanto sfociate nel mancato rinnovo del contratto. Nessuna fonte da noi cercata – scrive il sito – però dà certezza dell’uso di latte cinese, se non con formula dubitativa. Tra l’altro, mai come in questo caso la legge è dalla nostra perché dal 19 aprile scorso è obbligatorio indicare la provenienza del latte: dunque, possiamo scegliere di non acquistare se la provenienza non ci convince.
Quello che la catena Whatsapp non riporta è che l’emergenza è rientrata e si è risolta. Come annunciato dall’assessore regionale all’Agricoltura e all’Allevamento della regione Liguria, “il latte dei soci della cooperativa Val Polcevera ha trovato un acquirente: il Caseificio Pugliese con sede a Lauriano in provincia di Torino si è detto interessato e venerdì (14 aprile ndr) sarà sottoscritto l’accordo per il conferimento del latte genovese”.
“Grazie all’impegno di Coldiretti e al lavoro di squadra che abbiamo intrapreso – commenta l’assessore Stefano Mai – è stato possibile individuare una soluzione ‘tampone’ che consentirà di evitare lo scempio, che si sta consumando in questi giorni, del latte ‘in concimaia’. Per arrivare a una soluzione definitiva del problema e interrompere il circolo vizioso innescato dalle dinamiche europee che penalizzano i nostri produttori di eccellenza, sottoponendoli alla concorrenza sleale di operatori esteri, occorre una rivoluzione alle radici del sistema”.
Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente