Dal 6 al 13 marzo in tutti i supermercati Coop gli assorbenti femminili costeranno di meno grazie ad un abbassamento dell’IVA dal 22% al 4%. “E’ un piccolo passo che riteniamo giusto compiere per correggere quello che secondo è un errore che genera un’ingiustizia sociale”ha commentato l’ad di Coop-Italia Maura Latini. Il riferimento è alla norma che vuole i prodotti di assorbenza femminile equiparati ai beni di lusso per i quali è prevista la percentuale di IVA più alta.
I supermercato Todis, invece, scontano completamente l’IVA, nesso stesso periodo, ma solo sugli assorbenti a marchio Nouvance.
Allo stesso tempo, Coop Italia si è impegnata a rilanciare la petizione di Onde Rosa, Il ciclo non è un lusso, che chiede una risposta politica. Ad oggi firmata da quasi 500mila persone sulla piattaforma Change.org, la raccolta ha già prodotto un piccolissimo effetto. La legge di Bilancio 2020, infatti, ha previsto la riduzione dell’IVA (del 5%) su in piccolissimo segmento quello degli assorbenti compostabili e lavabili. Intanto Francia, Inghilterra, Belgio e Olanda hanno già ridotto l’aliquota, Canada, Irlanda e l’India l’hanno abolita e la Scozia, per prima, fornirà gratuitamente gli assorbenti alle sue cittadine. I nostri cugini francesi hanno, proprio nei giorni scorsi, a annunciato la gratuità degli assorbenti per le studentesse.
La campagna che Coop ha lanciato oggi fa parte di un’Agenda di 4 punti che la catena ha messo a punto per ridurre il gender gap.
“Vogliamo percorrere con maggiore decisionela strada a favore di una cultura della diversità e dell’inclusione, con l’idea di darci obiettivi non di facciata – spiega Marco Pedroni, Presidente Coop Italia e Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) – Coop è molto sensibile al tema, il principio dell’integrazione e dell’eguaglianza è parte costitutiva dell’essere cooperativa. I dati in nostro possesso fotografano una situazione migliore della media per quanto attiene ad esempio la composizione dei nostri consigli di amministrazione (oltre il 44% è donna) o la presenza di donne nei ruoli direttivi sul totale degli occupati (oltre il 32%). Inoltre tutte le nostre cooperative contemplano nei contratti integrativi la presenza di Commissioni Pari Opportunità e la presenza di donne è al 50% tra chi frequenta i corsi formazione finalizzati ai posti di responsabilità. In molti punti della nostra rete vendita infine ci affidiamo a personale composto unicamente da donne; nei ruoli di caponegozio e capireparto ci attestiamo su un 43% di presenza femminile. Ma vogliamo fare di più e rendicontarlo, cercando di agire con più determinazione sul versante della leadership femminile che è un importante punto di arrivo anche per noi”.
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