Climatizzatori, i 10 consigli di Enea per aumentare efficienza e risparmiare fino alla metà dei costi

climatizzatori

Con le temperature che in molte parti d’Italia si avvicinano ai 40 gradi, accendere i climatizzatori è quasi una scelta obbligata. I 10 consigli di Enea per aumentare efficienza e ridurre i costi, anche della metà

Con le temperature che in molte parti d’Italia si avvicinano ai 40 gradi, accendere i climatizzatori è quasi una scelta obbligata. I 10 consigli di Enea per aumentare efficienza e ridurre i costi, anche della metà. Vediamoli.

  1. Manutenzione regolare

Il climatizzatore richiede pulizia e manutenzione per funzionare correttamente, tenendo sempre sotto controllo i tubi del circuito refrigerante che sarebbe utile isolare termicamente. I consumi di energia elettrica di una macchina che lavora sotto sforzo per mancanza di manutenzione arrivano fino al 30% in più rispetto ai parametri di fabbrica. Oltre all’aspetto energetico, è importante sottolineare che nei filtri dell’aria e nelle ventole dei condizionatori non manutenuti si annidano più di frequente muffe e batteri dannosi per la salute, tra i quali il batterio della legionella che può essere mortale. La normativa prevede l’obbligo del libretto impianto e di controlli periodici per gli impianti con una potenza superiore a 12 kW per quelli estivi e a 10 kW per quelli invernali.

  1. Tecnologia e classe energetica

La scelta del climatizzatore è importante per diminuire i consumi e ridurre i costi in bolletta. Indipendentemente dalla tecnologia scelta, per minori consumi ed emissioni di CO2 sono da preferire i modelli in classe energetica superiore alla A. Ad esempio, un modello in classe A+++ consumerà fino al 40% in meno di elettricità rispetto a uno di classe B.

I climatizzatori con sistema di controllo inverter risultano particolarmente funzionali quando si prevede di tenere accesa l’aria condizionata per molte ore di seguito. Sono più costosi di quelli dotati di tecnologia on-off, ma hanno un minore consumo energetico, ridotta rumorosità e garantiscono un maggior comfort all’interno degli ambienti serviti.

Il massimo vantaggio economico si può ottenere abbinando l’impianto a un sistema fotovoltaico. In questo caso è essenziale sincronizzare il funzionamento del climatizzatore con la produttività dell’impianto, che è massima durante le ore centrali della giornata.

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  1. Incentivi
Detrazione fiscale Intervento
Bonus casa 50% Acquisto di condizionatori effettuato nell’ambito di opere edilizie per ristrutturazione o manutenzione straordinaria su abitazione principale
Bonus casa 36% Acquisto di condizionatori effettuato nell’ambito di opere edilizie per ristrutturazione o manutenzione straordinaria su seconda casa
Ecobonus 50% Acquisto di condizionatori a pompa di calore ad alta efficienza in sostituzione di uno di classe inferiore su abitazione principale
Ecobonus 36% Acquisto di condizionatori a pompa di calore ad alta efficienza in sostituzione di uno di classe inferiore su seconda casa

Per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2025, il “bonus condizionatore” permette di beneficiare di una detrazione fiscale fino al 50%:

  1. Posizione interna ed esterna

In fase di installazione è importante collocare il climatizzatore nella parte alta della parete: l’aria fredda tende, infatti, a scendere e si mescolerà più facilmente con quella calda che invece tende a salire. Occorre evitare di posizionare il climatizzatore dietro divani o tende perchè l’effetto-barriera blocca la diffusione dell’aria fresca. È inoltre opportuno assicurarsi che la parte esterna del climatizzatore non sia esposta al sole e alle intemperie.

  1. Porte e finestre

Chiudere le persiane, abbassare le tapparelle o schermare con tende i serramenti nelle ore centrali delle giornate estive consente di ridurre gli apporti solari in ingresso all’abitazione e, conseguentemente, l’energia richiesta dai climatizzatori.

Il climatizzatore raffresca e deumidifica l’ambiente in cui è installato trasferendo il calore e l’umidità all’esterno. L’ingresso nella stanza di “nuova” aria calda obbliga l’apparecchiatura a compiere un lavoro supplementare per riportare la temperatura e l’umidità ai livelli richiesti, con un conseguente dispendio di energia. È consigliabile invece aprire le finestre nelle ore più fresche della notte, se il climatizzatore non è in funzione.

  1. Temperatura

La normativa prevede che durante la stagione estiva la temperatura interna non deve scendere sotto i 26 gradi centigradi, ma spesso il comfort è garantito anche da una temperatura più alta (due o tre gradi in meno rispetto alla temperatura esterna). Spesso per scongiurare la sensazione di caldo opprimente può bastare l’attivazione della funzione “deumidificazione”, in quanto l’umidità presente nell’aria fa percepire una temperatura ben più elevata di quella reale.

  1. Uno split per stanza

È inutile installare un climatizzatore più potente in corridoio sperando che raffreschi l’intera abitazione: l’unico risultato sarà quello di prendersi un colpo di freddo ogni volta che si attraversa il corridoio andando da una stanza all’altra, in quanto sarà l’unico ambiente ad essere raffrescato.

  1. Apporti termici delle apparecchiature

Nelle ore più calde è consigliabile limitare l’utilizzo di apparecchiature che contribuiscono ad aumentare la temperatura interna dell’abitazione (computer, televisori, elettrodomestici, luci).

  1. Programmi di raffreddamento

Impostare il termostato a una temperatura confortevole, impostando programmi di raffreddamento che ottimizzino il consumo energetico di notte o quando non si è in casa. Queste funzioni consentono sia di aumentare il comfort che di ridurre al minimo il tempo di accensione dell’apparecchio. Inoltre, consentono di accendere e spegnere il climatizzatore anche a distanza e di tenerlo in funzione per il solo periodo di tempo in cui se ne ha realmente bisogno. Ad esempio, la funzione “notte” o “sleep” regola la temperatura ambiente in modo da rispondere alla variazione della temperatura corporea durante il sonno.

  1. Diagnosi energetica

È consigliabile far effettuare da un tecnico una diagnosi energetica dell’edificio per valutare lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre e l’efficienza degli impianti di climatizzazione. La diagnosi suggerirà gli interventi da realizzare, valutandone il rapporto costi-benefici. Oltre ad abbattere i costi per la climatizzazione estiva degli ambienti anche fino al 40%, gli interventi sono ancora più convenienti se si usufruisce delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici.