L’Anses identifica 22 alternative ai neonicotinoidi

NEONICOTINOIDI

L’Agenzia francese per la sicurezza alimentare, ambientale e della salute sul lavoro (Anses) ha individuato ventidue prodotti alternativi all’uso di insetticidi neonicotinoidi per combattere gli afidi e la malattia dell’ittero nelle colture di barbabietola da zucchero.

“Questi metodi di controllo potrebbero prendere il posto dei prodotti a base di neonicotinoidi, vietati dal 2018, ma il cui uso è stato reintrodotto con una deroga nel 2020 per i trattamenti delle sementi di barbabietola”, ricorda l’agenzia.

L’Assemblea nazionale ha votato in ottobre per la reintroduzione temporanea dei neonicotinoidi, potenzialmente fino al 2023, per salvare l’industria della barbabietola. Una decisione convalidata a marzo dal Consiglio di Stato. Tuttavia, questo tipo di pesticidi è stato bandito nel 2018 a causa della loro tossicità per gli insetti impollinatori.

Quattro soluzioni a breve termine

“Ci siamo concentrati sulle due specie di afidi principalmente responsabili della trasmissione dei virus dell’ittero, l’afide verde del pesco (Myzus persicae) e l’afide del fagiolo nero (Aphis fabae)”, spiega Emmanuel Gachet, ricercatore dell’Anses.

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Secondo l’agenzia, le soluzioni alternative, “insufficienti nell’uso da sole, richiederanno un approccio integrato di lotta contro i parassiti per raggiungere un’efficacia sufficiente, o addirittura un’evoluzione nelle pratiche di coltivazione”. L’Anses afferma di aver individuato “quattro soluzioni a breve termine”: due insetticidi e due pratiche da attuare negli appezzamenti coltivati, pacciamatura e concimazione organica. Altre diciotto soluzioni dovrebbero essere disponibili entro due o tre anni. L’Agenzia suggerisce anche di “testare combinazioni di soluzioni” e invita a ulteriori ricerche.

Un’ampia gamma

“Tra le soluzioni troviamo fitofarmaci sintetici di origine naturale, microrganismi, insetti predatori o parassitoidi degli afidi (i parassitoidi depongono le uova all’interno degli afidi), oli vegetali o minerali, che assicurano la protezione fisica delle barbabietole, metodi per stimolare le difese naturali di piante, la selezione di varietà di barbabietola resistenti al virus dell’ittero e infine i metodi colturali che combinano la coltivazione della barbabietola con altre piante.”