L’aspirazione del grasso corporeo da determinate zone critiche viene chiamata in linguaggio tecnico liposuzione. L’operazione chirurgica modella il corpo del paziente in base alle sue necessità e dovrebbe essere effettuata solo in alcuni casi specifici.
Esiste un tipo preciso di pazienti che, per motivi estetici o di salute, decide volontariamente di liberarsi una volta e per tutte del grasso corporeo che si è accumulato sovente nel corso di anni, solitamente per un mix fra alimentazione sbagliata e vita sedentaria. Questa scelta costringe il chirurgo a effettuare quella che in termine tecnico è definita liposuzione, ovvero la suzione dei lipidi.
Oggi è senza dubbio uno degli interventi chirurgici più richiesti sul mercato ma non è privo di rischi o eventuali controindicazioni. Ecco quindi tutto quello che c’è da sapere a riguardo prima di affidarsi alle cure degli esperti.
Come avviene la liposuzione: il funzionamento dell’intervento
L’operazione chirurgica può essere portata a termine in anestesia locale o generale: tutto dipende dalla quantità dei punti da trattare con l’aspirazione del grasso in eccesso e dalle condizioni di salute generali del paziente. Durante l’intervento il chirurgo andrà a effettuare delle piccole incisioni in corrispondenza dei depositi di grasso da aspirare.
In base alla zona dove viene effettuata l’operazione il tutto può durare dai 15 ai 20 minuti (è il caso dei glutei) in anestesia locale; se invece risulta necessario trattare diverse aree nella stessa seduta (l’interno coscia, i fianchi eccetera) bisognerà sedare il paziente in anestesia generale e procedere con l’asportazione del grasso per circa un’ora.
Le tempistiche variano di molto anche per quanto riguarda la convalescenza: nel caso di operazioni di breve durata si dovrebbe rimanere a riposo per una settimana, mentre per interventi più estesi può essere necessario attendere anche due settimane intere prima di riprendere con le proprie attività quotidiane.
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Chi dovrebbe avere accesso a questo tipo di trattamento
Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, non si tratta di una procedura pensata in modo specifico per i pazienti che desiderano dimagrire. La perdita di peso di per sé, infatti, non è l’obiettivo principale di questa operazione, che ha finalità più che altro di carattere estetico.
La liposuzione si pone come obiettivo il rimodellamento di alcune parti del corpo umano, alterando le forma con un risultato duraturo. Tuttavia, dovrebbe essere effettuata soprattutto su pazienti normopeso o comunque con un peso stabile e vicino a quello ideale. Com’è ovvio, tra l’altro, gli effetti dell’intervento saranno permanenti solo se il paziente manterrà uno stile di vita sano ed equilibrato, che gli dovrebbe teoricamente impedire di accumulare ulteriore adipe.
I medici, di conseguenza, la sconsigliano ai pazienti che abbiano semplicemente intenzione di dimagrire: in questo caso infatti, al di là della dieta, si potranno prevedere altri tipi di soluzioni, eventualmente anche di carattere chirurgico o medico. Un esempio potrebbe essere la chirurgia bariatrica, che aiuta l’individuo obeso a perdere peso riducendo le dimensioni dello stomaco e/o attivando un meccanismo malassorbitivo.
La suzione del grasso, dunque, dovrebbe in teoria essere applicata solo nel caso in cui ci siano accumuli di adipe di cui il paziente si vuole sbarazzare dopo averci provato in tutti i modi, magari tramite un’alimentazione adeguata o tramite l’esercizio fisico. Inoltre, vale la pena sottolineare che esistono soggetti in cui gli effetti dell’operazione risulteranno ancora più evidenti: si tratta dei pazienti che possiedono una pelle particolarmente elastica, che si adatterà facilmente al cambiamento corporeo. Chi al contrario presenta una pelle sottile e con scarsa elasticità tenderà ad avere una cute “allentata” e con maggiori inestetismi nelle zone trattate.
Un’operazione che non risolve tutti i problemi
Idealmente si potrebbe pensare che eliminando il grasso ci si possa liberare anche di un’altra ampia fetta di piccoli difetti corporei particolarmente fastidiosi, soprattutto per le donne. Purtroppo la realtà dei fatti è un’altra, visto che l’operazione non è una “bacchetta magica”.
