Che mirtilli ci vendono? Le frodi alimentari documentate da Interpol ed Europol

In Germania il 76% tra mirtilli surgelati, in conserva o essiccati era di varietà diverse e meno pregiate. Ma anche Francia, Svezia e Belgio hanno denunciato irregolarità. I risultati delle analisi dell’operazione Opson XIII di Europol e Interpol

Non bastavano quelle su pesce, olio, prosciutti e formaggi. Le truffe scoperte dall’operazione OPSON XIII, condotta tra dicembre 2023 e maggio 2024 sotto il coordinamento di Europol e INTERPOL, ha fatto emergere gravi casi di frode alimentare legati anche ai prodotti a base di mirtilli in tutta Europa. L’indagine ha rivelato che molti di questi alimenti, dichiarati come contenenti mirtilli selvatici (Vaccinium myrtillus), erano invece adulterati con specie più economiche. Una frode che ricorda molto quella comumente realizzate sulle spezie triturate presenti nei barattoli di tutta Europa e ampiamente documentata dal Salvagente.

Germania: una frode sistematica sui mirtilli

In Germania, le analisi si sono concentrate su conserve, prodotti surgelati ed essiccati con la dicitura “mirtilli selvatici”. Su 70 campioni analizzati in otto Länder, il 76% non rispettava le indicazioni in etichetta. In particolare, molti prodotti utilizzavano Vaccinium angustifolium, una specie più economica, al posto del pregiato Vaccinium myrtillus. Questo tipo di sostituzione è difficile da rilevare nelle conserve, dove le bacche appaiono simili dopo la lavorazione. Solo un campione su sette esaminati presso il CVUA di Stoccarda conteneva la specie dichiarata, evidenziando una diffusa pratica ingannevole.

MIRTILLI FRODE
Specie di mirtillo V. corymbosum (mirtillo coltivato, a sinistra) e V. angustifolium (mirtillo, al centro) dalla sezione Cyanococcus, nonché V. myrtillus (mirtillo selvatico, a destra, il più pregiato) dalla sezione Myrtillus, ciascuno intero , dimezzato e il nucleo corrispondente (fonte Le H, Bischoff C, CVUAS).

Alcuni prodotti indicavano l’origine canadese delle bacche utilizzate, ma questo dettaglio non giustifica l’utilizzo di una specie diversa da quella dichiarata in etichetta. Secondo gli esperti, anche in Canada è possibile raccogliere Vaccinium myrtillus nei boschi, rendendo ancora più ingiustificabile la sostituzione.

Metodo di analisi innovativo

Per identificare con precisione le specie vegetali, i laboratori tedeschi hanno utilizzato la spettrometria di massa MALDI-TOF, una tecnica innovativa che confronta i campioni con una banca dati di riferimento. Questo metodo, già utilizzato con successo per l’identificazione di specie animali, si è dimostrato efficace anche per distinguere le varietà di mirtilli, garantendo risultati rapidi e accurati.

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Le frodi in Europa: un problema diffuso

Anche in altri Paesi europei sono stati segnalati casi di frode sui mirtilli. Ad esempio, le autorità svedesi hanno riscontrato problemi di etichettatura, mentre in Francia e Belgio sono stati identificati prodotti importati contenenti specie non conformi a quanto dichiarato. Questi episodi riflettono una tendenza comune: l’uso di specie più economiche per ridurre i costi di produzione, a discapito della qualità e della trasparenza.

Impatto sui consumatori

La sostituzione dei mirtilli selvatici con altre specie non solo inganna i consumatori, ma compromette anche il valore nutrizionale e organolettico dei prodotti. I mirtilli selvatici sono rinomati per il loro contenuto di antiossidanti e il caratteristico sapore intenso, caratteristiche difficili da replicare con altre varietà.

Più controlli

I risultati dell’operazione OPSON XIII sottolineano l’urgenza di rafforzare i controlli e garantire una maggiore trasparenza nell’etichettatura. Europol e le autorità nazionali continueranno a monitorare il mercato, con l’obiettivo di proteggere i consumatori da pratiche fraudolente e migliorare la fiducia nei prodotti alimentari.