Caro Salvagente
sono Antonio, proprietario di un’utenza a Subiaco (Rm). Ho richiesto nel luglio 2020 la disdetta del contratto di fornitura di energia elettrica – POD ********** – “energia casa” – fornitore Enel Energia mercato libero – codice cliente n. ********, a causa di fine uso abitativo. Da allora la casa è rimasta disabitata e sono cessate anche le fatture di eventuali pagamenti. Con l’occasione di piccoli lavori di manutenzione, un mese fa, tornando in questa seconda casa, azionando l’interruttore del contatore mi sono accorto che in casa c’è energia elettrica. Da un mese che sto telefonando all’800166654 e 803500 (Arera E-distribuzione) e inviando email per segnalare il fatto e conoscere cosa è successo. Dopo molti tentativi sono arrivato a capire che il contatore è attivo e dopo la disdetta di luglio 2020 c’è stato un subentro di un altro fornitore e di utente terzo dei quali non mi è tenuto di sapere i dati. Vorrei sapere come posso fare per conoscere chi è l’intestatario del contratto, che poi dovrebbe essere lo stesso che riceve le bollette da pagare e chi è il fornitore di energia?
Grazie
Antonio
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Caro Antonio, abbiamo inoltrato la sua mail alla nostra consulente, Valentina Masciari, avvocato di Konsumer Italia. Ecco la sua risposta
Il sig. Antonio, in qualità di proprietario dell’immobile, partendo dal presupposto che ha richiesto la cessazione dell’utenza di questa seconda casa, e trovandosi con un contratto attivato a sua insaputa e per giunta a nome di una terza persona, potrà cercare di capire chi è il fornitore di questo punto, avviando apposita proceduta tramite lo Sportello del Consumatore. In pratica, dovrà inviare una richiesta in tal senso, tramite modulistica dedicata che può reperire sul sito dello Sportello del Consumatore.
Questa procedura, definita Smart Info, che consente di ottenere informazioni puntuali sul nominativo dell’attuale fornitore di luce o gas e la data dalla quale decorre il contratto con quel fornitore, potrà essere gestita on line, registrandosi al Portale dello Sportello, oppure, se non assistiti da un delegato, anche via mail all’indirizzo riportato nella sezione “Contatti”.
In tal caso, suggerisco di allegare l’atto di proprietà dell’immobile e di riassumere la particolare situazione esistente su tale utenza, visto che l’utenza non risulta intestata al Sig. Antonio, che però è il proprietario dell’appartamento. In genere, entro 5 giorni lavorativi, si riceve risposta.
A questo punto, avute le necessarie informazioni, segnalerà l’anomalia al fornitore coinvolto, per far sì che si disconosca quanto successo su questo punto e avvii procedura per attivare la fornitura a suo nome.