L’81% dei consumatori europei chiede sugli alimenti contenenti ingrendienti Ogm ci sia l’obbligo di indicarli in etichetta. Il dato emerge da un sondaggio commissionato dal gruppo Verdi/Ale al Parlamento europeo a Ipsos, che ha intervistato migliaia di consumatori in tutti i 27 Stati membri tra febbraio e marzo scorsi. La percentuale dei favorevoli in Italia è addirittura più alta: l’86%.
Allo stato attuale, la legislazione della Ue stabilisce che gli alimenti Ogm devono essere chiaramente etichettati, qualora l’ingrediente geneticamente modificato supera lo 0,9%. Tuttavia, i prodotti di animali nutriti con colture transgeniche sono esenti dall’etichettatura Ogm.
Häusling (Verdi/Ale): “Su carne e formaggi si indichino gli Ogm”
Martin Häusling, portavoce della politica agricola per il gruppo Verdi/Ale, ha dichiarato ad Euractiv che la Commissione “deve rispettare la volontà dei consumatori e garantire che le norme esistenti vengano applicate e che etichettare i prodotti animali che sono stati nutriti con Ogm, compresi i nuovi metodi di ingegneria genetica” . “Chiediamo – ha aggiunto – che le stesse regole per l’autorizzazione e l’etichettatura si applichino a tutti i tipi di organismi geneticamente modificati”, ha detto, sottolineando che la protezione del consumatore significa “libertà di scelta e trasparenza sul fatto che il nostro cibo sia stato prodotto con ingegneria genetica, sia esso vecchio o nuovi metodi di ingegneria genetica”.
Etichettatura anche per i “nuovi” Ogm
Il rapporto, come ricorda Euractiv, arriva nel mezzo di un acceso dibattito sul futuro degli organismi geneticamente modificati dopo che una sentenza della Corte di giustizia europea del 2018 ha rilevato che le colture geneticamente modificate anche con i nuovi metodi Crispr, rientrano, in linea di principio, sotto la direttiva Ogm. Tuttavia, l’esito della sentenza Cgue è stata fortemente contestato, con le aziende del settore che spingono per la revisione della decisione in modo da escludere le colture geneticamente modificate dall’ambito di applicazione delle normative Ue che disciplinano gli Ogm.
Ciò includerebbe anche gli obblighhi di etichettatura, che per i Verdi europei “priverebbe i consumatori del loro diritto di sapere come viene prodotto il loro cibo e non lascerebbe loro alcuna possibilità di evitare gli alimenti Ogm”.
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Intanto la Commissione sembra muovere qualche passo Contattato da Euractiv, un funzionario della Commissione ha affermato che il prossimo passo per l’esecutivo della Ue sarà la pubblicazione di uno studio sulle nuove tecniche genomiche, che mira a chiarire la situazione alla luce della sentenza del tribunale del 2018.