Carne coltivata, da azienda francese prima richiesta alla Ue per foie gras

CARNE COLTIVATA FOIE GRAS

La start-up Gourmey ha annunciato di aver presentato alle autorità europee una richiesta di autorizzazione per produrre foie gras da cellule staminali. Una notizia che dovrebbe trovare favorevoli gli ambientalisti che da anni chiedono la messa al bando il prodotto a base di fegato di oca. Ora Efsa avrà 18 mesi per decidere

La start-up francese Gourmey ha annunciato di aver presentato alle autorità di regolamentazione dell’Ue una richiesta di autorizzazione per il suo foie gras coltivato. Si tratta della prima richiesta per produrre carne coltivata nell’Unione europea.

Ricordiamo che in Italia, in virtù della legge Lollobrigida-Schillaci, è vietata la produzione e la vendita, e quindi di fatto anche la ricerca, sulla carne coltivata, ovvero ottenuta da cellule staminali dell’animale e non create sinteticamente in laboratorio. Un divieto che nonostante il pesante appoggio di Coldirettinon sembra aver convinto gli italiani.

La Gourmey ha annunciato di aver presentato domanda di vendita anche a Singapore, negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Svizzera.

Ora però la richiesta di autorizzazione deve passare per il vaglio dell’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, che avrà a disposizione 18 mesi per esprimersi.

Un aspetto etico e sociale della carne coltivata è quello di ridurre gli allevamenti e quindi la macellazione degli animali. Il foie gras poi con la tecnica cruenta dell’alimentazione forzata è uno dei cibi di origine animale più contestati da sempre.

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All’inizio delle Olimpiadi di Parigi Animal Equality ha consegnato al comitato organizzatore oltre 60.000 firme a sostegno della campagna che chiede di rimuovere il foie gras dai menù dell’evento. Il fois gras coltivato potrebbe rappresentare una risposta alle rivendicazioni del movimento animalista.