Astragalo: la pianta alleata della nostra salute. Ecco perché

ASTRAGALO

Una delle piante più diffuse nella medicina tradizionale è l’astragalo: ecco quali sono i suoi utilizzi e le proprietà benefiche (e qualche effetto indesiderato)

L’astragalo è una pianta poco conosciuta in Italia ma davvero molto comune in Cina e in molti territori dell’Oriente per le sue importanti proprietà benefiche e i suoi svariati utilizzi nell’ambito della fitoterapia, ovvero quell’interessante branca della farmacoterapia che utilizza le piante per trattare disturbi e malattie di varia natura.

Quali sono i suoi reali benefici per l’organismo? Quanto di vero c’è nelle credenze popolari? Come si può utilizzare, concretamente? Per rispondere a queste e ad altre domande è necessario analizzare prima di tutto le sue componenti e le sue caratteristiche intrinseche e oggettive.

Che cos’è l’astragalo

La denominazione della pianta più precisa a livello botanico è Astragalus membranaceus e Astragalus mongholicus: si tratta di un vegetale appartenente alla famiglia delle Fabaceae.

La sua storia risale a molto tempo fa: fin dall’alba dei tempi questa pianta è stata utilizzata dagli antichi per curare l’organismo, soprattutto in Cina dove è diventato un elemento essenziale della medicina tradizionale locale. Secondo alcuni esperti questa pianta potrebbe avere diversi benefici, in modo particolare per quanto riguarda la mente: stando ai suoi sostenitori sarebbe infatti in grado di stimolare il Qi ma anche la forza vitale dell’organismo in generale. Quanto detto fino a questo punto è riportato nel Shennong Bencao Jing, un’antica enciclopedia medica redatta intorno all’anno 120 a.C.

A livello tassonomico, per il resto, la pianta è presente in natura in oltre 3.000 varietà. Da un punto di vista delle sue caratteristiche botaniche, in aggiunta, è un vegetale perenne di cui vengono raccolte le radici (ricche di preziosi principi attivi) che di norma maturano pienamente nel corso della stagione primaverile.

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Alla vista, per il resto, la pianta appare ricca di fiori gialli che formano grappoli e con un fusto che di norma raggiunge un’altezza compresa fra i 60 e 150 centimetri.

Le proprietà dell’astragalo

Per i suoi sostenitori, questa pianta ha un forte potere adattogeno: ciò significa che, in linea teorica, dovrebbe essere utile per aiutarci nella gestione dello stress, tanto a livello fisico quanto a livello mentale.

Sono essenzialmente tre gli elementi che rendono il consumo di questa pianta così utile per l’organismo: si tratta delle saponine triterpeniche, dei flavonoidi e dei polisaccaridi. Le saponine sono note per le loro proprietà antinfiammatorie, diuretiche e tonificanti. I flavonoidi, presenti in moltissimi prodotti di origine vegetale, sono fondamentali per la lotta contro i radicali liberi e l’invecchiamento. I polisaccaridi, infine, giocano un ruolo fondamentale nella costruzione delle strutture organiche, oltre ad essere una delle principali fonti di energia per l’uomo.

I principi attivi più importanti si trovano all’interno delle radici della pianta, ma possono essere presenti in tracce o in quantità minori anche in altre parti, come per esempio nelle sue gemme e nei suoi fiori. Oltre a quelli già citati in precedenza, è inoltre importante ricordare anche la presenza di:

  • Fitoestrogeni (lignani): sono molto utili per contrastare alcuni degli effetti più fastidiosi della menopausa, come la secchezza vaginale o le vampate di calore
  • Steroli vegetali: sono preziosi per prevenire il rischio di sviluppare problemi cardiovascolari come l’arteriosclerosi, l’ictus o l’infarto
  • Amminoacidi: sono l’unità strutturale delle proteine
  • Lectine: sono un particolare tipo di proteine presenti nei vegetali capaci di proteggere l’organismo da virus e batteri
  • Acido linoleico e fosfolipidi: sono elementi che potrebbero aiutare a ridurre i depositi di grasso, migliorando al contempo le difese immunitarie
  • Sali minerali: sono il potassio, il ferro e lo zinco fra gli altri, componenti importanti per l’organismo particolarmente per il processo di consolidamento delle ossa

Gli usi più comuni

L’astragalo contiene come visto in precedenza una serie di componenti in grado di avere benefici sull’organismo. Le sue proprietà immunostimolanti e antinfiammatorie a proposito lo rendono perfetto per curare patologie tipiche della stagione fredda, come ad esempio le sindromi influenzali e il raffreddore.

