Le quotazioni delle materie prime alle stelle producono un nuovo – ennesimo – maxi aumento delle bollette energetiche: nel prossimo trimestre secondo i dati comunicati oggi da Arera, le tariffe per il settore a Maggior tutela subirann, nonostante gli interventi-calmiere messi in campo dal governo, un rincaro del 55% per l’elettricità e del 41,8% per il gas. In soldoni i consumatori dovranno fare i conti con una bolletta che aumentare di circa 950 euro.
A conti fatti, scrive in una nota l’Autorità per l’Energia, per la bolletta elettrica la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole1 (compreso tra il 1° aprile 2021 e il 31 marzo 2022) sarà di circa 823 euro, con una variazione del +68% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° aprile 2020 – 31 marzo 2021), corrispondente a un incremento di circa 334 euro/anno.
Nello stesso periodo, la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 1.560 euro, con una variazione del +64% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, corrispondente ad un incremento di circa 610 euro/anno.
Arera: “Interventi del governo hanno attutito aumenti”
Scrive l’Authority in una nota, mettendo un po’ le mani avanti: “I nuovi straordinari record al rialzo dei prezzi dei prodotti energetici all’ingrosso (quasi raddoppiati nei mercati spot del gas naturale e dell’energia elettrica nel periodo settembre-dicembre 2021) e dei permessi di emissione di CO2, avrebbero portato ad un aumento del 65% della bolletta dell’elettricità e del 59,2% di quella del gas”.
L’Autorità ha confermato l’annullamento transitorio degli oneri generali di sistema in bolletta e potenziato il bonus sociale alle famiglie in difficoltà, in base a quanto previsto dalla legge di Bilancio 2022, con cui il governo – oltre a ridurre l’Iva sul gas al 5% per il trimestre – ha stanziato le risorse necessarie agli interventi, con ciò consentendo di alleggerire l’impatto su 29 milioni di famiglie e 6 milioni di microimprese. Malgrado gli interventi, però, l’aumento per la famiglia tipo in tutela sarà comunque del +55% per la bolletta dell’elettricità e del +41,8% per quella del gas per il primo trimestre del 2022.
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Per 2,5 milioni di nuclei familiari aventi diritto, in base all’Isee, ai bonus sociali per l’elettricità e per 1,4 milioni che fruiscono del bonus gas, gli incrementi tariffari sono stati sostanzialmente compensati: gli importi definiti per il prossimo trimestre, grazie alle risorse messe a disposizione dalla legge Bilancio, consentono, alle famiglie in condizioni di difficoltà di proteggersi dall’incremento.
Per il presidente dell’Arera, Stefano Besseghini: “Siamo in presenza di una situazione assolutamente eccezionale. Anche Arera cerca di dare il proprio contributo sfruttando le limitate leve disponibili delle bollette e lo strumento dei bonus sociali elettricità e gas. Come già avvenuto nella fase del lockdown, sarà determinante l’azione responsabile dei consumatori. Il risparmio energetico è uno strumento cui guardare con attenzione, ma serve anche la solidarietà tra consumatori, che si esprime anche nella puntualità dei pagamenti per chi ne ha la possibilità. Siamo coscienti che parti importanti della società si trovano oggi di fronte a difficoltà pesanti e inattese, Arera sta valutando modifiche a quella parte di regolazione che normalmente si applica alle fasi ordinarie, adeguandola – coerentemente con il proprio mandato istitutivo – ad una situazione che non ha precedenti”.
Consumatori: “Aumenti mostruosi. C’è speculazione. Dal governo interventi insufficienti”
Sul piede di guerra le associazioni dei consumatori. Assoutenti bolla come “mostruosi” gli aumenti e invita a contrastare la “speculazione in atto”. Unc: “Ora il governo, come promesso da Draghi, deve abbassare le bollette prendendo i soldi da quei produttori che hanno fatto extraprofitti fantastici perché hanno prodotto energia a basso costo, rivendendola poi ai prezzi lunari di mercato, facendo speculazioni belle e buone”. La Federconsumatori giudica “ancora insufficienti gli interventi del Governo per contenere i rincari: è necessario renderli strutturali”. Consumerismo punta il dito contro la stessa Arera: “Sia commissariata, si è rivelata totalmente inadeguata a gestire emergenza”.