Antibiotico resistenza, ovvero la più grande minaccia alla medicina moderna. Adesso ne è convinta anche l’Organizzazione delle Nazioni Unite che nel corso dell’annuale assemblea generale ha fatto firmare ai 193 Paesi membri un documento di 4 pagine che traccia in 15 punti le linee lungo le quali i governi dovrebbero muoversi d’ora in avanti.
Gli interventi contro i superbatteri
I firmatari della dichiarazione delle Nazioni Unite si impegnano a favorire l’innovazione nello sviluppo di antibiotici, ad aumentare la consapevolezza del pubblico sulla minaccia e a sviluppare sistemi di regolamentazione e sorveglianza sull’uso e sulla vendita di farmaci antimicrobici per uso umano e animale. Entro due anni, gruppi tra cui le agenzie delle Nazioni Unite, forniranno un aggiornamento sull’andamento della lotta ai super batteri, al Segretario generale delle Nazioni Unite.
I numeri
Nel 2050 l’antibiotico resistenza ucciderà più persone del cancro. Un ritorno al Medioevo che ad oggi appare inevitabile e che non possiamo permetterci. A lanciare l’allarme solo qualche mese fa, il rapporto inglese “Review on Antimicrobial Resistance“. Lo studio inglese ha preso le mosse nel 2014: da allora sono morte più di un milione di persone a causa di infezione correlate alla resistenza agli antibiotici. Un numero destinato tristemente ad aumentare nel 2050 quando – secondo le stime dell’autore della ricerca l’economista Jom O’Neill – si potrebbe arrivare a 10 milioni di vittime all’anno, più del cancro; una ecatombe che costerebbe all’economia mondiale 100mila miliardi. I decessi – scrive O’Neill – aumenteranno, soprattutto in Asia e in Africa, ma anche nei Paesi occidentali. Secondo le stime ci potrebbero essere 390 mila decessi l’anno in Europa.
L’impegno in Italia
Nel programma 2016 del Centro Nazionale per il Controllo delle Malattie reso noto solo qualche giorno fa, vengono rafforzati alcuni indirizzi di prevenzione nazionali e si enfatizza il ruolo della resistenza antimicrobica nell’ambito delle patologie trasmissibili. In particolare, “nell’ambito delle patologie trasmissibili, la direzione operativa intende dare supporto a un tema di grande rilevanza internazionale che è quello dell’antimicrobico resistenza. Infatti, sebbene l’antimicrobico resistenza sia un effetto naturale, negli ultimi anni diverse cause, tra cui un uso eccessivo e inappropriato di farmaci antimicrobici sugli esseri umani e sugli animali, hanno trasformato tale fenomeno in una seria minaccia per la salute pubblica in tutto il mondo, con un notevole aumento dei costi sanitari, ricoveri in ospedale prolungati, fallimenti del trattamento e un numero significativo di morti”.