Come suggerisce il suo nome, la centella asiatica è una pianta tipica di alcune zone dell’Asia (e delle aree tropicali in modo particolare). Se ne vantano effetti importanti per la circolazione corporea e per rassodare la pelle
Il suo nome scientifico Centella asiatica o Hydrocotyle asiatica, ma a livello popolare è nota soprattutto come centella asiatica: si tratta di una pianta della famiglia delle Apiaceae o Umbrelliferae (la stessa di cui fanno parte anche i finocchi) originaria, come si può intuire dal nome, di alcune zone (tropicali) dell’Asia.
Tipica delle aree che si affacciano sull’Oceano Indiano, la pianta è caratterizzata da un fusto strisciante che si sviluppa a livello del terreno da cui partono foglie picciolate e reniformi con fiori disposti a forma di ombrelle. Il frutto bicarpellare della pianta è un diachenio che matura subito dopo la fioritura.
Molto interessante è l’etimologia del nome di questa pianta: pare che si chiami “centella” in quanto il vegetale sorseggia di continuo (centellinando, per l’appunto) l’acqua delle paludi dove si trova a vivere. C’è inoltre un’altra curiosità rispetto ad uno dei modi in cui viene chiamata: le popolazioni locali dell’India a volte vi fanno riferimento come “pianta della tigre”, in quanto questi animali selvatici spesso si rotolano fra le sue foglie per trovare sollievo dopo essersi feriti.
L’origine del nome dato alla pianta, in ogni caso, sembra essere piuttosto controversa. Per alcuni deriverebbe infatti dal latino “centrum”, in riferimento all’aspetto delle foglie, che sono quasi circolari.
La storia della pianta nella tradizione popolare
Come molti prodotti naturali “scoperti” in Asia, anche la centella è legata a miti a leggende, oltre ad essere uno dei ingredienti più apprezzati della medicina tradizionale cinese e dell’Ayurveda (la scienza indiana che studia il benessere fisico degli individui).
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I suoi primi utilizzi sono davvero antichissimi: in alcuni vecchi testi appartenenti alla tradizione indiana si diceva che la pianta avesse delle particolari proprietà legale alla memoria. In Cina, in aggiunta, sono sempre state particolarmente apprezzate le sue qualità cicatrizzanti su piaghe, ferite, emorroidi e ulcere di varia natura.
Anche conosciuta con il nome di idrocotile, soldinella, o ancora ginseng italiano, la pianta viene coltivata principalmente in Paesi come l’India, lo Sri Lanka e il Madagascar. I luoghi dove di solito attecchisce sono particolarmente umidi ed acquitrinosi come le paludi, ma è anche possibile trovarla nelle vicinanze di fiumi o corsi d’acqua veri e propri.
Le primissime citazioni del vegetale nel codice farmaceutico ufficiale risalgono al lontano 1913. Pare che la centella ottenne un grande successo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando diventò uno degli ingredienti principali di una miscela dal nome Fo-Ti-Teng, che secondo alcuni poteva allungare la vita. La leggenda voleva infatti che un uomo che ne fece uso, un erborista di origine cinese, riuscì a vivere fino a ben 256 anni. Proprio alla luce dell’aura di fascino che l’ha circondata a partire dalla nascita di questo incredibile mito l’erba è diventata “di moda”, trasformandosi in breve tempo in uno dei più apprezzati prodotti da erboristeria.
Cosa contiene la pianta: tutti i principi attivi più importanti
I vegetali più apprezzati nella fitoterapia di solito presentano quello che, utilizzando un termine tecnico, viene chiamato fitocomplesso, ovvero un insieme di importanti sostanze e principi attivi utili per l’organismo umano.
Anche la centella è ricca di proprietà, proprio da questo punto di vista: al suo interno si trovano infatti tra le altre cose le saponine triterpeniche, svariati oli essenziali, i tannini, i flavonoidi, gli alcaloidi, le resine e molte sostanze amare. Presi nel complesso, questi elementi contribuiscono in maniera sostanziale a migliorare il tono dei vasi sanguigni e del tessuto connettivo: conseguenza diretta di ciò sono le importanti proprietà cicatrizzanti della pianta, ma non solo.
I benefici e gli utilizzi del vegetale per l’organismo degli esseri umani
Alla luce di quanto anticipato, risulta evidente come l’applicazione di questo prodotto possa aiutare le donne in modo particolare a combattere i fastidiosi inestetismi della cellulite e l’insufficienza venosa. I benefici legati al suo utilizzo sono evidenti e sono strettamente correlati con la circolazione sanguigna e un generale miglioramento del trofismo (cioè il livello di nutrizione) connettivale e vascolare.
A rendere particolarmente efficace l’utilizzo di questa pianta è la sua capacità di aiutare l’organismo a sintetizzare il collagene quando i tessuti sono in fase di cicatrizzazione e/o di guarigione. La centella, in questo contesto, presenta dunque evidenti qualità antinfiammatorie e antiossidanti.
Utilizzando la pianta, è di conseguenza possibile prevenire la formazione di cicatrici ipertrofiche e cheloidi (delle lesioni lisce, legate alla proliferazione esagerata di tessuto fibroblastico). Il prodotto assicura dunque un più efficiente funzionamento dei tessuti cicatriziali anche all’interno dell’organismo umano, compresi quelli del tessuto connettivo.
Le proprietà sopracitate si sono rivelate inoltre molto utili anche per quanto riguarda la cura delle ulcere gastriche e di quelle del duodeno. In aggiunta, si sono dimostrate preziose anche per rendere più rapido il processo di guarigione di altre condizioni del corpo quali le piaghe, l’eczema, le scottature, la psoriasi e gli eczemi.
Risulta quindi evidente il motivo per cui nel mondo della cosmesi occidentale il prodotto è presente in molte creme e preparati specifici antismagliature e antirughe, formulate in modo preciso per rassodare la pelle rendendola più liscia e tonica al contempo. Dall’altro capo del mondo, per esempio in Cina ma anche in altri Paesi asiatici, la centella è inoltre un apprezzato strumento per contrastare gli stati d’ansia e per le sue proprietà tranquillanti e sedative a livello del sistema nervoso centrale. La medicina ayurvedica, inoltre, ne ha sempre fatto un ampio utilizzo allo scopo di far crescere i capelli in modo più veloce ed efficace.
Risulta in ogni caso fondamentale ricordare come non sia semplice determinare dopo quanto tempo si presenteranno gli effetti concreti legati all’utilizzo della pianta: i risultati, infatti, si possono evidenziare nei soggetti a seconda di un’ampia serie di variabili piuttosto difficili da controllare. Le tempistiche relative alla risoluzione delle problematiche saranno inoltre strettamente collegate alle stesse condizioni di partenza, al proprio metabolismo e alla qualità dei prodotti che si andranno ad utilizzare. Impossibile, da questo punto di vista, fare delle previsioni precise e valide per ogni singolo individuo.
Gli effetti immediati sulla qualità della pelle, in linea molto generale, si possono comunque apprezzare di norma anche in tempi piuttosto rapidi. Il discorso è invece diverso se si parla dei benefici a livello dell’insufficienza venosa o della cellulite, problematiche che si possono risolvere o perlomeno ridurre nel corso di un tempo più lungo (a volte potrebbero essere persino necessari dei mesi). La pazienza, come sempre, sarà un elemento essenziale nel processo di guarigione.
Gli effetti della pianta: ecco come funziona sull’organismo
Esistono a nostra disposizione una serie di prodotti che vantano un effetto flebotonico, ovvero sono capaci di migliorare la tonicità della parete venosa, favorendo così lo scorrimento del sangue e il suo ritorno dagli organi verso il cuore. Anche la centella presenta questo tipo di capacità, poiché rende più elastiche e rinforzate le pareti dei vasi sanguigni.
Andando a curare determinate situazioni problematiche, essa migliora la circolazione periferica, diventando così un prezioso alleato per una serie di condizioni come le vene varicose (che hanno soprattutto, ma non solo, risvolti estetici) e l’edema sottocutaneo. L’uso di centella è dunque utile per ridurre in modo sostanziale il gonfiore degli arti inferiori (diminuendo in questo modo la pesantezza di gambe e alle caviglie da esso derivanti), i crampi notturni, le emorroidi ma anche la microangiopatia causata dal diabete.
Come inoltre già anticipato in precedenza, i suoi numerosi principi attivi stimolano i fibroblasti, molto utili per sintetizzare la proteina collagene, fondamentale per la solidità del derma, dei tessuti connettivi ma anche degli stessi vasi sanguigni. Chi è alla ricerca di una pelle perfetta, insomma, potrebbe sicuramente prendere in considerazione il consumo di questo prodotto naturale: ecco dunque le modalità in cui può essere assunto.
