I farmaci che abbiamo sempre preso senza problemi potrebbero diventare più dannosi che utili dopo i 70 anni. Una ricerca francese li ha identificati, assieme alle alternative più efficaci
Uno studio del mensile francese Que Choisir mette in guardia su un aspetto particolare ma importante per molti: ci sono farmaci comunemente prescritti agli anziani che potrebbero essere più dannosi che benefici. Con l’avanzare dell’età, infatti, il corpo cambia e la sua capacità di assorbire, metabolizzare ed eliminare i farmaci si riduce, aumentando il rischio di effetti collaterali. Alcuni principi attivi diventano particolarmente problematici, portando a confusione, sonnolenza, cadute e persino complicazioni cardiovascolari.
Un problema sottovalutato
Secondo l’inchiesta del mensile dei consumatori francesi, il 40% delle persone con più di 75 anni ha ricevuto almeno una prescrizione potenzialmente inappropriata nel 2019. Alcuni farmaci, definiti “potenzialmente inappropriati”, possono provocare gravi effetti avversi, mentre in molti casi esistono alternative più sicure. Le liste di riferimento come i criteri STOPP/START, Beers, Priscus e Laroche aiutano i medici a individuare questi rischi, ma la consapevolezza dei pazienti è altrettanto fondamentale.
L’invecchiamento modifica il funzionamento di fegato e reni, fondamentali per l’eliminazione dei farmaci, riducendo l’efficacia della terapia e aumentando il rischio di tossicità. Inoltre, la composizione corporea cambia: la massa muscolare e ossea si riducono, mentre aumenta la massa grassa, alterando la distribuzione dei principi attivi nel corpo. Anche la barriera emato-encefalica diventa più permeabile, favorendo l’accumulo di alcuni farmaci nel cervello e causando effetti collaterali neurologici più marcati.
Tra i farmaci più a rischio negli anziani ci sono quelli per il trattamento del diabete, dell’ipertensione, dei disturbi del ritmo cardiaco e dei disturbi urinari. Que Choisir ha selezionato una lista di medicinali che, pur essendo largamente prescritti, possono avere conseguenze gravi negli anziani. Ecco alcuni esempi della loro analisi:
Esempi di farmaci da evitare
Categoria | Farmaci sconsigliati | Motivo | Alternative |
---|---|---|---|
Diabete tipo 2 | Glibenclamide, Gliclazide, Glimepiride | Rischio di ipoglicemia grave e prolungata | Metformina, A-GLP-1 (Dulaglutide, Semaglutide) |
Ipertensione | Doxazosina, Prazosina, Terazosina, Pindololo, Propranololo, Sotalolo, Furosemide | Ipotensione, rischio di cadute, complicazioni cardiovascolari | ACE inibitori (Captopril, Ramipril), Sartani (Losartan, Valsartan) |
Disturbi del ritmo cardiaco | Amiodarone, Dronedarone, Digossina, Disopiramide, Flecainide | Tossicità cardiaca, rischio aumentato di effetti collaterali | Betabloccanti (Bisoprololo) |
Disturbi urinari | Flavoxato, Oxybutynine, Solifenacina | Effetti anticolinergici (confusione, secchezza, problemi urinari) | Riabilitazione del pavimento pelvico |
Come proteggersi
I pazienti possono adottare alcuni accorgimenti per ridurre i rischi:
- Informare tutti i medici di farmaci e integratori assunti.
- Segnalare qualsiasi sintomo sospetto dopo l’inizio di una terapia.
- Discutere con il medico l’effettiva necessità del farmaco.
- Richiedere un bilancio farmacologico in farmacia.
L’informazione e il monitoraggio attivo sono essenziali per un uso sicuro dei farmaci nella terza età. L’obiettivo non è eliminare i farmaci, ma utilizzarli con maggiore prudenza e personalizzazione, per garantire benefici senza rischi inutili.