“Wizz air mi ha lasciato a terra a meno di 24 ore dalla partenza (senza neppure avvertirmi)”

wizz air

Il caso di una lettrice e di una sua conoscente. La prima ha scoperto al momento di fare il check in che il suo volo era annullato; l’amica è stata avvertita da Wizz air ma a 24 ore dalla partenza senza che le offrissero alcuna soluzione. Che fare in questi casi ce lo spiega Carmelo Calì

 

Pronti per il viaggio? Dopo aver fatto i biglietti in largo anticipo, arriva il momento di preparare le valigie e fare il check in… A questo punto andate sul sito della compagnia per il tanto sospirato biglietto di viaggio e scoprite, quasi casualmente, che il volo risulta cancellato. Dopo il primo momento di sconforto e incredulità cercate un altro volo e finite, ovviamente per pagarlo il triplo.

È esattamente quanto accaduto a una nostra lettrice, anzi a due persone che in comune hanno solo la compagnia, la Wizz Air.

“Caro Salvagente, con una conoscente avevamo prenotato due voli diretti per Torino, andata e ritorno. Io ho prenotato per giorno 1 febbraio, lei aveva prenotato per il 14 febbraio. In entrambi i casi dovevamo rimanere una settimana. E in entrambi i casi, i voli sono stati cancellati meno di 24 ore prima del viaggio. Nel mio caso, io me ne sono accorta per pura fortuna, dato che su Booking mi compariva tutto in perfetto ordine: avevo notato che non era arrivata l’email per il check-in e sono andata direttamente nel sito della compagnia Wizzair , dove però il volo risultava cancellato. Non sto qua a dire quante peripezie per contattare il servizio clienti di Booking e trovare altri voli che alla fine mi sono venuti a costare il triplo”.

Un caso isolato? Erika Orsini, la nostra lettrice, aggiunge un altro tassello a questa vicenda: quanto accaduto alla sua amica.

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“Alla mia conoscente invece il giorno prima della partenza prevista è stato detto esplicitamente che il volo di andata per Torino era stato cancellato, solo che essendo sabato il servizio clienti non era disponibile, lasciandola all’ultimo secondo senza sapere che fare. Ha dovuto fare mille giri per poi alla fine dover prendere anche lei altri biglietti costati il triplo”.

È normale lasciare a piedi le persone  nemmeno 24 ore prima di una partenza? si chiede la lettrice.

Vediamo cosa ne pensa un esperto della materia come Carmelo Calì, responsabile settore trasporti della Confconsumatori.

“La domanda posta dalla lettrice comprende diverse problematiche purtroppo ancora ricorrenti. La questione riguarda il rapporto, da un lato tra passeggero e agenzia online che ha venduto il biglietto, in questo caso Booking.com, e dall’altro il rapporto tra passeggero e compagnia aerea, in questo caso WizzAir.

Problema antico per il quale ogni volta assistiamo, sistematicamente, al walzer dello scarica barile tra questi due soggetti.

È bene chiarire che l’agenzia di viaggi online, quale intermediario, vende al passeggero un biglietto ma il rapporto contrattuale si instaura tra quest’ultimo e la compagnia aerea. Di fronte ad un disservizio, nel nostro caso la cancellazione del volo, il passeggero ha dei diritti, innanzitutto informativi.

Schizofrenia informativa

E da questo punto di vista oltre che di omessa informazione possiamo parlare anche di “schizofrenia informativa” perché, da un lato Booking dava il volo come regolarmente programmato in partenza, dall’altro sul sito di Wizzair risultava cancellato. Solo la solerzia della lettrice ha evitato, oltre che il danno, la beffa di recarsi inutilmente in aeroporto.

Siamo purtroppo alle solite, il passeggero piuttosto che essere adeguatamente informato per tempo, viene abbandonato a se stesso, dovendosi sobbarcare l’onere di andare a cercare informazioni, vere e proprie peripezie come le definisce la lettrice, oltre che evidenti costi di inutili telefonate.

Ma vi sono altri importanti obblighi che non possono essere ignorati.

Gli obblighi della compagnia

In primo luogo tutti quelli successivi alla cancellazione e necessari a garantire la tutela dei diritti del passeggero, e dall’altro la loro concreta attuazione.

Passiamo all’esame di questi ultimi essendo in ogni caso evidente che tutte le informazioni dovute non sono state fornite.

Alla passeggera spettava innanzitutto la riprotezione su altro volo o il rimborso del prezzo del biglietto pagato. Tale possibilità di scelta non è stata mai prospettata e quindi vi è una violazione del Regolamento Comunitario n. 261/2004 sanzionabile da ENAC.

Fermo restando che, è opportuno ricordarlo, qualora tale opportunità fosse stata prospettata a scegliere tra riprotezione e rimborso del prezzo del biglietto sarebbe stata sempre la passeggera. La quale purtroppo non ha potuto scegliere e quindi le spetta il rimborso del prezzo del biglietto non utilizzato.

Alla passeggera spetta poi, in seguito alla cancellazione del volo, la compensazione pecuniaria nella misura di euro 250,00, sempre in virtù del sopra richiamato regolamento.

Oltre la beffa… il danno

Infine l’inadempimento della compagnia ha causato alla lettrice un danno patrimoniale non certamente irrisorio. Infatti è stata costretta ad acquistare altri biglietti con altra compagnia aerea pagando il triplo.

Non sappiamo se la passeggera ha subito altri danni patrimoniali, quali ad esempio un arrivo a destinazione in ritardo e quindi servizio di hotel e/o pensione pagato e non usufruito.

In ogni caso tutte queste spese “extra” (acquisto nuovi biglietti ed eventualmente altro) le devono essere rimborsate in virtù dell’art. 12 del Regolamento Comunitario n. 261/2004 avente ad oggetto il cosiddetto “risarcimento supplementare”, con il solo l’obbligo di documentare le spese sostenute.

Analoghe considerazioni possono farsi per l’amica della lettrice alla quale spettano gli stessi diritti. Consiglio quindi ad entrambe di inviare reclamo alla compagnia aerea Wizzair richiamando i sopra elencati diritti e formulando le relative richieste.