Il colore delle urine è determinato da molti fattori. Il significato delle tonalità è ancora oggi valido per prevenire eventuali patologie e monitorare lo stato di salute, l’idratazione e una corretta alimentazione. Un’urina scura o rossastra può essere un campanello d’allarme
Il colore delle urine può essere un valido indicatore dello stato di salute di un organismo. Le urine sono come un fiume che scorre inglobando residui o scorie da eliminare alla foce, o a monte, in questo caso dai reni, che sono l’organo che funziona come un “depuratore”. Il colore delle urine può avere un significato indicativo e può essere un campanello d’allarme, per spingere il paziente a eventuali esami più approfonditi nell’ottica della prevenzione di eventuali patologie in corso o migliorare le condizioni di salute. Ma anche per arrestare inutili allarmismi. Ecco il significato del colore delle urine e quando preoccuparsi.
Qual è il colore normale delle urine
I medici indicano nei colori paglierino chiaro o giallo trasparente il colore normale delle urine. Queste due tonalità in genere significano che l’organismo è correttamente idratato. In condizioni normali le urine si presentano anche con un aspetto limpido.
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I significati dei colori delle urine
Il dottor Claudio Angelini, specialista in Nefrologia a Irccs Humanitas, illustra l’importanza e il significato che può derivare dai vari colori delle urine, specie quando si presentano con uno differente da quello abituale.
“ Le patologie dell’apparato urinario (reni, ureteri, vescica e uretra), nel corso della storia – spiega lo specialista – sono sempre state diagnosticate grazie ai cambiamenti di colore delle urine. Ad oggi, pur avendo a disposizione una varietà di strumenti diagnostici, l’analisi di colore e aspetto delle urine è ancora fondamentale nel processo di diagnosi di possibili patologie dell’apparato urinario”.
Cosa significa quando le urine sono scure?
Le urine più scure rispetto al normale e dall’odore più intenso possono indicare uno stato di disidratazione, o una sudorazione particolarmente intensa.
Anche l’assunzione di alcuni farmaci può condurre a urine scure, proprio perché la pigmentazione delle urine fa parte degli effetti indesiderati che comportano.
Se, invece, il colore scuro si associa a un aspetto torbido e maleodorante e al dolore al momento della minzione, è possibile che la causa sia un’infezione.
Nei casi più severi le urine scure possono associarsi a un eccesso di bilirubina del fegato o di enzimi muscolari, o ancora essere correlate a patologie del malfunzionamento di parti dell’apparato urinario.
Cosa fare in caso di urine scure?
Reintegrando i liquidi persi le urine potrebbero tornare al loro colore abituale. In caso contrario, bisognerebbe consultare un medico. Se dipendesse dai farmaci che si stanno assumendo bisognerebbe confrontarsi con un medico. Potrebbe essere necessario un esame approfondito delle urine.
Cosa significa quando le urine sono rosse?
Possono indicare ematuria, ossia sangue nelle urine. Il dottor Angelini osserva che quando il sangue è distinguibile per via del colore assunto dall’urina, parliamo di macroematuria. Se, invece, non è visibile a occhio nudo e si rileva attraverso l’esame chimico-fisico delle urine, parliamo di microematuria.
Il sangue nelle urine può avere diverse cause. Per esempio l’ematuria da sforzo implica la presenza di urine dal colore rossastro dopo un allenamento fisico molto intenso e si verifica soprattutto dopo la corsa.
L’ematuria può anche essere provocata da traumi a livello pelvico, per esempio causati da sport da contatto.
Tuttavia il sangue nelle urine può provenire da qualsiasi organo dell’apparato urinario e manifestarsi in maniera isolata o associarsi ad altri sintomi, come il dolore addominale o una minzione difficoltosa.
Gli esperti chiariscono che le urine colorate di rosso sono spesso causate da fattori innocui, quindi non patologici. Il colore rossastro può dipendere anche dall’assunzione di cibi come le more o di farmaci antibiotici o antidolorifici.
L’urologo e andrologo dottor Francesco Montorsi ricorda che la presenza (anche sospetta) di sangue nelle urine può indicare altri problemi, quali:
- Calcoli delle vie urinarie;
- Infezioni;
- Tumori.
“Di solito – spiega – se il sangue si osserva all’inizio della minzione (ematuria iniziale) l’origine dell’ematuria è prostatica. Se il sangue si osserva più al termine della minzione (ematuria terminale) la ematuria ha più frequentemente una origine vescicale. Mentre se le urine sono rosse dall’inizio alla fine della minzione si pensa ad una ematuria di origine alta, cioè ureterale o renale”.
Anche il consumo eccessivo di cibi con coloranti può conferire una tonalità più rossastra alle urine.
Cosa fare in caso di urine rosse?
Se si tratta di fattori innocui (alimentazione, assunzione di antibiotici e antidolorifici) l’anomalia si risolve spontaneamente.
Se il problema del colore rosso persiste, o si rilevano tracce (anche sospette di sangue), bisogna rivolgersi dal proprio medico e eventualmente sarà prescritto un esame dell’urinocoltura.
Il paziente che riferisce ematuria viene di solito sottoposto a esami di laboratorio, citologia urinaria, ecografia apparato urinario o cistoscopia flessibile. Questo perché si deve sempre escludere la presenza di un tumore delle vie urinarie.
Cosa significa quando le urine sono giallastre?
