
L’Echa inserisce cinque nuove sostanze nella lista di quelle estremamente preoccupanti per le persone e per l’ambiente. Tra queste ci sono l’ottametiltrisilossano e la perfluamina, utilizzate anche in cosmetici e prodotti per la pulizia
L’Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) aggiorna la lista delle sostanze estremamente preoccupanti (Svhc), che possono nuocere alle persone o all’ambiente, aggiungendone cinque. Due di queste nuove sostanze sono altamente persistenti e bioaccumulabili: si tratta di ottametiltrisilossano e perfluamina, utilizzate nella produzione di prodotti per il lavaggio e la pulizia, nella fabbricazione di apparecchiature elettriche, elettroniche e ottiche. In particolare l’ottametiltrisilossano è impiegato come ingrediente in cosmetici e prodotti per la cura personale.
Altre due sostanze possiedono proprietà persistenti, bioaccumulabili e tossiche e sono l’O,O,O-trifenil fosforotioato, utilizzato in lubrificanti e grassi, e il trifeniltiolfosfato e derivati fenilici terziari butilati, la cui massa di reazione non è registrata nel regolamento Reach, ma è stata identificata come Svhc per prevenire sostituzioni indesiderate.
L’ultima sostanza aggiunta alla lista è l’acido 6-[(C10-C13)-alchil-(ramificato, insaturo)-2,5-diossopirrolidin-1-il]esanoico, considerato tossico per la riproduzione ed è impiegato in lubrificanti, grassi e fluidi per la lavorazione dei metalli.
Infine, l’Echa aggiorna i rischi legati al tris(4-nonilfenil, ramificato e lineare) fosfito, sostanza utilizzata in polimeri, adesivi, sigillanti e rivestimenti, inserendo proprietà di interferenza endocrina che influiscono sull’ambiente sia per le sue proprietà intrinseche sia quando contiene ≥ 0,1% p/p di 4-nonilfenolo, ramificato e lineare (4-NP).
La lista delle sostanze candidate come estremamente preoccupanti ora contiene 247 voci, alcune delle quali riguardano gruppi di sostanze chimiche, quindi il numero totale di sostanze interessate è ancora più elevato. L’Echa ricorda che le aziende sono responsabili della gestione dei rischi associati a queste sostanze e devono fornire ai clienti e ai consumatori informazioni sul loro uso sicuro.
Cosa comporta essere nella lista dei candidati?
Queste sostanze potrebbero essere inserite in futuro nell’elenco delle autorizzazioni. Se una sostanza è presente in questo elenco, le aziende non possono utilizzarla a meno che non richiedano un’autorizzazione e la Commissione Europea ne approvi l’uso continuato.
Secondo il regolamento Reach, le aziende hanno obblighi legali quando una loro sostanza è inclusa nell’elenco, sia che si trovi in forma pura, in miscele o in articoli.
- Obblighi per i fornitori: se una sostanza dell’elenco è contenuta in una concentrazione superiore allo 0,1%, bisogna fornire a clienti e consumatori informazioni su come utilizzarla in sicurezza. I consumatori hanno il diritto di chiedere ai fornitori se i prodotti acquistati contengono sostanze estremamente preoccupanti (Svhc).
- Obblighi per importatori e produttori: devono notificare all’Echa la presenza di una sostanza dell’elenco entro sei mesi dalla sua inclusione. Le aziende devono inoltre notificare se gli articoli da loro prodotti contengono sostanze estremamente preoccupanti in concentrazioni superiori allo 0,1% per poterle smaltire in modo corretto.
- Regolamento EU Ecolabel: i prodotti contenenti sostanze Svhc non possono ottenere il marchio Ecolabel, che certifica l’eco-compatibilità del prodotto.