Burger vegetali e di carne, i pesticidi fanno poche distinzioni

BURGER

Un’inchiesta condotta in Svizzera scopre pesticidi in 13 hamburger su 14: i panini vegetariani sono più contaminati, ma anche quelli di carne fanno rilevare residui. I grandi nomi come McDonald’s, Burger King e KFC non escono indenni.

Dimenticate il classico pregiudizio secondo cui un burger vegetariano è sempre la scelta più sana. Un’indagine del mensile svizzero Bon à Savoir, in collaborazione con RTS – On en Parle, ha testato 14 panini delle principali catene attive nella Svizzera francese (7 di carne e 7 vegetali), analizzandoli per la presenza di oltre 600 pesticidi. Solo un panino – il Cheeseburger di manzo di FryBurger Gourmet – è risultato completamente “pulito”.

Tutti gli altri, inclusi quelli serviti da marchi ben noti anche in Italia come McDonald’s, Burger King e KFC, hanno mostrato residui di sostanze fitosanitarie. In alcuni casi è comparsa persino la permetrina, un pesticida vietato in Svizzera.

I panini con carne: McDonald’s e Burger King non brillano

Tra i burger di manzo, quello di McDonald’s (Big Mac) ha ottenuto un giudizio complessivo “buono”: il panino, dal peso di 213 grammi e venduto a 7,20 franchi, contiene tracce di due pesticidi (pipéronyl-butoxyde e propamocarbe). Sul piano della qualità della carne, il rapporto tra tessuto connettivo e proteine è del 16,7%, valore nella media.

Il Whopper di Burger King (8,90 franchi, 267 g) ottiene invece il punteggio più basso del gruppo carne: “soddisfacente”. Pur contenendo solo tracce di pesticidi, è l’unico con un rapporto tessuto connettivo/proteine superiore al 20% (esattamente 21,9%), indice di carne più dura e meno digeribile.

I panini vegetariani: Burger King, McDonald’s e KFC non immuni

Passando ai burger vegetali, il quadro si fa più complesso. In generale, sono proprio questi panini a presentare la maggiore concentrazione di residui. Eppure, Burger King, McDonald’s e KFC riescono a distinguersi positivamente rispetto alla concorrenza.

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  • Il Veggie Whopper (275 g, 8,90 franchi) di Burger King contiene pipéronyl-butoxyde in quantità misurabile (0,014 mg/kg), ma nessun altro pesticida. Ha ottenuto il giudizio complessivo “buono”.

  • Il McVeggie di McDonald’s (175 g, 6,80 franchi) ha anch’esso un solo residuo rilevato (pipéronyl-butoxyde, 0,018 mg/kg) ed è stato classificato “buono”.

  • Il Classic Veggie Burger di KFC (185 g, 7,90 franchi) ha mostrato soltanto tracce di pipéronyl-butoxyde, ottenendo anche in questo caso un giudizio positivo.

In tutti e tre i casi, non è stata rilevata permetrina né altri pesticidi vietati, come invece accaduto per i panini vegetali di altre insegne.

Quando “vegetariano” non significa sano

Nel versante opposto si collocano i panini vegetali di FryBurger Gourmet, Inglewood e Holy Cow!, tutti classificati come “soddisfacenti” a causa della presenza multipla di pesticidi, inclusa la permetrina, vietata in Svizzera.

Il panino The Veggie di Holy Cow!, ad esempio, contiene cinque pesticidi diversi tra cui 1,4-dimetilnaftalene, azoxystrobine, metalaxyl-M, e appunto permetrina (0,029 mg/kg).

Il Cheeseburger Végétarien di FryBurger Gourmet presenta permetrina (0,028 mg/kg) e 1,4-dimetilnaftalene, mentre il Cain Cain végétarien di Inglewood raggiunge la soglia di 0,076 mg/kg di permetrina.

Un quadro normativo ancora lacunoso

Il problema, come sottolinea anche l’Ufficio federale svizzero per la sicurezza alimentare, è che non esistono limiti specifici per i pesticidi nei prodotti trasformati, come panini e burger completi. Le normative si basano sulle soglie residue dei singoli ingredienti, rendendo difficile valutare con rigore la tossicità di un prodotto finito. Senza contare che si limitano a considerare le singole sostanze ma non fissano soglie per i cocktail di diverse molecole, che si stanno rivelando sempre più pericolosi.