Il fornitore ha comunicato la presenza di Clorpirifos (Chlorpyrifos) all’interno dell’integratore alimentare Crisantello di Arcangea e per tanto è stato richiamato il prodotto. Il clorpirifos metile come anche il clorpirifos è stato vietato dalla Ue dal 31 gennaio 2020 perché considerato dalle autorità comunitarie “Neurotossico per lo sviluppo”(anche se l’Italia lo ha consentito in deroga). Per questo motivo il clorpirifos si è meritato l’appellativo di “pesticida nemico dei bambini” perché secondo molti studi può alterare alcune regioni del cervello, specie nei più piccoli, e può danneggiare la formazione del feto.
Nello specifico, al centro del richiamo c’è il flacone da 60 capsule da 500 mg, lotto 23051 con scadenza 02/2026. Il ministero della Salute avverte: Non utilizzare il prodotto con il lotto segnalato e se possibile renderlo al venditore”
Aggiornamento
L’azienda ci ha comunicato il 29 settembre che a decorrere dal 5 settembre l’integratore è nuovamente in commercio. Come rilevato dalla Ausl della Romagna – Dipartimento di Sanità pubblica – Unità operativa Igiene degli alimenti e della nutrizione Forlì-Cesena, il risultato del prelievo dell’integratore Crisantello effettuato il giorno 8 agosto presso lo stabilimento di Borghi (Fc) è il seguente: Per le sostanze attive ricercate non si sono riscontrati valori superiori al limite di quantificazione. Visto il risultato favorevole, si comunica la revoca dell’allerta dell’integratore che potrà essere nuovamente commercializzato”