Gli oppositori più cauti del Ceta, il trattato commerciale tra Ue e Canada, hanno fatto bene a non fidarsi della notizia di stop alla negoziazione, dopo il rifiuto della Vallonia di proseguire. I negoziati sono ripartiti e questa volta il Belgio, di cui fa parte appunto la Vallonia, ha trovato un accordo con gli emissari canadesi. Ad annunciarlo è stato il primo ministro belga Charles Michel. Come riporta Franceinfo.fr, manca solo l’approvazione dei parlamentari del Belgio, da portare a termine entro la mezzanotte di venerdì, prima di poter passare la pratica all’Unione europea per l’ok definitivo. Colpisce il cambio di posizione del presidente della Vallonia, il socialista Paul Magnette, che ha affermato che la sua regione è “estremamente soddisfatta”, aggiungendo: “Abbiamo finalmente trovato un accordo tra belgi”, e affermando genericamente che le richieste avanzate “sono state ascoltate”.
A spingere verso l’opposizione la Vallonia erano stati i rischi legati all’abbattimento delle barriere in campo agroalimentare e alla costituzione di appositi tribunali extragiudiziali per dirimere le controversie tra Stati e multinazionali, così come il Ttip, attualmente arenato nella diplomazia Usa-Ue. Molti i rischi anche per la sicurezza alimentare e per il settore farmaceutico.