L’Authoriy sanziona sei società di autonoleggio (Avis, Hertz, Centauro, Green Motion, Noleggiare e Drivalia) perché imponevano una fee ingiustificata al cliente per la gestione delle multe e gli omessi pagamenti di parcheggio o pedaggio. Il Tribunale di Trento accoglie l’azione di Movimento Consumatori contro le clausole di Autovia
L’Antitrust ha sanzionato per oltre 18 milioni di euro complessivi 6 imprese di autonoleggio – Avis, Hertz, Centauro, Green Motion, Noleggiare e Drivalia – per clausole vessatorie nei contratti in quanto imponevano “una fee (addebito) ingiustificata al cliente per la gestione delle multe e gli omessi pagamenti di parcheggio o pedaggio“.
“Bene, anche se il tema non è del tutto nuovo visto che l’Antitrust si era già interessata delle maggiorazioni imposte dalle società di autonoleggio quando devono pagare una multa da addebitare a un cliente” commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori. “Basta con le pratiche che impongono oneri impropri. Il cliente deve pagare per il noleggio dell’auto e non per altro. Non si possono aggiungere balzelli vari per arrotondare il conto” conclude Dona.
Nel frattempo ieri il Tribunale di Trento, dopo un’analoga decisione del Tribunale di Bolzano del febbraio scorso, ha accolto le domande formulate da Movimento Consumatori, accertando la vessatorietà di diverse clausole nei contratti della società di autonoleggio Autovia e, in particolare, delle penali imposte al consumatore in caso di sanzioni notificate alla società per l’infrazione del codice della strada per il mancato pagamento di pedaggi e, in caso di sinistri, per danni o per furto.
Il tribunale ha dichiarato la vessatorietà delle penali perché di importo eccessivo (60 euro per le sanzioni amministrative, 30 euro per il mancato pagamento dei pedaggi, applicate fino a marzo 2024; in caso di sinistri per danni o furto le penali applicate ammontavano ad un massimo di 427 euro fino a marzo 2024, poi successivamente ridotte, secondo il tribunale in misura insufficiente).
Il tribunale ha anche condannato Autovia a informare i consumatori della illegittimità delle clausole e del diritto di ottenere la restituzione di quanto versato. La società dovrà dare avviso dell’ordinanza sui principali quotidiani, sul proprio sito internet e con comunicazione individuale a ciascun consumatore che abbia subito l’applicazione delle penali a partire dal 2014. Si tratta di importi particolarmente significativi, considerato che dai bilanci della società per gli anni 2017-2020 risultano ricavi, per le sole penalità per le multe, compresi tra 626.000 e 911.800 euro all’anno. Il tribunale ha inoltre inibito l’attuale procedura di prenotazione online della società e ne ha ordinato l’immediata correzione e integrazione in quanto ora in maniera ingannevole è omessa ogni informazione sulle penali dovute dal consumatore e sulle limitazioni delle franchigie.
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“Si tratta – dichiara Paolo Fiorio, coordinatore del Servizio legale del Movimento consumatori – di un provvedimento di straordinaria importanza per un reale cambiamento dei contratti del settore dell’autonoleggio, purtroppo contraddistinto da una diffusa tendenza all’applicazione di penali vessatorie che incidono sui costi accessori che il consumatore spesso non considera con attenzione al momento della scelta dell’operatore. Auspichiamo che Autovia provveda spontaneamente alla restituzione delle penali indebitamente incassate dal 2014 ad oggi. In caso contrario, MC avvierà un’azione di classe per ottenere la restituzione di quanto illegittimamente corrisposto dai consumatori”.