Le modalità in cui è possibile assumere la pianta
Non si tratta di una pianta commestibile, contrariamente a molti altri prodotti naturali su cui si basa la fitoterapia. La centella viene di norma assunta all’interno di un infuso caldo, come estratto secco oppure come tintura madre.
Per preparare in casa un infuso di questa pianta basterà diluirne 0,5 grammi di estratto in acqua calda (ma non bollente) bevendone un massimo di quattro tazze al dì. Non è da escludere la possibilità che il soggetto interessato a curare alcune delle condizioni sopracitate utilizzi questo prodotto naturale anche a livello esterno, effettuando lavaggi o impacchi.
Diverso è il discorso invece riguardo alla centella nel formato tintura madre. In questo caso il preparato si ottiene dalla macerazione della pianta fresca spezzettata all’interno di una soluzione idroalcolica. Questo particolare preparato potrà essere assunto con un dosaggio di massimo 30 gocce al giorno (da una a tre volte al dì).
Molto diffuse sul mercato attuale sono anche le creme a base dell’estratto di questa pianta, tendenzialmente con una concentrazione all’1%. Questi prodotti da spalmare esternamente possono essere applicati per esempio nel contorno occhi ma anche sulle emorroidi, per lenire il forte dolore percepito nella zona anale.
Esiste inoltre l’opzione rappresentata dagli integratori, che includono sia la tintura madre sia prodotti in capsule e compresse. L’unica condizione necessaria è che questo tipo di prodotti presentino un quantitativo di triterpenici di almeno il 6%.
La pianta come rimedio naturale contro la cellulite
La stragrande maggioranza delle donne, ad un certo punto della loro vita, possono doversi trovare obbligate ad affrontare la tanto temuta cellulite, anche chiamata buccia d’arancia. Si tratta di un inestetismo estremamente comune, anche fra le persone che praticano costantemente attività fisica e seguono una dieta sana e bilanciata. Il difetto fisico è certamente innocuo ma può allo stesso modo causare in alcuni soggetti un disagio psicologico da non sottovalutare.
Vale a questo punto la pena sottolineare che contro la cellulite non esiste, almeno per il momento, nessuna reale bacchetta magica. La comunità scientifica è ancora oggi al lavoro per cercare di sviluppare delle soluzioni ad hoc, con la consapevolezza però che alcuni prodotti (anche quelli naturali) possono sicuramente contribuire a limitarne gli effetti.
La centella asiatica, proprio da questo punto di vista, è un ottimo strumento che Madre Natura offre a tutte le pazienti che vogliono provare a liberarsi di quelle fastidiose irregolarità a livello di glutei e cosce. Poiché la cellulite dipende da una circolazione sanguigna e linfatica rallentata (che conduce ad un accumulo di liquidi nelle zone extracellulari) risulta piuttosto evidente come un prodotto che riattiva correttamente il flusso del sangue possa risultare molto importante.
Evidentemente, sarà comunque cruciale associare all’utilizzo di farmaci, integratori e creme anche uno stile di vita adeguato, con un’attività sportiva regolare e con un consumo di sale per quanto possibile ridotto al minimo.
Esistono controindicazioni?
Generalmente si tratta di un rimedio sicuro, che non dà ai pazienti che ne fanno uso particolari effetti collaterali di rilievo. Non è in ogni caso consigliabile utilizzare prodotti a base di questa pianta per via interna se si è in dolce attesa, se si è impegnate con l’allattamento di un bebè o se si hanno meno di dodici anni.
Possono in ogni caso emergere dei problemi nel caso in cui gli integratori di centella venissero utilizzati in associazione ad altri farmaci, come è per esempio il caso delle benzodiazepine, o di altre sostanze sedative.
La centella, inoltre, presenta delle caratteristiche che la rendono poco adatta per un utilizzo combinato con farmaci ipoglicemizzanti, quelli che permettono di controllare la glicemia (sono prodotti che in generale vengono assunti dalle persone affette da diabete).
Come sempre in questi casi è comunque consigliabile affidarsi al proprio medico di fiducia (o a un esperto erborista) che sarà in grado di consigliare l’utilizzo del prodotto nei modi e soprattutto nei dosaggi più consoni ad ogni singolo caso.