Le pastiglie detergenti per bagno e cucina? Saranno anche eco ma puliscono come la sola acqua

PASTICCHE DETERGENTI

Un test svizzero ha misurato il potere detergente delle pastiglie detergenti per bagno e cucina. E ha trovato che non hanno nulla a che fare, purtroppo, con l’efficacia dei detergenti tradizionali. E l’uso di bicarbonato, limone e aceto? Il nostro studio mostra molte differenze

 

Metti la compressa o la polvere in un flacone spray, riempilo d’acqua, spruzza la superficie sporca e pulisci: ecco come funzionano le pastiglie detergenti per cucina e bagno. Non molto diffuse ancora in Italia ma vendutissime all’estero e oramai presenti nei negozi naturali e nei discounto come Aldi. I produttori di questi detergenti promettono una “pulizia potente” senza impatto ambientale. Tuttavia, il test di K-Tipp e “Kassenrutsch” dimostra che si può tranquillamente eliminarli e utilizzare l’acqua del rubinetto per la pulizia. “Questo è più ecologico e ha lo stesso effetto pulente”, spiegano i nostri colleghi svizzeri.

Esperti di laboratorio hanno testato le prestazioni di pulizia di cinque compresse e polveri ecologiche per la pulizia della cucina e del bagno. Sono disponibili singolarmente o in set con flacone spray. Per fare un confronto sono stati testati anche il miglior detergente per la cucina e il miglior detergente per il bagno dei test K-Tipp. Il laboratorio ha inoltre esaminato il potere pulente dell’acqua pura del rubinetto.

I detergenti eco per il bagno

Risultato: tutte le pastiglie detergenti per il bagno e la polvere hanno funzionato male. “Se vuoi rimuovere lo sporco ostinato e le macchie di calcare – concludono gli analisti di K-Tipp – non puoi evitare un buon detergente convenzionale. Il detergente per il bagno Tandil del marchio Aldi ha rimosso 2,2 grammi di calcare dalle lastre di marmo. Il miglior detergente in compresse in questo senso viene da Kleanddrop, ma ha sciolto solo 0,16 grammi di calcare: meno di un decimo del detergente Aldi”.

Per lo meno, spiegano i colleghi svizzeri, quando si trattava di rimuovere il calcare dai piatti, le compresse erano meglio dell’acqua. In media i detergenti hanno rimosso 0,11 grammi di calcare, mentre l’acqua pura del rubinetto ne ha rimossi solo 0,022.

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E quelli per la cucina

Discorso diverso per i detergenti per la cucina. Tutti i detergenti in compresse sono riusciti a rimuovere le macchie di sugo essiccato. Ma questo era possibile anche con l’acqua del rubinetto. L’acqua e gli eco-detergenti non hanno invece alcuna possibilità contro una miscela di grasso e polvere. Anche dopo averlo pulito centinaia di volte, lo sporco era ancora lì. Per fare un confronto: il tradizionale detergente per cucina “Powercleaner” di Denner ha rimosso lo sporco con soli nove movimenti di strofinatura.

K-Tipp ha ovviamente anche chiesto spiegazioni alle aziende. Everdrop – m,archio venduto dalla Coop svizzera – ha risposto che il loro detergente per il bagno è destinato alla contaminazione leggera: “Abbiamo un altro prodotto nella nostra gamma per la contaminazione pesante”. Blaue Helden – venduto da Migros – ha replicato che i propri test danno risultati di pulizia migliori.

Suggerimenti per pulire ecologicamente

Se vuoi pulire in modo rispettoso dell’ambiente, dovresti utilizzare il minor numero possibile di prodotti per la pulizia, indipendentemente dal fatto che sulla confezione sia indicato “ecologico” o meno. Anche i detergenti ecologici talvolta contengono sostanze dannose per l’ambiente, come ad esempio la fragranza al limonene. La tossicologa ambientale Marion Junghans dell’Ökotoxzentrum consiglia pertanto di utilizzare con parsimonia i prodotti per la pulizia. Il suo consiglio: “Mettete un po’ di prodotto detergente direttamente sul panno invece di spruzzare la superficie del bagno o della cucina”. Ciò consente di risparmiare molti prodotti per la pulizia

E bicarbonato, aceto e limone?

Secondo le più recenti rilevazioni oltre alla crescita di quanti si affidano a detergenti naturali nella pulizia della casa, sale anche la quota di quanti si dichiarano soddisfatti dei risultati. Entusiasti soprattutto quanti usano il bicarbonato di sodio e l’aceto, seguiti a distanza da chi sceglie l’impiego del limone.
A spingere questo esercito di amanti del fai-da-te, ovviamente, la tendenza a risparmiare l’ambiente da sostanze inquinanti e di mantenere sotto controllo le spese familiari. Ma quanto funzionano questi “saponi verdi”? E come si comportano quando non si tratta solamente di togliere qualche macchia o qualche traccia di unto ma si devono confrontare con l’igienizzazione?
È quello che abbiamo chiesto al Gruppo Maurizi e ai suoi laboratori specializzati in sicurezza alimentare, e con loro abbiamo deciso di realizzare uno studio per valutare l’efficacia battericida e fungicida sulle superfici che facesse chiarezza su questi temi partendo da analisi oggettive.
Abbiamo preso in considerazione proprio i tre prodotti più utilizzati dagli amanti del genere: aceto, bicarbonato e limone e, a titolo di confronto, abbiamo misurato l’efficacia anche di un comune disinfettante industriale.
Non contenti, abbiamo anche messo alla prova una miscela di aceto e bicarbonato, indicata in alcune ricette eco-friendly come un valido detergente e igienizzante.
I risultati, li potete leggere QUI e indicano anche delle differenze che possono essere utili da conoscere.