Dal 22 giugno anche le coppie di fatto possono rivolgersi all’avvocato per la separazione

coppie avvocato

Anche i genitori non uniti da matrimonio, potranno stabilire assegni familiari, alimenti, eccetera, tramite la convenzione di negoziazione assistita dagli avvocati, per risolvere la questione in modo amichevole.

 

A partire dal 22 giugno anche le coppie di fatto, così come quelle sposate, potranno rivolgersi all’avvocato di fiducia per negoziare i termini della separazione. Lo prevede la riforma civile (legge 206/2021). Cosa vuol dire in concreto? Che anche i genitori non uniti da matrimonio, potranno stabilire assegni familiari, alimenti, eccetera, tramite la convenzione di negoziazione assistita dagli avvocati, per risolvere la questione in modo amichevole.

Uno strumento efficace

Secondo il Sole 24 ore, questa modalità ha avuto molto successo nelle crisi familiari: “qui si concentra la stragrande maggioranza delle intese raggiunte (l’85% nel 2019, in base ai dati del Consiglio nazionale forense) e l’utilizzo è in aumento (gli accordi sono saliti dell’8,8% nel 2021 rispetto al 2019, secondo l’Istat)”. Fino ad ora, invece, in caso di problemi, alla coppia di fatto rimane solo rivolgersi al giudice, con aumento inevitabile di tempi, burocrazia e costi.

Chi può farla

La negoziazione assistita da almeno un avvocato per parte può essere conclusa anche tra le ex coppie di fatto per raggiungere una soluzione consensuale per disciplinare:

le modalità di affidamento e mantenimento dei figli minori nati fuori dal matrimonio;

Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente

Sì! Voglio scaricare gratis il numero di giugno 2023

le modalità di mantenimento dei figli maggiorenni nati fuori dal matrimonio e “non economicamente autosufficienti”;

la determinazione dell’assegno di mantenimento chiesto ai genitori dal figlio maggiorenne economicamente non autosufficiente;

la determinazione degli alimenti;

la modifica delle condizioni già stabili

 

E se non va a buon fine?

L’intesa sottoscritta passerà al vaglio del Procuratore che dovrà verificare se effettivamente gli interessi dei figli siano stati adeguatamente tutelati. Con la firma del Procuratore l’accordo che diventerà ufficialmente valido. I genitori avranno comunque sempre la possibilità di rivolgersi al giudice nel caso in cui lo preferiscano o se il tentativo degli avvocati di parte non vada in porto.