Glifosato, la Commissione Ue in tribunale: “Ha tradito il principio di precauzione”

GLIFOSATO

Altre 4 associazioni francesi, tra cui quella dei malati di Parkinson, si uniscono a Pan Europe per chiedere l’annullamento della nuova autorizzazione europea al glifosato

La battaglia legale sul glifosato arriva davanti al Tribunale dell’Unione Europea. Il Collettivo francese di sostegno alle vittime dei pesticidi dell’Ovest, Foodwatch, l’associazione di pazienti France Parkinson e quella dei consumatori d’Oltralpe UFC-Que Choisir si sono unite a PAN Europe e ai suoi membri ClientEarth, Générations Futures, GLOBAL 2000, Pesticide Action Network Germany e Pesticide Action Network Netherlands per contestare la decisione della Commissione europea che ha rinnovato per altri dieci anni l’approvazione del glifosato, controverso principio attivo presente in numerosi pesticidi.

Secondo le associazioni, la Commissione avrebbe preso questa decisione nel novembre 2023 ignorando gran parte degli studi scientifici indipendenti, privilegiando invece ricerche finanziate dall’industria agrochimica. Il risultato sarebbe una valutazione incompleta e discutibile, soprattutto per l’assenza di adeguate analisi sugli effetti a lungo termine sulla salute umana e l’ambiente.

Nonostante le richieste formali di riesame avanzate nel gennaio 2024 da PAN Europe e altre ONG ambientaliste, la Commissione europea ha ribadito il suo rifiuto nel luglio 2024, portando così le associazioni a presentare un ricorso presso il Tribunale dell’UE per ottenere l’annullamento della decisione.

E non sono servite a smuovere Bruxelles neppure le conclusioni arrivate a fine 2024 del Global glyphosate study, il più grande progetto di ricerca al mondo sugli effetti dell’erbicida sulla salute umana, di cui il Ramazzini è uno dei partner principali, che ha dimostrato l’incidenza di questa sostanza sul microbioma, sulla riproduttività, sull’interferenza endocrina, sull’insorgenza di neoplasie e infine sugli effetti neurotossici.

Le associazioni sostengono che la Commissione abbia violato il principio di precauzione, principio chiave nel diritto europeo, che impone di tutelare prioritariamente la salute pubblica e ambientale rispetto agli interessi economici delle multinazionali produttrici di pesticidi. Ricordano inoltre che dal 2015 il glifosato è stato classificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come “probabile cancerogeno per l’uomo”, ed è sospettato di essere correlato a malattie neurodegenerative come il Parkinson.

sponsor