
La rivista più autorevole della filiera del latte e della carne incontra il Salvagente per un’intervista sul concetto di qualità e sulle contaminazioni. Ne è uscito un dibattito libero da preconcetti tra i due direttori che vale la pena vedere
Cosa intendono i consumatori quando pensano alla qualità di un alimento? E come interpretano i produttori lo stesso concetto? La domanda se l’è posta Ruminantia, portale di informazione molto affermato nel mondo degli allevatori, e non solo. “Esiste una nuova opportunità che noi italiani, già allenati a fare qualità, potremmo cogliere per dare un ulteriore valore aggiunto al nostro cibo e raggiungere in ogni angolo del mondo quella parte di persone particolarmente attente alla propria salute e a quella dell’ambiente” scrive il direttore Alessandro Fantini.
E chiarisce: “Questa parte della popolazione non vuole consumare cibo che contiene contaminanti sicuramente o potenzialmente pericolosi. Una fascia di consumatori che desidera alimenti completamente privi di residui, anche in concentrazioni nettamente inferiori ai Limiti Massimi Residuali (LMR) e ai tenori previsti dalla normativa. Raggiungere questo obiettivo è estremamente complesso, poiché una parte significativa della contaminazione alimentare è di natura involontaria: molti contaminanti ambientali possono infatti trasferirsi negli alimenti senza un’intenzionale aggiunta lungo la filiera produttiva”.
Per approfondire questa nuova frontiera della qualità, che rappresenta anche un’interessante opportunità commerciale, Ruminantia ha scelto di confrontarsi con il direttore de il Salvagente Riccardo Quintili, in un’intervista che potete vedere qui.