La compagnia di un animale domestico in moltissimi casi ha anche effetti benefici per la nostre salute mentale e fisica. E secondo gli studi questo vale a maggior ragione per i bambini
Gli animali domestici (anche chiamati pet) possono rappresentare un importante strumento per raggiungere il tanto agognato benessere psico-fisico: a confermarlo sono stati diversi recenti studi che hanno analizzato un gruppo di individui ai quali la pet therapy ha regalato risultati e benefici importanti.
Quali sono i benefici di avere animali domestici in casa
Grazie ad un pet in casa è possibile prima di tutto diminuire i livelli di stress quotidiano. Con un animale al proprio fianco si può (grazie ad esempio alle coccole quotidiane e ad altre attività divertenti) stimolare il rilascio di un particolare tipo di endorfina calmante, l’ossitocina, che ha effetti molto positivi sulla nostra salute.
È evidente, poi, che la presenza di un cucciolo fra le quattro mura domestiche contribuisce a farci sentire meno soli anche nei momenti in cui, per un motivo o per un altro, non abbiamo nessuno al nostro fianco.
Scegliere un cane, per esempio, comporta anche dover praticare una serie di attività che ci metteranno per forza di cose più in movimento rispetto a chi, chiuso nella propria solitudine, tende ad avere uno stile di vita piuttosto sedentario. Un animale in casa ci costringe infatti a muoverci molto più spesso nel corso della giornata, sia per giocarci sia per accompagnarlo all’esterno affinché possa espletare le sue funzioni fisiologiche. Si tratta di un elemento da non sottovalutare: abbiamo infatti in questo modo la possibilità di praticare un’attività fisica gratuita e regolare. Proprio grazie a ciò, sarà possibile mantenersi costantemente in forma, abbassando i livelli di pressione sanguigna e di colesterolo nel sangue.
Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente
Avere un animale domestico aiuta anche a socializzare con gli altri: chi ne possiede uno avrà di certo molte storie e aneddoti da condividere con amici e/o eventuali e potenziali partner, riuscendo in questo modo ad ampliare la propria rete di contatti interpersonali. Durante le passeggiate sono inoltre frequenti le occasioni per una rilassante chiacchierata conviviale fra padroni.
Va da sé, inoltre, che un animale che dipenderà da noi e percepirà una connessione importante ci farà sentire naturalmente più amati, contribuendo in modo sostanziale anche ad aumentare i nostri livelli di tranquillità e di autostima.
Chi trae i maggiori benefici
Nonostante sia ovvio che la presenza di un animale possa essere un vero toccasana per qualunque componente di un nucleo familiare, questa scelta si rivela particolarmente utile e adeguata nel caso di bambini, di anziani e di malati cronici o portatori di handicap.
Per quanto riguarda i più piccoli, per esempio, diverse ricerche (come quella pubblicata sul Journal of allergy and clinical immunology) hanno dimostrato che avere un cane, un gatto, o un altro animale domestico contribuisce a migliorare il sistema immunitario dei bambini, oltre a ridurre la possibilità che in futuro sviluppino allergie.
C’è un altro, importantissimo elemento da considerare, ovvero quello relativo alla crescita del bambino. Possedere un pet e doversene prendere cura ogni singolo giorno aumenta il senso di responsabilità e rende persone migliori. A questo proposito, gli animali hanno dimostrato di essere estremamente preziosi per tutti quei minori che hanno presentato problemi di sviluppo o che fossero interessati da deficit dell’attenzione. Secondo alcune recenti ricerche sviluppate dalla comunità scientifica sembra che accarezzare un cane o un gatto e prendersene cura contribuisca anche a calmare i bambini autistici, facilitando le relazioni sociali con gli altri individui.
Questi effetti sui più piccoli che convivono con determinati tipi di condizioni sono legati al fatto che la presenza di un pet in famiglia gli aiuta nella creazione di una routine prevedibile, che si trasforma così nella loro zona di comfort quotidiana.
In riferimento invece a tutti i pazienti che, ad esempio, sono ricoverati presso una Rsa, gli animali da compagnia giocano un ruolo cruciale nell’allontanamento del senso di solitudine e abbandono che spesso le persone più anziane vivono quando si ritrovano costrette a rimanere lontane dagli affetti familiari per motivi di salute. A volte basta davvero poco per far tornare il sorriso ad alcuni pazienti, come un gatto che fa le fusa o la coda scodinzolante di un cagnolino.
