Con l’arrivo dell’autunno è possibile notare una più intensa caduta dei capelli. La cisteina aiuta a rafforzarli e prevenirne la caduta durante questi periodi. Può essere utilizzata in vari modi, la si trova in alcuni alimenti ma può essere assunta con integratori, da dosare con cura e su indicazione medica.
Il cambio di stagione si manifesta in diverse forme e determina dei cambiamenti. In autunno cadono le foglie secche, e non solo quelle. Anche il rischio di caduta dei capelli è un segnale di stagione.
Questo aspetto della mutazione legata al corso delle stagioni è stato affrontato da Il Salvagente dal professor Alberto Ritieni. “In autunno – osserva l’esperto – i capelli cadono così come accade fra aprile e maggio. Il ciclo di un capello dura da 2 a 6 anni, dopo di che il bulbo diventa atrofico e i capelli sembrano ridursi. È naturale però che durante l’anno i capelli cadano periodicamente e questo coincide maggiormente con l’arrivo dell’autunno o della primavera.
È una sorta di muta, che colpisce grandi e bambini, e come gli animali perdono il piumaggio o il mantello di peli, così perdiamo i capelli ma poi tutto ritorna come prima. L’autunno intensifica tutto perché quando le ore di luce e quelle di buio si invertono come rapporto, ecco che ciò si riflette sugli ormoni circolanti che inducono in parte la caduta dei capelli. A questo si aggiunge lo stress post estivo che nasce dal rientro al lavoro o alle città sempre più inquinate ed ecco che i capelli sono fra i primi che ci abbandonano lasciandoci soli a contrastare stress e cambiamenti del ritmo circadiano”.
I suggerimenti del docente di Chimica degli alimenti sono sempre validi, soprattutto in questo periodo dell’anno. È infatti possibile integrare la dieta per contenerne la caduta. Come? Con la cisteina, o L-cisteina. Tuttavia, il professor Ritieni non smette di ricordare che gli integratori vanno assunti su consiglio di specialisti. “Sono a base di zinco, di vitamina B6 oppure di cisteina – osserva – che è l’amminoacido principe per produrre nel nostro organismo la cheratina che è il mattone dei capelli. Infine, per contrastare in parte l’effetto depressivo dovuto all’accorciamento delle ore diurne si può integrare con del magnesio, abbinato anche a Coenzima Q10 e a delle vitamine in generale. Il magnesio è un minerale noto per aiutarci anche contro l’insonnia, l’ansia o in generale lo stato di nervosismo”.
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Perché in autunno cadono i capelli
La caduta dei capelli nelle stagioni intermedie è quindi un fenomeno assolutamente naturale. È quello che nei mammiferi definiamo “la muta del pelo”. In autunno il fenomeno è accentuato anche dall’estate che ci siamo lasciati alle spalle, poiché i bulbi risultano più indeboliti a causa dell’esposizione ai raggi solari.
La caduta dei capelli, non deve assolutamente preoccupare, e dura 4, o al massimo 6 settimane.
Tra l’altro ogni giorno perdiamo dai cinquanta ai cento capelli. Tra ottobre e dicembre la perdita fisiologica aumenta a causa dei cambiamenti stagionali e climatici, oltre, come dicevamo, all’esposizione al sole durante i precedenti mesi estivi.
Perché la cisteina rallenta la caduta
La cisteina è un amminoacido che deriva dall’enantiomero L, uno dei 20 amminoacidi ordinari. Per l’organismo umano adulto non è un amminoacido essenziale, in quanto può essere ottenuto dalla metionina tramite due reazioni:
- la transmetilazione, che trasforma la metionina in omocisteina;
- seguita dalla transolforazione, che trasforma l’omocisteina appunto in cisteina.
Alla base della reazione chimica ci sono due molecole di cisteina che, legate da un ponte disolfuro, formano una molecola di cistina. La cistina, e quindi la cisteina da cui deriva, è indispensabile per il processo di cheratinizzazione ed è presente in grandi quantità nello strato esterno della cuticola del pelo. Nell’animale si è dimostrato che un’alimentazione priva e povera solo di cisteina determina una netta diminuzione nella produzione di tessuto pilare.
Il derivato N-acetilico della cisteina, la N-acetil-cisteina (o NAC) è usato in medicina come antidoto nell’avvelenamento cronico da metalli pesanti e altre sostanze come il paracetamolo, dato che entra direttamente nella sintesi del glutatione. È utilizzato anche come mucolitico, dato che il suo gruppo sulfidrilico è capace di aprire i ponti disolfuro delle glicoproteine nel muco, aumentandone la fluidità e favorendo la clearance muco-ciliare.
Questo meccanismo chimico ci permette di comprendere il motivo per cui gli integratori di cisteina possono rallentare la caduta dei capelli proprio in questo periodo dell’anno.
Gli integratori contengono sostanze quali vitamine, oligoelementi di tipo zinco e rame, ma soprattutto cisteina e metionina. Queste ultime due in particolare rafforzano la struttura del capello e migliorano le condizioni dei bulbi indeboliti dai sollazzi estivi.
