La rivelazione, clamorosa, arriva da Merja Kyllonen, una degli eurodeputati incaricati di valutare la nuova, eventuale, autorizzazione del Parlamento europeo al glifosato. L’erbicida, ha spiegato la Kyllonen, potrebbe essere definitivamente bandito in Europa dal 2018.
La deputata ha detto che “Fino a quando non ci saranno prove sufficienti che dimostrano che il glifosato è sicuramente non cancerogeno – semmai questo dovesse accadere – il principio di precauzione dovrà essere applicato. Il che significa che il glifosato deve essere vietato fino a quando non avremo la prova solida che non rappresenti un rischio per la nostra salute o per l’ambiente”.
Kyllonen ha bollato come “estremamente pericolosi” i tentativi della Commissione di allontanarsi dal principio di precauzione stabilendo quello di “ragionevole precauzione” che definirebbe un allarme solo quando il danno è provato al 100 per cento.
Il divieto di uso del glifosato in Europa dovrebbe entrare in vigore nel 2018 e rappresentare una vittoria del vasto movimento comunitario, fatto di scienziati, consumatori e ambientalisti, che chiedeva l’abbandono del pesticida più utilizzato nella storia e definito dalla Iarc come un “probabile cancerogeno”.