Un nostro lettore ci chiede perchè sul tonno in scatola l’indicazione della zona Fao di pesca spesso viene riportata sulle lattine ma non sull’eterno delle confezioni. Ecco cosa prevede la legge sull’etichettatura
Buongiorno, sono un vostro abbonato e ho una domanda da porvi: è normale che nelle confezioni di tonno in scatola l’indicazione della zona Fao sia scritta soltanto sulla lattina e non sul cartone che l’avvolge, rendendone così impossibile la visualizzazione prima dell’acquisto?
L’ho notato su praticamente tutte le confezioni di tonno in scatola del supermercato…
Claudio Carli
Caro Claudio una premessa: nelle conserve le indicazioni obbligatorie per il pesce fresco, ovvero, l’origine, il metodo di pesca – allevato o pescato – e la denominazione delle specie, non sono obbligatorie. Tuttavia la stragrande maggioranza dei produttori fornisce indicazioni sulla zona Fao e sulla specie e questo è sicuramente da apprezzare. Con eccellenti eccezioni come ad esempio il caso del tonno Consorcio.
Cogliamo tuttavia con lei la contraddizione di chi sceglie di indicare la zona Fao (attenzione non indica l’origine del pesce ma dove è stato pescato, cosa non da poco per un animale che può percorrere anche 150 miglia al giorno) ma poi la “nasconde” all'”interno” della confezione, stampandola solo sulla lattina, non visibile dall’esterno. Le diremo di più, abbiamo trovato anche chi indica la zona Fao sulle confezioni a fianco al numero di lotto e la scadenza ma in modo così illegibile che è come non riportarla.
Sul prossimo numero che sarà in edicola il 29 settembre abbiamo analizzato 16 marchi di tonno in scatola e la trasparenza in etichetta, oltre alle analisi chimiche, sarà uno dei criteri in base ai quali abbiamo dato i giudizi
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