Il colore giallastro o scuro può indicare presenza di urine schiumose. In questo caso si parla di schiuma nelle urine. Il dottor Angelini rassicura i pazienti ricordando che la schiuma nelle urine non implica necessariamente la presenza di patologie. Anzi, è un fenomeno piuttosto comune. La schiuma nelle urine, infatti, può essere provocata da un’emissione particolarmente veloce delle urine, da disidratazione o, anche, da residui di detergenti nel WC.
La schiuma nelle urine si associa anche a cure con determinati farmaci e infezioni delle vie urinarie.
Un’alimentazione ricca di proteine animali, o con eccesso di sale e cibi saporiti, può portare a un pigmento giallastro o presenza di schiuma nelle urine.
Cosa fare in caso di urine giallastre?
Se il disturbo delle urine schiumose o giallastre si manifesta in maniera continuativa, o peggiora, potrebbe essere indice di proteinuria, ossia una presenza anomala di proteine nelle urine. Anche in tal caso bisogna consultare un medico e probabilmente si dovrò procedere con esami di laboratorio.
Cosa significa quando le urine sono verdi?
La Fondazione Italiana del Rene (Fir) ha elaborato una leggenda indicativa sul significato del colore dell’urina. Oltre al rosso e al colore scuro, ci sono casi di tonalità più variegata. Ad esempio un’urina tendente al verde indica possibili infezioni o problemi al fegato. Anche qui, se il problema persiste, bisogna consultare il proprio medico.
Cosa significa quando le urine sono arancio?
Anche una urina di colore arancio potrebbe significare un possibile problema al fegato o una patologia biliare in corso.
Cosa significa quando le urine sono color marrone?
In questo caso il paziente potrebbe soffrire di disidratazione eccesiva o potrebbe essere un problema epatico.
Cosa significa quando le urine sono nere?
Il Manuale di medicina Msd indica nell’urina nera la presenza di pigmenti prodotti da un eventuale melanoma (tumore maligno).
Cosa significa quando le urine sono torbide?
Un’urina torbida può dipendere dalla presenza di una quantità eccessiva di globuli bianchi dovuta a un’infezione delle vie urinarie, alla presenza di cristalli di sali dell’acido urico o dell’acido fosforico oppure alla presenza di perdite vaginali.
Il colore delle urine dipende anche dall’acqua
In base al colore delle urine è possibile anche stabilire indicativamente se il paziente assume poca o tanta acqua. Dalle sfumature può dipendere una scarsa o corretta idratazione, e la qualità dell’acqua in base alle proprie esigenze.
- Urine trasparenti (Ottima idratazione)
- Urine giallo paglierino (Buona idratazione)
- Urine chiare (Buona idratazione)
- Urine giallo scuro (Scarsa idratazione)
- Urine color miele/ambra (Scarsissima idratazione)
Gli esami da eseguire
In presenza di urine di colore scuro, ematuria o schiuma nelle urine, senza che questi fenomeni siano associati a sforzi fisici, disidratazione o assunzione di nuovi farmaci, è bene contattare il proprio medico di medicina generale che, se necessario, indicherà gli opportuni esami da svolgere.
Di solito si procede con analisi chimico-fisico delle urine e urinocoltura, fondamentali per individuare le possibili cause.
L’esame delle urine è un esame semplice e non invasivo, utile a diagnosticare precocemente le patologie renali e urologiche e pertanto sarebbe opportuno inserirlo in ogni accertamento di routine.
Se l’esame chimico-fisico delle urine dovesse indicare la presenza di alterazioni, è opportuno richiedere una visita specialistica di nefrologia o urologia e ulteriori accertamenti come l’analisi microscopica del sedimento urinario, l’ecografia dell’apparato urinario ed esami del sangue specifici.
In situazioni più severe può essere necessario lo svolgimento di esami di secondo livello o biopsia renale.
Ogni alterazione di laboratorio va sempre inquadrata nel contesto clinico di ciascun individuo.
I cibi che fanno bene alle urine
In genere sono sempre preferibili una buona idratazione (nel caso associata ai propri bisogni) e un’alimentazione equilibrata e personalizzata.
Tuttavia ci sono cibi che possono contrastare i fastidi alle vie urinarie. Si tratta in genere di alimenti quali:
- Prodotti ricchi di fibre (cereali integrali);
- Frutta e verdura di stagione (per contrastare carenze di vitamine e sali minerali);
- Cibi diuretici (fragole, ananas, anguria, pesca, finocchi, cetrioli, porri, asparagi, sedano, ravanello;
- Alimenti ad azione antinfiammatoria e antiossidanti (mirtilli rossi e verdure a foglia larga o verde come spinaci, rucola, bietola, cavolo nero);
- Semi di chia, lino e cibi contenenti acidi grassi essenziali omega-3.
Qual è l’acqua che fa bene alle urine?
L’acqua del rubinetto fa bene alla salute e all’ambiente. Ma la scelte può dipendere anche dai bisogni e dallo stato di salute dell’organismo. In genere un’acqua povera di sodio come quella oligominerale può stimolare la diuresi, lenire il dolore da eventuali cistiti, ripulire velocemente i batteri dalla vescica. L’acqua deve essere adeguata alla salute delle vie urinarie e dei reni.
Per chi soffre di calcoli renali si consiglia di bere un’acqua poco mineralizzata con un residuo fisso inferiore ai 50 milligrammi al litro.