Chiunque scelga di sottoporsi ad un’operazione simile deve dunque essere consapevole dei risultati che non riuscirà ad ottenere, onde evitare di restare deluso. Nello specifico, un intervento simile:
- Non è in grado di agire sulle imperfezioni della pelle come per esempio la cellulite
- Non è una soluzione per l’eliminazione delle smagliature
- Non è un sostituto a tempo indeterminato per uno stile di vita più sano
- Non rimuove la pelle in eccesso post dimagrimento (è un tipo di operazione richiesto ad esempio dai pazienti che hanno perso molto peso post chirurgia bariatrica)
Si tratta di un intervento doloroso? Esistono controindicazioni di sorta?
È assolutamente normale che un individuo possa manifestare un certo grado di preoccupazione per l’operazione in sé, che ad ogni modo non è in alcun modo dolorosa. Al di là che viene effettuata con l’anestesia, c’è comunque la possibilità che in sala operatoria il paziente possa percepire un fastidio o una pressione nell’area che viene trattata, ma questo varia anche da persona a persona e in base alla sensibilità individuale.
Non si tratta, ovviamente, di un intervento pericoloso di per sé, nonostante non siano da escludere determinati rischi che vale comunque la pena di segnalare. Si può infatti presentare lo scenario (invero molto molto raro) che tale procedura spinga grumi di grasso o coaguli di sangue nei vasi principali, facendoli arrivare ai polmoni. Problemi più seri possono inoltre essere un eccessivo sanguinamento, reazioni allergiche all’anestesia, infezioni di varia natura, edema polmonare eccetera.
Una volta terminato questo intervento metabolico (che nella stragrande maggioranza dei casi si chiude senza conseguenze negative) sarà necessario idratarsi molto, questo perché i liquidi vengono richiamati nelle zone trattate a discapito di altre aree del corpo.
La preparazione all’intervento
Prima di sottoporsi a questa procedura sarà ovviamente necessario consultare un esperto medico di fiducia, che spiegherà al paziente tutto quello a cui andrà incontro e quali saranno le accortezze da avere nel pre e nel post operatorio.
L’individuo che si sottoporrà alla suzione dei lipidi dovrà quindi fornire al proprio dottore la sua storia clinica, dovrà informarlo rispetto all’eventuale assunzione di farmaci e/o integratori (anche naturali), rispetto a possibili patologie pregresse o in corso e, infine, alle proprie abitudini quotidiane (nel caso, ad esempio, fosse un fumatore).
A seconda delle situazioni e delle condizioni del paziente potrebbe bastare una breve permanenza ambulatoriale in day hospital o, in alternativa, il ricovero vero e proprio in una struttura ospedaliera. Nel caso il paziente dovesse essere sottoposto ad un intervento particolarmente invasivo si dovranno anche effettuare una serie di esami di routine come per esempio gli esami del sangue e/o delle urine.
Trattandosi di un intervento che avrà degli effetti soprattutto da un punto di vista prettamente estetico potrebbe essere necessario affiancare ai controlli di routine di cui sopra anche la visita presso uno psicologo. Lo psicoterapeuta seguirà dunque chi ha intenzione di eliminare il grasso corporeo cercando di comprendere le ragioni dietro questa scelta e accompagnandolo verso un percorso di piena accettazione del proprio corpo.
L’anestesia
Si è detto che il paziente sarà anestetizzato solo in un’area specifica se di dovesse trattare di una piccola asportazione di adipe corporeo, mentre sarà applicata l’anestesia generale in tutti gli altri casi più complessi.
L’anestesia locale viene effettuata con un un’iniezione peridurale, con cui si anestetizza una parte ampia del corpo (tendenzialmente dalla vita in giù): si tratta di una scelta che viene attuata sovente, visto che comporta minori rischi per il paziente. Nel caso di un’anestesia generale il paziente sarà mantenuto in uno stato di incoscienza per tutta la durata dell’operazione e durante la stessa saranno costantemente monitorati tutti i suoi parametri vitali (l’ossigeno, la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca).
Un elemento da non escludere è anche la somministrazione via endovena di prodotti ansiolitici e sedativi, che possano aiutare l’individuo ad affrontare l’operazione con maggior serenità.
I tipi di intervento disponibili
Non esiste soltanto una modalità di suzione dell’adipe. Vediamo in maniera più dettagliata quali sono le opzioni a nostra disposizione e quali sono le loro caratteristiche.
