Riconoscere il proprio tipo di pelle è il primo passo per prendersene cura, per proteggerla e renderla morbida e luminosa. Ma quanti tipi di pelle ci sono?
Un primo passo per riconoscere il proprio tipo di pelle è sicuramente la visita dermatologica, che tramite un esame visivo e tattile permette di capire le esigenze di ognuno di noi. In generale, però, si possono distinguere diverse tipologie. Vediamole
Pelle normale
La pelle normale è molto rara, perfettamente idratata, ha una grana compatta senza imperfezioni o pori dilatati. Non ha problemi di secchezza, eccessi di sebo, discromie o iperpigmentazioni. Se è rarissimo trovare questo tipo di pelle negli adulti, è invece molto frequente nei bambini prima della pubertà. Le sue caratteristiche principali sono un film idrolipidico bilanciato in modo ottimale, uno strato corneo ottimamente strutturato e una buona microcircolazione. Un problema sussiste nel momento in cui, proprio per il fatto che non presenta problemi, si tende a trascurarne la cura. L’intervento dermocosmetico deve invece essere comunque presente, con l’obiettivo primario di preservare l’equilibrio cutaneo fisiologico, mantenere la pelle in buono stato di salute e prevenire alterazioni che diano origine a problematiche cutanee.
Pelle a tendenza acneica
La pelle a tendenza acneica è una pelle iperseborroica, che può presentarsi con papule e pustole. I bambini non presentano problemi di acne, dal momento che hanno una pelle povera di lipidi sebacei, mentre la pubertà può essere considerata come un’età di rischio. La pelle a tendenza acneica riguarda infatti circa l’80% degli adolescenti e talvolta si presenta anche dopo i 25 anni. La pelle di questo tipo ha un colorito spento e grigiastro, è lucida e oleosa (o secca e disidrata) e sono frequentemente presenti lesioni acneiche (brufoli, microcisti, comedoni). Nel trattare questo tipo di pelle, bisogna sempre tenere a mente che l’acne è una patologia. Di conseguenza, si consiglia primariamente una visita dermatologica, che possa integrare indicazioni cosmetiche e farmacologiche. Senza contare il fatto che la pelle a tendenza acneica è spesso associata a problemi psicologici importanti, che portano molti adolescenti a far ricorso a maquillage correttivi, in grado di coprire e nascondere le imperfezioni.
Pelle grassa
La pelle grassa è caratterizzata da un’eccessiva produzione di sebo, legata a fattori ormonali e molto frequente durante la pubertà. Si hanno due tipi principali di pelle grassa, a seconda di quali siano le caratteristiche del sebo:
- oleosa: se il sebo è fluido e fluisce abbondantemente dai pori. In questo primo caso, l’epidermide è lucida e i pori sono dilatati;
- asfittica: se il sebo è denso, ceroso e resta all’interno dei follicoli. In questo secondo caso, l’epidermide è ruvida e secca al tatto, con comedoni aperti o chiusi.
La presenza di microbi e batteri che infiammano i follicoli ostruiti possono facilmente portare alla formazione di papule, e all’evoluzione della pelle grassa in pelle impura e a tendenza acneica.
Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente
Il trattamento più indicato in questo caso è un’accurata detersione, indispensabile per rimuovere il sebo in eccesso e le impurità. Chi ha questo tipo di pelle commette spesso l’errore di utilizzare prodotti astringenti e delipidizzanti, ma si tratta di un’abitudine che favorisce un effetto rebound. Infatti, l’azione sgrassante innesca un meccanismo di stimolazione delle ghiandole sebacee per la produzione di altro sebo, che ripristini il film idrolipidico. Per la cura quotidiana, si consiglia piuttosto di optare per trattamenti che contrastino l’ipersecrezione e la proliferazione batterica, migliorando l’aspetto estetico.
Pelle mista
Si tratta del tipo più diffuso di pelle, caratterizzata da naso, fronte e mento talvolta lucidi (e con qualche imperfezione), ma da guance con pelle normale o secca. In questo caso, considerate le differenze tra le zone del viso tipiche della pelle mista, bisognerà trovare un compromesso tra le specifiche esigenze. Ad esempio, si potrebbe optare per una detersione efficace per le zone lucide (le cosiddette zone T), ma che allo stesso tempo non depapeuri le zone normali o secche. Si potrebbe propendere per trattamenti idratanti e sebonormalizzanti, che svolgano anche un’azione protettiva e nutriente sulle parti alipidiche.