Quali sono le caratteristiche del tessuto tartan

TARTAN

Originario della Scozia, e caratteristico del kilt, il tartan è un generico tessuto di lana a quadri che prende anche il nome di tessuto scozzese.

In senso più generale, per tartan si intende il disegno a quadri dei tessuti di lana tipico delle Highlands scozzesi; nel tempo, però, il termine ha cominciato ad essere utilizzato per indicare qualsiasi tessuto di lana a quadri. La parola “tartan” deriva dal francese tiritaine, che significa letteralmente ruvido e lanoso. Originariamente, il tessuto nasce allo scopo di contrassegnare le casate in base alla combinazione di colori utilizzata, ma negli anni è diventato un tessuto di tendenza. Trova impiego nella creazione di abbigliamento autunnale e invernale, maschile e femminile. Proprio in tartan è realizzato il kilt, il tipico gonnellino usato nelle uniformi ufficiali scozzesi.

Storia

Nonostante si ritenga che il tessuto nasca nella zona delle Highlands, alcuni studiosi confermano di aver trovato frammenti di un materiale simile risalenti al VII secolo a.C. nelle miniere austriache di Hallstatt; trame geometriche simili sono state rinvenute anche in alcuni sepolcri delle mummie di Tarim, risalenti al 2000 a.C. in Cina. Da sempre, il tartan è stato utilizzato in Scozia come simbolo di appartenenza culturale. La società scozzese era infatti basata sui clan, nuclei familiari allargati che esibivano come abito tradizionale il plaid. Nel tempo, si è trasformato in kilt, il gonnellino scozzese per eccellenza. Si è diffuso in Europa grazie soprattutto al lavoro del brand inglese Burberry, fondato nel 1856. Il tessuto è stato poi lanciato a livello internazionale come fodera interna dei trench-coat, probabilmente uno dei capi più iconici di questo brand.

Caratteristiche

Si tratta di un tessuto tinto in filo. Esistono almeno 75 fantasie tradizionali, con il disegno caratterizzato da una quadrettatura a colori che si intervalla in ordito e in trama fino a creare una fantasia simmetrica. La sua caratteristica è proprio il disegno a riquadri spezzato da righe di vario colore, con l’armatura diagonale che si esplica attraverso un modulo decorativo definito “quadro”. Inizialmente il disegno veniva riprodotto soltanto su filati di lana cardati, in seguito anche pettinati; attualmente, è possibile trovare la stessa trama anche su filati di seta, cotone e fibre artificiali.

Alla vista si presenta come caldo, opaco e spento, mentre al tatto è ruvido, granuloso e pesante. I suoi vantaggi sono sicuramente il fatto che sia caldo, avvolgente e confortevole da indossare. Presenta però lo svantaggio di essere difficile da cucire, dato che si tratta di un tessuto a fantasia e per questo più complesso. Il tessuto classico di lana cardata è leggermente elastico e ha buone proprietà isolanti, ma ha la tendenza a perdere peluria e a infeltrirsi. Il peso è abbastanza variabile: va dai 250-500 g/mq nella confezione maschile ai 500-700 nell’arredamento. Originariamente, si utilizzavano soltanto colori come rosso, azzurro, blu, verde bottiglia, nero e bianco; negli anni, tuttavia, gli stilisti hanno interpretato il tartan in modi molti diversi, non ultima Vivienne Westwood. Della stilista, sul finire degli anni ‘90, sono divenute proprio celebri le combinazioni di colori scelte.

Usi

Il tessuto è particolarmente apprezzato per la creazione di capi di abbigliamento maschile, dalle giacche ai pantaloni, passando per le camicie. Può essere facilmente impiegato anche nel settore della cravatteria, dei fazzoletti e delle sciarpe. Ma trova felice impiego anche nell’arredamento, potendo essere utilizzato in elementi di biancheria da letto, biancheria da cucina e in tappezzeria, per i tendaggi e le decorazioni. Molto apprezzato è anche per rivestimenti di divani, pouf, poltrone, coperte e plaid.

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