A questo proposito c’è un particolare tipo di soggetti che potrebbe giovare dal suo utilizzo in modo specifico: si tratta delle persone con le difese immunitarie tendenzialmente più deboli rispetto ad altre che spesso soffrono di raffreddori o naso chiuso (è il caso dei lavoratori a contatto con il pubblico) oppure degli anziani e degli immunodepressi.

Si vedano qui di seguito gli utilizzi più diffusi della pianta.

  • L’utilizzo anti-invecchiamento: questo prodotto naturale aiuta a mantenere l’integrità dei telomeri, ovvero quelle minuscole parti del DNA umano addette alla protezione dell’estremità dei cromosomi, che con il passare del tempo tendono a deteriorarsi, fondendosi con altri cromosomi vicini: è evidente che se il rallentamento del degrado del DNA è più accentuato il soggetto invecchierà più lentamente.
  • L’utilizzo anti stress: riguardo a questa proprietà già è stato fatto un rapido cenno in precedenza. Il consumo di astragalo portererebbe in qualche modo a percepire livelli inferiori di stanchezza e di affaticamento fisico e psicologico, grazie alle sue proprietà in grado di stimolare il metabolismo, la crescita e lo sviluppo delle cellulare. L’impatto dello stress potrebbe dunque essere meglio tollerato dopo il suo consumo.
  • L’utilizzo benefico per il fegato: la componente delle saponine gioca un ruolo molto importante in questo senso da un punto di vista antisettico e come protezione contro pericolose sostanze tossiche o chimiche.
  • L’utilizzo per il cuore: l’astragalo può inoltre vantare una capacità cardiotonica, ciò significa che può essere capace di ridurre la pressione arteriosa rivelandosi un alleato molto prezioso contro l’ipertensione o l’angina pectoris (che comporta una mancanza temporanea di ossigeno al tessuto cardiaco). Secondo la medicina cinese, l’utilizzo della pianta è importante in generale per la funzione globale del cuore.

Come si usa la pianta

Fino a questo punto si sono visti tutti i benefici legati all’utilizzo di questo prodotto naturale, ma in che modo è possibile utilizzarlo più nello specifico? La parte fondamentale, come già anticipato, è la sua radice, carica di principi attivi: questo elemento è ad oggi disponibile in diversi formati, facilmente reperibili sul mercato.

In erboristeria possono per esempio essere acquistate le radici della pianta, da utilizzare tramite un infuso da consumare all’occorrenza, meglio ancora se accompagnato da un goccio di miele che potrà andare a contrastare il suo gusto blando senza per questo intaccare le sue caratteristiche.

Chi invece preferisce altri formati può per esempio affidarsi ai diversi integratori disponibili sul mercato, in formato capsule e acquistabili in tutte le farmacie, nelle erboristerie e in tutti i negozi più forniti di prodotti naturali.

La fitoterapia ne fa un ampio uso, inoltre, nel suo formato in estratto secco, come tintura madre o come decotto, sfruttandolo come stimolante o tonico. Quando si punta a stimolare la sua particolare azione anti-stress in molti tendono ad assumerlo insieme ad altri prodotti come la liquirizia o ancora il ginseng, con cui condivide questo tipo di proprietà. Si veda qui di seguito una semplice preparazione.

Come preparare un infuso a base di astragalo

Chi è alla ricerca di un prodotto stimolante facilmente preparabile in casa senza il bisogno di macchinari o dell’aiuto di un esperto potrà consumare questo tipo di infuso per un paio di volte al giorno, predisponendolo in pochi minuti.

La preparazione è davvero molto semplice e prevede l’utilizzo di soli quattro ingredienti: l’astragalo, la liquirizia, il ginseng e l’acqua. Qui sotto sono indicate le quantità adeguate da utilizzare per questa ricetta:

  • Circa 60 g di radice di ginseng
  • Circa 20 g di radice di astragalo
  • Circa 20 g di radice di liquirizia

Per preparare l’infuso basterà versare in un pentolino un litro di acqua da portare a ebollizione a fiamma viva. Una volta raggiunto il bollore sarà possibile inserire tutte le radici già precedentemente lavate e asciugate, lasciando il tutto a bollire in infusione per una decina di minuti. Dopo aver spento il fuoco sarà importante filtrare il contenuto liquido della pentola in una tazza o un bicchiere, consumando la bevanda calda o ancora tiepida.

