Si tratta di un grande classico delle bufale; ma cosa sono realmente le scie chimiche? Questo articolo toglie ogni dubbio su cosa sono, come nascono e perché sono una fake news.
Alcuni giorni fa è tornato alle “cronache” un grande classico delle bufale: le scie chimiche. Questa volta, la fake news ha preso piede in Spagna. Circolava su Facebook un post sull’Agenzia Meteorologica Spagnola (Aemet), accusata di aver confessato che i cieli del Paese sono attraversati da scie chimiche per lanciare biossido di piombo, ioduro d’argento e diatomite. Il contenuto di questo post, ora non più visibile, e diffuso anche in Italia, riportava un link a un articolo di Voz Iberica del 13 ottobre 2021, dove si sostiene che quattro impiegati della Aemet avrebbero confessato di usare le scie chimiche per ridurre la quantità di piogge. Se fosse accaduto in Italia, si sarebbe concluso con il classico: “Meditate gente, meditate!”.
E infatti, ci sarebbe tanto da meditare, soprattutto sui confini tra verità e menzogna ormai saltati nella comunicazione tramite social network.
Entrando nel merito della questione, l’unica verità vera è che l’Aemet ha smentito che i dipendenti abbiano confessato di produrre scie chimiche. E l’ha dovuto fare a causa della viralità contagiosa di questa notizia. Sul piano scientifico, invece, sappiamo che non è possibile ridurre la quantità di piogge diffondendo prodotti chimici nel cielo.
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Ma cosa sono le scie chimiche? E come nasce la teoria del complotto sulle scie chimiche?
La teoria del complotto delle scie chimiche cominciò a diffondersi nel 1996, per un caso specifico. All’epoca, infatti, l’aeronautica militare statunitense fu accusata di “irrorare” la popolazione con ipotetiche sostanze misteriose per mezzo di aerei che rilasciavano scie inusuali. A supporto di questa falsa teoria fu tirato in ballo un testo redatto nell’istituto universitario dell’Air Force intitolato “Weather as a Force Multiplier: Owning the Weather in 2025”. Fu associato a esperimenti di modifica del clima.
Da quel momento, le tesi cospirazioniste e complottiste hanno preso piede. Con l’avvento dei social si sono diffuse in modo virale (Pensiamo agli attentati terroristici di New York dell’11 settembre 2001). Libri e programmi dai toni sensazionalistici hanno offerto molto spazio a tali teorie. E in molti casi, pur smentendole, comunque insinuavano il dubbio, della serie: Non ci credo, ma…
A cosa servirebbero le scie chimiche?
Il diffondersi di questa teoria nel mondo attraverso i mass media, in particolare Internet, ha fatto sì che enti governativi si siano trovati a ricevere, da parte di varie persone, richieste di spiegazioni in merito a questo presunto fenomeno. Gli stessi enti governativi e la comunità scientifica hanno ripetutamente dimostrato l’assoluta inconsistenza e incoerenza scientifica di tali asserzioni. Analoghe risposte sono state date dai diversi governi italiani alle relative interrogazioni parlamentari, oltre che da numerosi piloti ed esperti di meteorologia. Anche riviste e programmi di divulgazione scientifica hanno definito la teoria una autentica bufala.
Nel frattempo, questa credenza è stata condita da particolari al limite della fantascienza e congetture infondate. Secondo i complottisti, le scie chimiche servirebbero principalmente per i seguenti motivi:
- Modificare il clima.
- Portare avanti esperimenti governativi o militari.
- Attacchi terroristici.
- Operazioni di società private per interessi economici.
- Condizionare la psicologia della popolazione attraverso gli agenti psicoattivi rilasciati dagli aerei.
- Fermare l’esplosione demografica mondiale in atto e far fuori ben 4 miliardi di persone!
Cosa sono in realtà?
Le scie chimiche in realtà sono normali scie di condensazione. Strisce nuvolose sottili che in seguito si allargano, generate dal passaggio di aeromobili. Sono semplicemente costituite da prodotti di condensazione e successiva solidificazione del vapore acqueo e si suddividono in:
- Scie formate dai gas di scarico.
- Scie di convezione.
- Scie di origine aerodinamica.
Molti ci credono!
La credenza, tuttavia, gode di un notevole credito: una ricerca su scala internazionale eseguita nel 2011 ha quantificato nel 17% del campione la parte di popolazione che si dichiarava convinta dell’esistenza di programmi segreti di irrorazione su larga scala per scopi di ingegneria climatica e di gestione e riduzione della radiazione solare (Solar radiation management). Nei sondaggi promossi negli anni successivi la tendenza a crederci è rimasta costante.
Altra credenza: servono a far piovere.
C’è chi pensa che le scie chimiche siano sprigionate per stimolare le piogge. Questo fenomeno esiste ed è una tecnica detta “inseminazione delle nuvole”. Essa consiste nello spargere nuclei di condensazione nelle nubi per stimolare le precipitazioni piovose e contrastare la siccità. Purtroppo, questa tecnica ha sempre fornito scarsi effetti ed è poco utilizzata nel mondo.