L’acquisti impulsivo di cibo porta quasi sempre ad una selezione malsana rispetto ai pasti ordinati un’ora o più in anticipo. La classica situazione che capita quando a metà pomeriggio si ipotizza di mangiare un’insalatina per cena e dopo poche ore ci si ritrova a divorare un piatto di pasta. A dirlo è una serie di studi riportati da FoodNavigator.com. Secondo le ricerche, tempi più lunghi tra l’ordine e il pasto, ad esempio quanto si ordina del cibo take-away direttamente da casa, sono associati alla riduzione del contenuto calorico. Gli ordini per il consumo immediato, rispetto agli ordini effettuati in anticipo, avevano una significativo aumento di calorie del pranzo, (100 calorie, pari a circa il 10%). Grazie alle app e al web, ormai si possono ordinare da casa non solo i pasti dai ristoranti e dalle pizzerie, ma persino la spesa del supermercato. Per cui, secondo gli studiosi, per migliorare le proprie abitudini alimentari basta anticipare l’ordine del cibo rispetto all’orario di consumo, o anche prepararsi da soli il pasto.
Nei momenti caldi le scelte peggiori
Come riporta il Journal of Marketing Research, i ricercatori, con sede presso la Scuola Perelman di Medicina dell’Università della Pennsylvania e la Carnegie Mellon University, hanno prima esaminato oltre mille ordini che potevano essere fatti in qualsiasi orario dopo le 7 del mattino, ma ricevuti dalle 11 alle 2.  Questi studi hanno coinvolto in modo casuale i soggetti a cui sono stati assegnati dei menù dove non c’erano etichette caloriche, in alcuni casi, e dove erano visibili, in altri. “I risultati forniscono un ulteriore elemento di prova che le decisioni prese nei ‘momenti caldi’ non sono lungimiranti come quelle fatte in anticipo”, hanno detto George Loewenstein, autore principale dello studio e Herbert Simon Professore di Economia e Psicologia presso la Carnegie Mellon Università . “Per esempio, le persone che, nei momenti di lucidità , riconoscono la stupidità della rabbia avuta in strada, tendono comunque a soccombervi regolarmente. Purtroppo, le strategie di pre-impegno sono più fattibili quando si tratta di dieta, rispetto ad altri comportamenti ‘caldi’.”