Stop clorpirifos: a Conegliano domani se ne parla col Salvagente

clorpirifos

A Conegliano, in provincia di Treviso, domani sera l’incontro pubblico con la cittadinanza preoccupata della deroga al clorpirifos, il pesticida in grado di danneggiare lo sviluppo neurologico dei bambini e vietato in Europa.

 

È un fronte sempre più ampio quello che ha reagito indignato alla richiesta della Regione Veneto e di quella del Friuli Venezia Giulia di continuare a utilizzare il clorpirifos, il pesticida vietato dal 2020 in Europa soprattutto (ma non solo) perché in grado di danneggiare lo sviluppo neurologico dei bambini, riducendo il loro quoziente intellettivo.

A denunciare per primi i pericoli di una tale operazione, voluta dal governatore del Veneto Luca Zaia e da quello del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fredriga per combattere la recrudescenza della flavescenza dorata, una patologia della vite sono stati proprio i residenti di quella regione, logicamente spaventati da quella che è una scelta che li fa ripiombare nell’incubo clorpirifos. E i cittadini hanno lanciato una petizione Stop clorpirifos che si può firmare qui.

Per firmare la petizione, clicca qui.

Le stesse comunità hanno organizzato per domani 13 giugno alla Sala Dina Orsi di Conegliano (Treviso) un dibattito alle 20,45 che vedrà anche il direttore del Salvagente Riccardo Quintili, discutere assieme a Fabio Brescacin, presidente di Ecor Naturasì, Maurizio Polo, fondatore del laboratorio di analisi Pololab (che aveva raccontato al Salvagente come avesse proposto alla Regione Veneto un prodotto interamente biologico alternativo al clorpirifos ricevendo un secco no) e Andrea Zanoni, consigliere regionale veneto del Pd, che aveva presentato pochi mesi fa un’interrogazione su questa scelta.

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Anche il Consorzio del Prosecco Doc contrario

Di pochi giorni fa anche le dichiarazioni del Consorzio Prosecco Doc che ha mostrato di non gradire la scelta e l’annunciato sì del ministero della Salute. “Nell’apprendere la possibilità che il ministero della Sanità ammetta in deroga l’utilizzo, ancorché con limitazioni, del Clorpirifos-metile – spiega una nota – il Consorzio di tutela della Doc Prosecco – nell’impossibilità di vietare al proprio sistema produttivo l’impiego di tale sostanza – auspica venga preferita l’adozione dei principi attivi il cui impiego è ordinariamente ammesso per la lotta alla cicalina S.titanus, seguendo le eventuali raccomandazioni sull’impiego di categorie di prodotti ritenuti più efficaci”. Ciò al fine di “non vanificare gli sforzi sin qui compiuti in termini di sostenibilità”.

Isde e Aiab: “Minacciate la salute dei bambini”

Altrettanto preoccupati i medici per l’ambiente di Isde FVG e gli operatori del biologico Aiab FVG che chiedono che la Regione Friuli guidata da Massimiliano Fredriga ritiri la richiesta di deroga all’uso del clorpirifos e, invece, strutturi e finanzi un efficace sistema di monitoraggio e gestione della patologia a livello territoriale e, allo stesso tempo, investa nella formazione degli operatori.

Le due realtà ricordano come Clorpirifos (chlorpyrifos) e clorpirifos-metile siano insetticidi organofosforici con effetto neurotossico a largo spettro d’azione utilizzati da lungo tempo (come gas nervini furono impiegati già durante la seconda guerra mondiale) con una pericolosità sullo sviluppo neurologico e per danni metabolici sull’uomo che è oramai un dato acquisito da molti anni.
E ricordano che il clorpifiros, così come il mancozeb e il glifosato, è tra i fitosanitari con attività certa di interferente endocrino.

Chiude la nota: “Noi, Medici e Sanitari di ISDE, siamo fortemente preoccupati per la superficialità con cui vengono utilizzate sostanze che minacciano la salute dei nostri bambini, nella totale indifferenza dei dati pubblicati dalla società scientifica internazionale. Abbiamo sempre ribadito che negli alimenti e nell’acqua potabile sostanze con attività di interferente endocrino semplicemente non dovrebbero esserci.