Pesticidi nelle carote: attenti alle foglie

CAROTE

Un’analisi condotta dal Centro veterinario tedesco di Stoccarda rivela livelli preoccupanti di pesticidi nelle foglie di carota, il contenuto medio  è circa 25 volte superiore a quello delle radici

Le carote sono tra gli ortaggi più amati e consumati, apprezzate per il loro gusto dolce e per le numerose proprietà benefiche. Negli ultimi anni, il loro consumo è aumentato anche grazie ai social media, con trend come il #rawcarrotsalad che promuovono il consumo di carote crude. E oggi sono molti i siti che spingono a utilizzare anche i ciuffi (ossia le foglie) per le virtù nutrizionali che portano con se. Tuttavia, una recente indagine del CVUA Stuttgart solleva interrogativi sulla sicurezza alimentare di questo ortaggio, in particolare per quanto riguarda la presenza di pesticidi.

Una differenza sostanziale tra radici e foglie

L’analisi ha riguardato 14 campioni di carote provenienti da coltivazioni convenzionali in Germania e ha verificato la presenza di oltre 750 pesticidi e contaminanti sia nelle radici che nelle foglie. I risultati hanno evidenziato una netta differenza tra le due parti della pianta: se nelle radici i livelli di pesticidi sono generalmente bassi, le foglie presentano residui significativamente più elevati.

Prodotto Residui medi (mg/kg) Sostanze per campione Superamento dei limiti
Carote (radici) 0,08 5,9 1 su 14
Foglie di carota 2,03 13,6 9 su 14
Carote biologiche 0,009 0,53 0 su 19
Foglie di carota bio 0,076 1 0 su 1

Dai dati emerge che il contenuto medio di pesticidi nelle foglie è circa 25 volte superiore a quello delle radici. Questo fenomeno è dovuto alla grande superficie fogliare, che facilita l’accumulo di residui chimici.

Quali pesticidi sono stati trovati?

L’indagine ha rilevato la presenza di numerosi fungicidi ed erbicidi, tra cui Pendimethalin, Azoxystrobin, Boscalid e Difenoconazolo, frequentemente usati per proteggere le colture da funghi e parassiti. Aclonifen, un erbicida riscontrato in quattro campioni, ha superato i limiti di sicurezza stabiliti per la rucola, parametro di confronto adottato per le foglie di carota, che attualmente non hanno limiti ufficiali.

In un solo campione di carota, il contenuto di Dimethomorph, un fungicida la cui autorizzazione è stata revocata in Germania nel novembre 2024, ha superato il limite di sicurezza, sebbene rientrasse nella tolleranza analitica.

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Carote bio: una scelta più sicura?

I dati mostrano che le carote biologiche contengono livelli di residui molto più bassi rispetto a quelle coltivate in modo convenzionale. Se nelle carote bio i pesticidi rilevati sono quasi nulli (0,009 mg/kg), le foglie di carote biologiche, pur contenendo qualche residuo, risultano nettamente meno contaminate rispetto a quelle da coltivazioni convenzionali.

Foglie di carota: meglio evitarle o scegliere il bio?

Negli ultimi anni, le foglie di carota sono diventate un ingrediente sempre più popolare per preparazioni come pesto, frullati e insalate. Tuttavia, i risultati dell’analisi suggeriscono di evitare il consumo di foglie provenienti da coltivazioni convenzionali, data la loro elevata contaminazione da pesticidi.

Per chi non vuole rinunciare a questo ingrediente, le alternative più sicure sono scegliere carote biologiche o coltivarle autonomamente. Le foglie delle carote biologiche analizzate, sebbene non del tutto prive di residui, presentano concentrazioni notevolmente inferiori rispetto a quelle convenzionali.

Nuove normative in arrivo?

Attualmente, non esistono limiti di residui specifici per le foglie di carota. Tuttavia, dal 2025, le normative europee applicheranno i limiti di sicurezza fissati per la rucola anche alle foglie di ravanelli. Questo potrebbe essere un primo passo per regolamentare anche altri tipi di foglie edibili, come quelle di carota.

Nel frattempo, il CVUA Stuttgart continuerà il monitoraggio sui livelli di pesticidi nelle carote e nei loro derivati anche nel 2025, con l’obiettivo di garantire una maggiore sicurezza per i consumatori.