
L’Agcom ha mandato ai Corecom una circolare per chiarire che gli operatori di internet e telefonia, in caso di guasti e disservizi sono tenuti a pagare 7,50 euro per ogni giorno di ritardo nella risoluzione, senza scaricare la responsabilità sul gestore della rete come spesso fanno
L’Agcom ha mandato ai Corecom una circolare per chiarire che gli operatori di internet e telefonia, in caso di guasti e disservizi sono tenuti a pagare 7,50 euro per ogni giorno di ritardo nella risoluzione, senza scaricare la responsabilità sul gestore della rete come spesso fanno.
La circolare Agcom
A quanto risulta a Repubblica, infatti, l’Autorità garante delle comunicazioni nelle scorse settimane “ha detto basta a questa pratica lesiva dei diritti dei consumatori e stabilito una volta per tutte che in caso di guasti spettano gli indennizzi, anche quanto la responsabilità ultima non è dell’operatore ma dal gestore della rete”.
I 7,50 euro al giorno di indennizzo
Non è raro infatti sentirsi rispondere dall’operatore che il guasto non dipende altro che dal gestore della rete e che per tanto, quando previsto dalla normativa, è cioè un indennizzo di 7,50 euro per ogni di perdita di un servizio di base (internet, telefonia), rispetto a quanto garantito, non spetta a loro. Per Tim, ad esempio, a partire dal terzo giorno dalla segnalazione dell’utente, iniziano i rimborsi.
I Corecom non sempre allineati
“Ancora fino al 2023 – scrive Repubblica – era comune trovare delibere di conciliazione, dei Corecom (a cui si rivolge l’utente per risolvere la controversia con l’operatore) che davano ragione all’operatore. Negavano insomma gli indennizzi per il guasto in sé e li riconoscevano solo per l’eventuale cattiva informazione data all’utente sul problema”.
Deve pagare sempre chi chiude il contratto col cliente
Così Agcom ha mandato una circolare ai Corecom, dicendo che d’ora in avanti dovevano chiedere agli operatori di indennizzare gli utenti anche in questi casi, seguendo del resto una logica comune in tanti altri servizi o casi di compravendita di beni: a essere responsabile di fronte al cliente è sempre l’azienda che ha fatto da interfaccia per l’acquisto. Poi sarà la stessa rivalersi sul suo fornitore, in questo caso il gestore della rete, se lo ritiene opportuno.