In attesa della completa liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica fissata al 1° luglio 2024, i consumatori possono ancora beneficiare delle tariffe del mercato tutelato, anche rientrando dal mercato libero. Ma i tempi sono lunghi e a volte gli operatori ci mettono del proprio per creare ostacoli.
In attesa della completa liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica fissata al 1° luglio 2024, i consumatori possono ancora beneficiare delle tariffe del mercato tutelato, anche rientrando dal mercato libero. Una scelta che, oltretutto, permetterebbe ai rientranti di usufruire del Servizio a Tutele Graduali previsto per 33 mesi a partire da luglio.
I tempi sono lunghi
Ma attenzione ai tempi. Con un comunicato, Adiconsum informa i consumatori che il rientro al mercato tutelato dell’energia elettrica per chi è attualmente nel mercato libero prevede una lavorazione della pratica che non permette il rientro immediato. Il consiglio di Adiconsum è quindi quello, nel caso si voglia usufruire del Servizio a Tutele Graduali dal 1° luglio prossimo, di affrettarsi a presentare la richiesta di rientro al Servizio Elettrico nazionale, utilizzando l’apposito Modulo a disposizione.
“In mancanza di una Campagna informativa richiesta più volte da Adiconsum, invitiamo i consumatori a rivolgersi agli sportelli di Adiconsum sparsi su tutto il territorio nazionale per ricevere informazioni e assistenza in questa delicata fase di passaggio alla completa liberalizzazione dell’energia elettrica per far sì che possano scegliere in maniera consapevole” aggiunge l’associazione dei consumatori.
Consumerismo: esposto all’Antitrust su tempi lunghi
Sui tempi lunghi è intervenuta anche Consumerismo No profit, secondo cui “gli operatori ostacolano o rallentano tale passaggio”. Per questo l’associazione ha annunciato una istanza all’Antitrust per la possibile fattispecie di pratica commerciale scorretta.
Gli ostacoli per impedire il rientro
Consumerismo No Profit ha realizzato una apposita indagine contattando i principali operatori dell’energia in Italia, scoprendo che non tutte le società fornitrici facilitano il ritorno al regime tutelato. “I risponditori automatici dei call center telefonici non offrono tra le varie opzioni preimpostate quella relativa al rientro nella maggior tutela. Quando si riesce a parlare con un consulente, si viene trasferiti da un ufficio all’altro, o rimandati al sito di Arera, con enormi perdite di tempo che disincentivano gli utenti”. Altre società richiedono l’invio di una corposa documentazione via mail. Un operatore ha negato al telefono l’esistenza della possibilità di rientro al mercato tutelato. In ogni caso, i tempi per finalizzare l’operazione vanno da 3 settimane due mesi.
“Per tali motivi abbiamo deciso di rivolgerci all’Antitrust, affinché apra una apposita istruttoria verificando se le società energetiche del mercato libero ostacolino o rallentino il diritto dei consumatori di rientrare nel regime tutelato”, afferma il presidente Luigi Gabriele.
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