“Ho disdetto il contratto con Tiscali a gennaio e sto ancora aspettando il rimborso che mi spetta”

telefonia tiscali PLACET

Un lettore scrive al Salvagente per raccontare la sua disavventura con Tiscali. Tempi biblici per riavere i soldi che gli spettano a chiusura di contratto. Il parere dell’esperta

 

Caro Salvagente,

Volevo condividere il comportamento che ritengo scorretto dell’operatore Tiscali a fronte della disdetta del servizio di Fibra ottica nel mio appartamento. In sintesi: ho disdetto il contratto a gennaio di quest’anno e restituito rapidamente il modem come dal oro istruzioni. Mi hanno comunque emesso una fattura per il bimestre aprile/maggio che comunque ho pagato con addebito diretto in conto corrente (non ho revocato subito il Rid per eventuali saldi a chiusura).
Successivamente, il 2 Giugno hanno emesso una fattura a saldo (nota di credito) che prevede il rimborso anche della fattura del bimestre sopracitato. Aldilà della lentezza esasperante nel processare la pratica (voluta?), quello che fa arrabbiare è che, ad oggi, fine agosto, non ho ancora ricevuto il rimborso di quanto emesso a giugno. Ho provato a contattare il supporto telefonico ( altra piccola odissea tra tempi attesa e selezioni varie..) , e mi è stato detto velocemente che ci vorranno probabilmente altri 6 mesi dalla data di decorrenza dell’emissione di questa nota di credito.
Mi chiedo: è lecito tale comportamento? Certo è che se volevo aderire all’offerta che mi hanno fatto per altro canale per la linea mobile, ora ne prendo sicuramente le distanze. Grazie per un vostro parere.

Antonio Chiarelli

 

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Abbiamo girato la domanda a Valentina Masciari, responsabile Utenze di Konsumer Italia. L’esperta risponde:

Purtroppo siamo alle solite: quando si tratta di rimborsare, i fornitori se la prendono comoda. Comunque, Tiscali un po’ per tutto l’iter di chiusura del contratto, ha avuto dei tempi più dilatati rispetto  alla normalità dei casi; infatti, considerando che il sig. Antonio ha inviato disdetta a gennaio, si hanno 30 giorni di tempo per chiudere il contratto, quindi a febbraio si è perfezionato il tutto. E fin qui, siamo nella regola. Però, da febbraio si è arrivati poi a giugno per completare la chiusura lato amministrativo, quindi addebito costi di chiusura e conguaglio finale. È pur vero, che in genere i fornitori arrivano anche a 90 giorni per effettuare i rimborsi ma la tempistica non è assolutamente accettabile.
Tiscali non si discosta da questa prassi anzi, in diversi casi si sono registrati addirittura tempi maggiori: se venissero calcolati gli interessi a favore del cliente, come vengono calcolati in caso di ritardato pagamento delle fatture, suppongo che il lasso di tempo per accreditare i rimborsi, si ridurrebbe per tutti.
Ad ogni modo, in questa fase il sig. Antonio, può sollecitare formalmente, quindi per iscritto, il rimborso in questione ma, purtroppo, è un’utopia credere che la nota di credito emessa il 2 giugno, possa essere incassata il 26 sempre di giugno, come indicato sul documento che ha ricevuto.