Come valutare l’introduzione di un pet in casa
Se si sceglie la compagnia di un animale in casa, qualunque esso sia, può essere importante chiedere consiglio ad uno psicoterapeuta o ad uno psicologo che potrà così consigliare questa opzione a seconda delle necessità del paziente. Per esempio, a fronte di un senso di solitudine accentuato e difficile da risolvere in altro modo, l’acquisto di un animale da compagnia potrebbe essere (il condizionale è d’obbligo) effettivamente utile.
In ogni caso, un esperto avrà eventualmente anche la responsabilità di sconsigliare questo tipo di scelta nel momento in cui il suo assistito non si dovesse dichiarare pronto ad affrontarla. Un animale domestico non soltanto rappresenta un costo importante per un budget familiare (oltre al cibo c’è da considerare il prezzo delle visite presso il veterinario) ma richiede un’attenzione costante e, di conseguenza, il dispendio di energie anche fisiche non indifferenti.
Almeno altri due criteri dovrebbero essere presi in considerazione: il primo è il tempo che avremo a disposizione per occuparci del nostro amico, il secondo è lo spazio nel quale potrà vivere e crescere. Evidentemente, nel caso ci trovassimo a condividere un piccolo appartamento in un palazzo senza giardino, un cane di grossa taglia potrebbe rischiare di soffrire molto, creandoci più problemi che altro.
I consigli per chi non può permettersi un pet
Si è visto come un animale da compagnia possa rivelarsi davvero prezioso per la nostra qualità della vita. Evidentemente, anche alla luce di quanto già anticipato, non tutti possono vantare delle condizioni che permettono di godere di questo privilegio.
Ciò non significa, evidentemente, che il rapporto con gli animali debba essere precluso, anzi. In questo caso un’opzione può essere il rendersi disponibili con amici e parenti nel momento in cui ci fosse il bisogno di stare insieme ai loro animali, per esempio in occasione di lunghi viaggi o di particolari impegni di lavoro.
Esistono inoltre numerose associazioni di volontari sparse in giro per l’Italia che si occupano della cura di animali abbandonati.
Qual è l’animale più adatto?
Dopo aver fatto tutte le valutazioni di cui sopra (costi e opportunità , spazi, tempo a disposizione eccetera) e dopo aver chiarito che l’opzione di un animale domestico è effettivamente realizzabile sarà quindi possibile compiere l’ultimo passo decisivo e porsi la domanda più importante, ovvero “qual è l’animale più adatto alle mie necessità ?”.
In questo delicato processo bisognerebbe, prima di tutto, valutare anche insieme al proprio medico di fiducia l’eventualità dell’insorgenza di particolari allergie. Sono in molti, ad esempio, ad essere allergici al pelo dei felini.
In assenza di particolari problemi di salute si potrà quindi andare a selezionare i pet più classici come cani e gatti o, in alternativa, preferire altri animali meno comuni ma non per questo meno affettuosi. In commercio sono per esempio disponibili anche gli adorabili criceti, animali tipicamente notturni che avranno bisogno di una gabbia metallica solida, con un fondo di trucioli e con tanti piccoli giochini con i quali possano passare il loro tempo; vale in questo caso la pena ricordare la netta differenza che sussiste con i porcellini d’India, animali molto più attivi dei criceti che tendenzialmente preferiscono spazi molto più grandi come i giardini.
Anche con i conigli bisognerebbe avere qualche accortezza: una volta presi dovrebbero essere tenuti sotto controllo costantemente, visto che tendono molto spesso a rosicchiare i cavi elettrici. Inoltre, nel caso ce ne fosse più di uno in casa, sarebbe meglio che fossero dello stesso sesso, o che fossero perlomeno sterilizzati. Meglio, inoltre, se oltre alla loro gabbia avessero la possibilità di muoversi anche in spazi esterni.
Per quanto riguarda cani e gatti chiaramente le razze da selezionare sono numerose e ognuna di esse ha caratteristiche specifiche e un carattere molto preciso: se si è alla ricerca di un animale da compagnia la scelta dovrebbe dunque ricadere su quelle più affettuose, avendo sempre bene a mente i criteri già discussi.
Diverso è il discorso, invece, se si volesse prendere in gestione dei pesciolini o degli uccellini: in questo caso si tratta di animali con competenze “relazionali” ben distinte, che in generale (oltre alla pulizia degli ambienti e al mangime) richiedono tutt’altro tipo di sforzi.