- L’operazione tumescente è l’opzione che più spesso viene selezionata. In questo caso il chirurgo inietta nella parte del corpo che andrà trattare dei fluidi, tendenzialmente una miscela di acqua salata, un anestetico (come la lidocaina) e un farmaco utile a restringere i vasi sanguigni (l’epinefrina) utile a non far perdere troppo sangue all’individuo durante l’operazione.
L’acqua salata in modo particolare sarà l’elemento che aiuterà il medico ad aspirare il grasso, venendo eliminata con esso tramite la cannula inserita attraverso le fessure precedentemente create.
- L’operazione ad ultrasuoni può di norma essere utilizzata in parallelo a quella tumescente. In questo scenario il medico andrà a inserire al di sotto della pelle del paziente un emettitore di ultrasuoni, che permetterà di sciogliere più agevolmente le pareti delle cellule di grasso. L’adipe, liquefacendosi, sarà così più facile da aspirare. Si tratta però di una procedura non priva di rischi, visto e considerato che può portare a ustioni o addirittura a danni al sistema nervoso.
- L’operazione assistita, nata relativamente di recente, permette l’asportazione del grasso corporeo attraverso una cannula vibrante, che assicura la rimozione dell’adipe tendenzialmente più ostico da eliminare.
- L’operazione con il laser scioglie le cellule adipose che verranno successivamente aspirate con cannule molto piccole, di dimensioni decisamente più ridotte rispetto a quelle più spesso utilizzate. Questo in particolare è un tipo di intervento che si rivela molto adatto in presenza di accumuli di grasso su aree di dimensioni ridotte (come il mento, le guance o la fronte). Importante in questo caso ricordare come tale operazione presenta un vantaggio da non sottovalutare rispetto ad altre: grazie al laser è infatti possibile stimolare la produzione di collagene, che contribuisce a migliorare la qualità della pelle post intervento.
Il post intervento
L’asportazione dell’adipe in eccesso non è un tipo di intervento che presenti maggior rischi rispetto ad altri. Com’è normale che sia, in ogni caso, è necessario prestare attenzione ad una serie di accortezze per non rischiare di incorrere in fastidi di sorta.
Prima di tutto è importante sottolineare che, nel caso di un intervento di ampio respiro che abbia richiesto un’anestesia totale verrà richiesto al paziente di passare almeno una notte in ospedale. La (breve) degenza ospedaliera servirà al personale medico per assicurarsi che il suo corpo non si sia eccessivamente disidratato dopo l’aspirazione dei liquidi.
Una volta terminato l’intervento, inoltre, si potrebbero percepire dolori e fastidi che andranno curati con farmaci specifici e/o antibiotici che andranno ad agire su un’eventuale infezione in corso. C’è ovviamente la possibilità che nelle aree trattate appaiano rigonfiamenti o lividi: in questo caso i medici potrebbero consigliare alla persona che si è sottoposta all’operazione di indossare indumenti stretti che contribuiscano a diminuire il gonfiore.
Come per qualunque altra operazione sarà richiesto al paziente di attendere qualche giorno prima di tornare alle proprie attività, anche in considerazione del fatto che i punti di sutura saranno rimossi nel giro di una decina di giorni dall’intervento. Non è da escludere, per il resto, che il gonfiore e i segni dell’intervento possano permanere per circa 3 settimane (o anche per diversi mesi) dopo l’operazione.
I risultati
Il traguardo tanto atteso, quello di avere un corpo apparentemente più snello e in forma, apparirà quando il gonfiore sarà completamente passato. Nel giro di poche settimane la zona dove il trattamento è stato effettuato apparirà meno voluminosa, mentre nel giro di qualche mese il suo aspetto sarà ancor più gradevole (chiaramente il livello di soddisfazione varia poi da individuo a individuo).
Attenzione perché l’intervento andrà a eliminare il grasso localizzato, ma questo non significa che l’adipe non si potrà presentare in altre parti del corpo in un secondo momento se le abitudini alimentari non dovessero essere sufficientemente sane.
I costi
Il prezzo di un intervento simile può variare moltissimo in funzione dell’estensione della parte del corpo trattata e della complessità dell’operazione. In linea molto generale si passa da un prezzo di circa 1000 euro per una suzione dell’adipe effettuata su caviglie e polpacci fino ad arrivare a 2000 euro per seno e glutei e anche 3000 euro per gambe e cosce.
Le cifre fornite in questa sede sono com’è ovvio indicative e possono variare anche in funzione della clinica a cui ci si affida.