Praticità d’uso, effetto effervescenza e convenienza economica: sette gasatori domestici alla prova di 60 Millions de consommateurs
L’acqua del rubinetto è più salutare di quella nelle bottiglie di plastica che arriva a contenere in media quasi 240.000 particelle di plastica per litro. Lo ha attestato, ancora una volta, uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences che ha ottenuto una stima 100 volte superiore alle precedenti. A preoccupare ancora di più è il fatto che il 90% di questi frammenti è costituito da nanoparticelle che possono penetrare facilmente nel sistema circolatorio. Ma cosa succede se si sceglie di bere l’acqua del rubinetto resa frizzante con l’aiuto dei gasatori domestici? Lo ha verificato 60 Millions de consommateurs che ha realizzato un test comparativo su 7 tipi di gasatori domestici.
I risultati del test
Come funzionano questi apparecchi che dissolvono anidride carbonica alimentare nell’acqua per renderla frizzante? La CO2 contenuta in una cartuccia viene iniettata sotto pressione nella bottiglia ermeticamente fissata alla macchina attraverso un pulsante da premere, che avvia l’ingresso del gas. Tutte le cartucce coinvolte nel test hanno un’autonomia, dichiarata dal produttore, di 60 litri d’acqua. Tuttavia soltanto i due modelli di Sodastream si avvicinano a questo traguardo, mentre alcuni, come MySoda e Philips, si fermano rispettivamente a 46 e 40 litri. Per quanto riguarda le dimensioni, il modello Terra di Sodastream si aggiudica il primato con una superficie occupata di 254 cm2 e un volume molto inferiore rispetto ai suoi concorrenti. Le più ingombranti sono la Sodastream Duo e la Aarke, con più di 410 cm necessari per sistemarle.
Queste macchine si distinguono anche per il modo in cui la cartuccia di gas è fissata. I due modelli di Sodastream hanno un sistema a clip, chiamato Quick Connect, che facilita la sostituzione e il fissaggio della cartuccia poiché non è necessario capovolgere la macchina. Tutti gli altri prodotti analizzati utilizzano cartucce a vite che sono meno pratiche da maneggiare, ma hanno il vantaggio di avere una filettatura standard che permette di acquistare una cartuccia compatibile, quindi diversa da quella del produttore. A non essere compatibili, però, sono le bottiglie che, quando vanno sostituite, devono essere necessariamente della marca corrispondente alla macchina.
Attenzione alla data di scadenza
Tutti i modelli analizzati, ad eccezione della Sodastream Duo che è fornita anche di una bottiglia in vetro, vengono venduti con una bottiglia in plastica Pet ed hanno quindi un’indicazione sulla data di scadenza, considerando che il materiale si degrada nel tempo e potrebbe rompersi durante la gassificazione. Sodastream, Philips, AArke e Brita, informano sull’utilizzo massimo di due anni dopo la prima gassificazione, mentre le altre marche indicano date di scadenza più lunghe. Sodastream offre persino esemplari con una data di scadenza più breve, venduti a un prezzo leggermente più basso (12 euro invece di 16). Oltre a verificare attentamente la data di scadenza della bottiglia, bisogna ricordarsi che queste bottiglie in Pet non possono essere lavate in lavastoviglie.
L’acqua andrebbe consumata entro due giorni, come raccomanda Brita nelle istruzioni. L’Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, ambientale e del lavoro (Anses) consiglia di preferire “contenitori come il vetro o l’acciaio inossidabile, più resistenti del plastica al cloro e all’eventuale acidità dell’acqua”. Solo Sodastream, con il suo modello Duo, fornisce due bottiglie di cui una in vetro, riutilizzabile e facilmente riciclabile, che però non è compatibile con gli altri modelli della stessa marca.
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La facilità del fissaggio della bottiglia alla macchina varia a seconda dei marchi. Nei modelli Sodastream non è necessaria alcuna rotazione, ma bastano alcune spinte. Nei modelli MySoda e Carrefour, la bottiglia si fissa girandola di un quarto di giro nel sistema di bloccaggio e inclinandola verso l’interno. Infine, nei modelli Brita, Philips e Aarke, la bottiglia deve essere avvitata in una testa di fissaggio poco visibile e poco pratico.
Effetto frizzante
E veniamo all’effetto “acqua frizzante”. Prendendo come riferimento l’acqua Perrier, il test ha stilato una classifica seguendo le raccomandazioni dei produttori sul volume di gas da iniettare nell’acqua. I risultati ottenuti con le macchine Aarke, Sodastream Terra e Philips sono stati i più convincenti, con una maggiore effervescenza e una buona quantità e persistenza di bollicine in bocca, mentre i risultati di Carrefour e Brita sono stati più deludenti. Il modello Duo di Sodastream si comporta meno bene del modello Terra. Se si acquista uno di questi ultimi modelli bisogna regolare il livello di gassificazione secondo il proprio gusto per trovare l’equilibrio giusto, e controllare anche più frequentemente il livello della cartuccia di gas.
Quali convengono di più
La convenienza economica di questi dispositivi, rispetto alla spesa per l’acqua minerale, è un dato di fatto: i costi per litro variano da 0,22 euro (Sodastream Terra) a 0,32 euro (GoZero di Philips), e sono due o tre volte meno cari del prezzo medio, riscontrato presso Carrefour, Auchan, Cora e Leclerc, di un litro di Perrier (0,70 euro) o di Badoit (0,65). Bisogna considerare anche il costo di una nuova cartuccia, che si aggira sui 31 euro. Tuttavia, quando finisce il gas, è sufficiente restituirla al rivenditore che la sostituisce con una piena al costo di 13 euro. C’è poi il costo della macchina che può essere ammortizzato abbastanza rapidamente se si è grandi appassionati di acqua gassata. Ad esempio, il costo dell’apparecchio di Carrefour (il meno costoso) viene ammortizzato dopo la produzione di 115 litri d’acqua rispetto all’acquisto di bottiglie di Perrier. Per ammortizzare la Woody di MySoda ci vogliono 161 litri d’acqua, 172 litri per la Sodastream Terra e per la SodaOne di Brita, 205 litri per la GoZero di Philips e 222 litri per la Sodastream Duo. Il dispositivo meno conveniente è il Carbonator 3 di Aarke (che viene venduto senza cartuccia di gas), per cui è necessario produrre 559 litri di acqua gasata per coprire la spesa.