La calendula ha sorprendenti proprietà fitoterapiche e cosmetiche, che l’hanno resa in quest’ambito protagonista di molte creme, gel e altre formule
Si tratta di una delle piante officinali probabilmente più utilizzate in cosmetica, grazie alle sue proprietà lenitive e per la sua capacità di favorire la cicatrizzazione e la rigenerazione della pelle. I suoi principali principi attivi sono le mucillagini, gli oli essenziali e gli antiossidanti, tra cui si citano flavonoidi e carotenoidi.
Il nome Calendula deriva dal latino “Calendae”, a sottolineare l’estrema resistenza e adattabilità di questa pianta, che fiorisce anche in condizioni climatiche sfavorevoli.
Usi cosmetici
I fiori essiccati vengono utilizzati principalmente per preparare infusi, macerati idro alcolici e oleoliti. Essendo specialmente emollienti e lenitivi, sono adatti per ammorbidire la pelle e calmare le irritazioni. Grazie alla loro azione antiossidante proteggono la pelle dai danni causati dai radicali liberi, principali responsabili dell’invecchiamento. Tali caratteristiche rendono l’infuso di calendula indicato per pelli sensibili, delicate e irritate, ma anche per pelli secche e screpolate. Rappresenta un ottimo rimedio naturale in caso di prurito causato da punture di insetti, orticaria e psoriasi, oltre che in caso di scottature.
Oleolito di calendula e proprietà eudermiche
L’olio di calendula è ottenuto tramite la macerazione dei fiori in un olio vegetale, dotato di una potente azione eudermica perché in grado di migliorare lo stato della pelle, utile in tutti i casi in cui risulti irritata e screpolata. Ideale anche per pelli sensibili e irritabili del neonato, o per contrastare la formazione delle ragadi. Questa pianta officinale contiene, nel suo fitocomplesso, olio essenziale, acidi grassi, acido salicilico, saponine e carotenoidi, flavonoidi, polisaccaridi e mucillagini. La presenza di queste componenti la rende utile in presenza di dermatosi, eritema solare, arrossamenti da pannolino, reazioni allergiche da agenti chimici o dermatiti da fattori ambientali.
Creme di calendula
L’infuso può sostituire, in tutto o in parte, la fase acquosa delle creme in emulsione o dei detergenti naturali per il viso, per il corpo o per l’igiene intima. Le sinergie migliori sono spesso quelle che prevedono l’abbinamento di questa pianta officinale a estratti di camomilla, malva e achillea.
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Le creme a base di calendula velocizzano il processo di guarigione della pelle danneggiata, oltre che avere potente azione antiossidante. Aiutano, in tal modo, la pelle a rigenerarsi e a guarire da arrossamenti, irritazioni e infiammazioni.
Tintura madre
La tintura madre di calendula viene utilizzata principalmente in uso interno, per la sua azione estrogenica, nelle disfunzioni dell’apparato genitale femminile. Sarebbe in grado, infatti, di calmare i dolori mestruali e addominali grazie alle proprie proprietà antispasmodiche; in aggiunta, favorisce e regola il tessuto ormonale. Ma la tintura madre è indicata anche per uso esterno, in quanto in grado di lenire e cicatrizzare lesioni cutanee (anche piaghe), punture d’insetti, scottature, irritazioni, ulcere della bocca e gengivite. Viene impiegata con successo anche per rimarginare i punti del parto e le ragadi al seno della madre che allatta.
L’interesse scientifico
L’interesse per questa pianta da parte degli scienziati è aumentato di molto. Uno studio condotto nel 2011 su ventuno partecipanti da un gruppo di ricercatori dell’University of Bahawalpur, in Pakistan, ha dimostrato la capacità di un prodotto topico a base di Calendula officinalis al 3% di migliorare l’idratazione e la compattezza della pelle dopo otto settimane di utilizzo regolare. Le formule, stando a quanto suggeriscono gli esperti, sembrerebbero essere ideali anche per affiancare classici trattamenti per l’acne nelle sue varie manifestazioni, incluse quelle associate all’uso prolungato della mascherina.