Integratori: come e quando assumerli
Gli integratori non sono caramelle. Vanno assunti dopo il parere del proprio medico, perché potrebbero accentuare problemi gastrici. L’assunzione di L-cisteina in genere non supera i 2 mesi.
Gli integratori possono essere accompagnati ad altre azioni suggerite anche dagli esperti della cura estetica. Ecco alcuni comportamenti sani da prendere in considerazione:
- Massaggiare il cuoio capelluto.
Riattiva la microcircolazione e agevola l’afflusso di sangue nel cuoio capelluto. Questa pratica va eseguita con le dita aperte a rastrello che devono procedere dalla nuca verso la sommità del capo. Il movimento dei polpastrelli deve essere circolare, esercitando lievi pressioni ma senza mai strofinare.
- Evitare tinture.
Questa è la stagione in cui andrebbe evitato il colore ai capelli che indebolisce ulteriormente quelli già fragili. Meglio limitarsi ai soli trattamenti rinforzanti.
- Tagliare i capelli fa bene.
Il taglio non è un problema. Anzi, aumenta il volume alla testa. Dateci pure un taglio: una bella sforbiciata sulle estremità più sottili e sfibrate, o sulle doppie punte.
- Attenzione al phon!
Asciugare i capelli è un processo delicato, soprattutto in questa stagione. Andrebbe evitato il calore eccessivo e diretto.
- Come lavare i capelli.
Anche questa pratica va sostenuta con movimenti delicati sulla testa, frizionando e procedendo con movimenti circolari. Meglio evitare piastre e arricciacapelli, almeno in questa stagione.
L’effetto antisbornia
La cisteina può essere assunta anche attraverso l’alimentazione per altri usi, poiché è coinvolta anche nel processo di sintesi del collagene, della melanina e della cheratina.
Premettendo che gli effetti dell’alcol sono sempre negativi, nel caso grazie alla cisteina possiamo correre ai ripari dopo una sbornia. Sono situazioni in cui occorre reidratare l’organismo cominciando con tanta acqua e assunzione di latte, utile perché reintegra gli elementi minerali. Ma anche le uova vanno bene, poiché contengono proprio la cisteina, in questo caso utile a eliminare le tossine. L’associazione dei consumatori Aduc consiglia di affrontare l’inevitabile mal di testa con un bicchiere di latte e gelato (acqua, zucchero e minerali), banana (potassio), caffè (caffeina) e in aggiunta un bell’uovo fresco (cisteina). Il tutto ben frullato.
I benefici
Oltre alla caduta dei capelli e al contenimento degli effetti di una sbornia o di una abbuffata, la cisteina può dare effetti benefici a lungo termine.
La cisteina fa bene:
- al fegato (ha proprietà antiossidanti e previene lo stress ossidativo);
- favorisce la respirazione cellulare (perché partecipa al ciclo di Krebs, o ciclo dell’acido citrico);
- è utile nel trattamento dell’ipertensione, associata a uno stile sano di vita e a una dieta bilanciata e adeguata;
- la variante N-acetilcisteina abbassa la pressione sanguigna;
- favorisce il processo della cheratinizzazione, ossia della formazione di capelli, pelle e unghie grazie alla proteina cheratina, composta in gran parte dalla cisteina, e alla taurina;
- favorisce la produzione di collagene, donando elasticità e consistenza alla pelle;
- rafforza il rivestimento all’interno dello stomaco e dell’intestino;
- disintossica fegato e reni.
Gli alimenti che contengono cisteina
La cisteina si trova in natura, in particolare negli alimenti ad alto contenuto proteico. Sicuramente è presente più nei seguenti cibi:
- Carne
- Avena
- Uova
- Latte e derivati
- Pesce
- Soia e derivati
- Semi e frutta secca
- Lievito di birra
Assunto in modo naturale, questo amminoacido non essenziale può esserlo per i bambini, gli anziani e individui che soffrono di patologie metaboliche.
Quanta ne posso assumere?
In caso di bisogno e carenza, l’alimentazione può non essere sufficiente. A questo punto possiamo ricorrere agli integratori L-cisteina, ma solo dopo aver consultato il proprio medico, uno specialista, e dopo aver effettuato specifiche analisi del sangue.
Sia nelle donne che negli uomini il fabbisogno di cisteina è pari a 172-296 micromol/L, valore che possiamo individuare nei referti degli esami specifici del sangue.
La carenza da cisteina può causare problemi di salute quali sottopeso o bassi livelli di proteine essenziali.
Può essere integrata con 3 compresse al giorno, per massimo 2 mesi, che equivalgono a una dose di 500 milligrammi. Negli adulti si può salire fino a un massimo di 1,5 grammi al giorno.
Gli effetti collaterali
L’acqua è fondamentale ma la cisteina può provocare:
- secchezza delle fauci;
- disturbi dell’apparato digerente come nausea e vomito.
In caso di effetti collaterali bisogna contattare il medico. La cisteina si può assumere anche tramite iniezione, soprattutto in soggetti adulti e bambini con grave malattia del fegato.
Ma anche con la nutrizione attraverso la somministrazione per via endovenosa, in caso di problemi all’apparato digerente.