
Appello al governo francese: “Difendete salute, ambiente e agricoltura”. 17 associazioni francesi, da quelle dei contadini agli ambientalisti fino ai consumatori chiedono di non far sparire dalle etichette le indicazioni sui nuovi Ogm
Il 30 giugno a Bruxelles si terrà un ultimo, decisivo vertice tra le istituzioni europee per approvare la deregolarizzazione quasi totale dei nuovi Ogm (organismi geneticamente modificati derivati dalle nuove tecniche genomiche – Ntg). Il progetto, molto contestato, aprirebbe alla libera circolazione e coltivazione di questi Ogm senza etichettatura, senza tracciabilità e senza valutazione del rischio.
Diciassette associazioni francesi – tra cui Foodwatch, UFC-Que Choisir, France Nature Environnement, Confédération Paysanne – hanno firmato una lettera aperta al Primo Ministro e agli eurodeputati per chiedere il rigetto del testo.
Di seguito riportiamo integralmente la traduzione italiana della lettera.
Lettera aperta al Primo Ministro e agli eurodeputati francesi
Signor Primo Ministro,
Signore e Signori eurodeputati,
Noi, organizzazioni contadine e dell’agricoltura biologica, operatori delle filiere senza OGM, associazioni ambientaliste e di tutela dei consumatori, esprimiamo forte preoccupazione per la proposta di deregolarizzazione delle piante ottenute con le Nuove Tecniche Genomiche (NTG) attualmente in discussione nell’Unione europea.
Chiediamo di non approvare un testo che elimina strumenti fondamentali per la sicurezza e la libertà di scelta di produttori e cittadini: tracciabilità, etichettatura e metodi di identificazione degli OGM.
Nessuna valutazione dei rischi, né responsabilità
Se il regolamento sarà adottato così com’è, non sarà più obbligatoria alcuna valutazione dei rischi per i nuovi OGM. Si tratta di prodotti sconosciuti, per i quali non si può presumere la sicurezza. Senza etichette e tracciabilità, non si potranno ritirare dal mercato in caso di problemi, né attribuire responsabilità.
Gli impatti – sanitari, ambientali ed economici – ricadranno sulle spalle dello Stato e dei cittadini.
Il pericolo dei brevetti e della privatizzazione del vivente
La possibilità di brevettare le piante NTG rappresenta una minaccia diretta alla sovranità alimentare. Favorisce la concentrazione nelle mani di poche multinazionali, limita l’accesso dei contadini alle sementi, espone a cause legali i piccoli produttori e rischia di far lievitare i prezzi dei semi.
Un colpo mortale al bio e al “senza OGM”
Il testo non prevede misure efficaci per evitare contaminazioni tra coltivazioni OGM e non OGM, compromettendo l’intera agricoltura biologica. Viene inoltre eliminata la clausola di salvaguardia, che permette oggi ai singoli Stati di vietare le coltivazioni OGM sul proprio territorio.
La libertà di produrre e consumare senza OGM è in pericolo.
Le richieste delle associazioni
Le misure necessarie per garantire trasparenza e sicurezza sono note:
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Etichettatura chiara per tutti i prodotti derivati da NTG
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Pubblicazione dei metodi di rilevamento
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Tracciabilità delle sementi e dei brevetti
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Valutazione del rischio caso per caso
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Clausola di salvaguardia e monitoraggio post-commercializzazione
In realtà, questo regolamento serve solo agli interessi economici dell’agroindustria, a scapito di agricoltura, ambiente, consumatori.
“Fermate questo progetto pericoloso”
Chiediamo un impegno politico reale, per difendere l’interesse collettivo contro quello di pochi gruppi industriali.
Vi invitiamo a respingere qualsiasi versione del testo che non risponda a queste obiezioni fondamentali.
Firmatari
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Amis de la Terre Landes, Christian Berdot
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Bio Consom’Acteurs, Julien Kien
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Collectif Vigilance OGM et Pesticides 16, Patrick Rivolet
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Confédération Paysanne, Bastien Moysan
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Demeter France, Pierre Mainaud
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Fédération Nature & Progrès, Bruno Viennois
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FNAB, Daniel Evain
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Foll’avoine, Mireille Lambertin
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Foodwatch, Karine Jacquemart
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France Nature Environnement, Antoine Gatet
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Générations Futures, Nadine Lauverjat
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GIET, Frédéric Jacquemart
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Mouvement de l’agriculture biodynamique, Patrick Lespagnol
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Natexbio – La Maison de la Bio, Aude Sivel
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Objectif Zéro OGM, Philippe Mouchette
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Pollinis, Nicolas Laarman
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Synabio, Didier Perréol
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UFC-Que Choisir, Marie-Amandine Stévenin
Non solo in Francia
Non è solo dalla sponda tyransalpina che consumatori, scienziati e ambientalisti chiedono cautela e trasparenza. Oggi, 11 giugno è in corso una photoaction (la pubblicazione di foto con il proprio messaggio sui social) di diverse realtà europee. In Italia, tra queste c’è Crocevia, con messaggi molto chiari come quelli visibili in queste foto.
La posizione de Il Salvagente
Come rivista che da anni difende il diritto dei cittadini a una spesa consapevole e trasparente, Il Salvagente si unisce all’appello: senza etichette e controlli, non esiste libertà di scelta. E non resiste neppure quel principio di precauzione che pure, come ci aveva spiegato Gianni Tamino, docente emerito di Biologia generale all’Università di Padova, oggi membro dei Comitati Scientifici dell’Associazione medici per l’ambiente- ISDE, e in passato membro del Comitato Nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie, in questo caso avrebbe più di una ragione per essere invocato.
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