In caso di influenza, tosse, febbre o raffreddore si potrebbero inoltre diluire in acqua circa 2-4 millilitri di gocce di tintura madre assumendo il preparato lontano dai pasti.

In quali formati è disponibile

L’astragalo è reperibile con una certa facilità in molti punti vendita e in svariati formati. Si pensi ad esempio agli integratori, acquistabili in polvere o in pillole, senza ovviamente contare gli estratti solidi e, inoltre, la tintura madre non standardizzata.

Per quanto riguarda le erboristerie cinesi (dove il prodotto è particolarmente apprezzato) si può solitamente trovare sotto forma di radice essiccata tagliata a fettine sottili. Non è raro in questo caso che oltre ai già citati decotti e alle tisane esso possa essere inserito come ingrediente di gustosi brodi o zuppe di verdure.

Può essere importante ricordare, in ogni caso, che non tutti i prodotti disponibili sul mercato vantano le stesse caratteristiche. Bisognerebbe porre particolare attenzione alla qualità della radice acquistata (o dei suoi vari formati), focalizzandosi sulla sua concentrazione dei preziosi principi attivi per cui è nota. A proposito, è importante sottolineare che il prodotto reperibile nella sua variante biologica tenderà purtroppo ad avere una concentrazione di molecole attive di gran lunga inferiore alla sua versione standard (senza contare che avrà un prezzo nettamente più elevato).

Come scegliere il prodotto giusto

Le opzioni, come si è visto, sono piuttosto numerose. In che modo, dunque, è possibile orientarsi selezionando il prodotto più adatto alle proprie necessità?

In generale, l’opzione fai-da-te, quella che corrisponde all’assunzione dell’astragalo tramite preparati come gli infusi, potrebbe non essere la migliore: non sapremo mai, infatti, la quantità precisa di principi attivi assunti dopo il processo di infusione in acqua.

Molto diverso, al contrario, è il discorso legato agli integratori in pillole, facilmente reperibili. Attenzione però: bisogna sempre consultare un medico prima dell’assunzione, non affidarsi al fai-da-te e non considerare mai come alternativi alle medicine qualora ci sia un bisogno medico specifico.

Esistono controindicazioni?

Per questi motivi si raccomanda un consumo attento di integratori a base di questa pianta, in quanto potrebbero effettivamente avere degli effetti negativi. Lo scenario più probabile è quello in cui i principi attivi presenti al loro interno possano avere interazioni imprevise con altri farmaci antivirali o immunostimolanti, proprio alla luce delle loro caratteristiche.

Come sempre, è sconsigliato assumere un prodotto simile senza prima aver consultato il proprio medico, che sarà in grado inoltre di fornire tutte le indicazioni del caso anche rispetto alle quantità quotidiane di prodotto da consumare.

Generalmente, le dosi raccomandate sono le seguenti, a seconda dei formati:

  • Estratto secco: dai 250 ai 500 mg per quattro volte al dì,
  • Radice secca per decotto: da 1 a 30 gr al dì
  • Tintura madre: da 20 a 50 gocce per due volte al dì

Non si segnalano, in linea generale, particolari effetti collaterali legati all’assunzione di questa pianta medicinale, a tal punto che il suo consumo può essere tranquillamente consigliato anche ai bambini al di sotto dei 12 anni. Ad ogni modo, vale la pena citare uno studio condotto da Gabriella Mazzanti, Mario Dell’Agli e Angelo Izzo pubblicato nel libro “Farmacognosia e Fitoterapia – basi farmacologiche e aspetti applicativi” all’interno del quale si fa riferimento a un possibile aumento della glicemia e della pressione sanguigna. Trattandosi di un immunostimolante naturale risulta evidente come possa non essere adatto per chi di per sé soffre di ipertensione. Questo discorso, tuttavia, varrebbe più che altro per gli individui già predisposti a sviluppare questo tipo di condizione con maggior frequenza, non per tutti i soggetti in modo indiscriminato.