Quali sono i vantaggi dell’estrattore di succo di frutta

estrattore

L’estrattore permette di mantenere inalterate le proprietà di frutta e verdura producendo un prodotto genuino e naturale: vantaggi (e non solo) dell’elettrodomestico più amato

Mangiare frutta fresca è fondamentale nella dieta di ogni persona. Per consumarla in maniera genuina ci sono diversi modi: possiamo mangiare la frutta a spicchi o intera, preparare una centrifuga oppure possiamo estrarne il succo. In quest’ultimo caso abbiamo a nostra disposizione uno strumento molto utile, ossia l’estrattore di succo, elettrodomestico che permette di mantenere inalterate le proprietà di frutta e verdura producendo un prodotto genuino e naturale. Rispetto al classico succo di frutta in brick del supermercato, infatti, il succo ottenuto con l’estrattore non altera le vitamine e i minerali contenuti nella frutta; inoltre, questo elettrodomestico garantisce al consumatore degli evidenti vantaggi di prezzo.

L’estrattore di succo di frutta: tutti i vantaggi

Prima di tutto, utilizzando un estrattore di succo di frutta abbiamo la possibilità di scegliere la frutta e la verdura che più gradiamo per realizzare il nostro succo. Ci sono, come detto, degli indubbi vantaggi economici oltre che di salute: estrarre il succo della frutta fresca costerà meno rispetto all’acquisto di un brick classico e, soprattutto, il succo non sarà soggetto alle alterazioni delle componenti dovute al tempo di conservazione e alla temperatura. Inoltre, rispetto ai confezionati, il succo estratto da frutta fresca non contiene al suo interno dolcificanti e zucchero, coloranti o conservanti chimici: il tal mondo, il consumatore ha un controllo diretto sulla materia prima e potrà decidere, ad esempio, di scegliere solo prodotti biologici non sottoposti a trattamenti per una produzione di massa.

Estrattore di succo: caratteristiche

Appreso dei benefici sulla salute ed economici derivanti dal consumo di succhi ottenuti con un estrattore, cerchiamo ora di capirne il funzionamento per evidenziarne i vantaggi.

Iniziamo allora dalla struttura di questo elettrodomestico: ogni estrattore di succo si compone in due parti principali, una mobile, la cosiddetta coclea, e di una o più parti rigide o semirigide che filtrano il succo e lo separano dalla polpa asciutta. C’è naturalmente un motore che permette la buona riuscita dell’estrazione. Questo permette nello specifico alla coclea di ruotare a circa 40-80 giri al minuto, non molto velocemente dunque, e di garantire la corretta ossigenazione del succo senza correre il rischio dell’ossidazione. La lentezza è un parametro fondamentale di tale processo, in quanto si mantiene bassa la temperatura e si evita di alterare le vitamine termolabili. Generalmente tale meccanismo è garantito quando il motore che attiva la coclea non supera i 100 giri al minuto.

Gli estrattori di succo si dividono a loro volta in diverse categorie che possono essere catalogate in base al tipo di coclea che è stata utilizzata per la realizzazione dell’elettrodomestico. Ecco dunque quali elettrodomestici è possibile trovare sul mercato:

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  • Estrattori di succo con coclea singola ad andamento orizzontale, ovvero la prima tipologia di questi elettrodomestici. Si tratta di un meccanismo molto performante che, tuttavia, è stato quasi del tutto sostituito nell’ottica dell’utilizzo domestico, rimanendo però il principale modello di fascia molto alta e di utilizzo industriale. Per le sue caratteristiche strutturali, viene solitamente scelto dai consumatori che hanno la necessità di estrarre succo da verdure a foglia o frutta molto piccole come i mirtilli, le fragole o il ribes. Inoltre, ricorrendo a specifici filtri, con questa tipologia di estrattore è possibile ottenere puree di frutta;
  • Estrattori di succo con coclea singola ad andamento verticale, ovvero il modello più utilizzato per un uso domestico. Il motivo, oltre che nella resa dei prodotti estratti, è anche da ricercare nella sua forma ridotta rispetto al modello con coclea orizzontale. Si sviluppa, infatti, in lunghezza per occupare meno spazio, ma è decisamente più complicato da pulire. Si tratta di un elettrodomestico molto utile per chi ha l’esigenza di estrarre succo dalla frutta, ma che è molto meno efficace con le verdure a foglia. Su quest’ultimo aspetto si sottolinea che, nelle versioni più moderne di questa tipologia di prodotti, per risolvere il problema si è deciso di inserire un meccanismo a doppia lama che spinge il succo verso il basso e migliora la resa finale;
  • Estrattori di succo con coclea doppia ad albero orizzontale, ovvero quello che garantisce la migliore efficienza di tutti. Si tratta, tuttavia, di un sistema di estrazione che non si adatta a tutte le esigenze quotidiane: è molto lento, occupa molto spazio ed è costoso. Se si decide di sottostare a questi “limiti”, l’estrattore di succo con coclea doppia ad albero orizzontale è sicuramente la scelta migliore da adottare. Per comprendere meglio l’efficenza di questa tipologia di prodotto è sufficiente pensare che con esso è possibile ottenere tanto i succhi di frutta e verdura, quanto creare creme e burri di semi.

Ma come si riconosce un buon estrattore di succo e, soprattutto, come comprendere quale possa essere la tipologia di elettrodomestico più adatta alle proprie esigenze? Per selezionare il giusto prodotto ci sono una serie di parametri chiave da prendere in considerazione, ovvero:

  • La capacità estrattiva, e dunque l’efficienza della macchina nella separazione tra polpa e succo. Più alto sarà questo valore, migliore sarà il risultato finale con l’utente che non dovrà ripassare la polpa dopo la prima passata. Nella decisione su quale elettrodomestico scegliere, questo parametro chiave è forse il più importante e risente fortemente delle necessità proprie di ogni consumatore e degli obiettivi che lo stesso intende raggiungere;
  • La manutenzione necessaria, sia ordinaria che nel lungo periodo. Anche in questo caso la scelta risente dello stile di vita del consumatore e delle sue esigenze: avere uno strumento estremamente funzionale, ma che, ad esempio, è molto difficile da pulire potrebbe essere un disincentivo al suo utilizzo;
  • Il design, perché anche l’occhio vuole la sua parte, ma non è tutto. Con design in questo caso si fa riferimento non solo all’aspetto estetico dell’elettrodomestico, ma anche alle sue funzioni specifiche e ad altri elementi molto indicativi come il rumore generato durante il funzionamento;
  • L’assistenza garantita dalla casa produttrice, specie per i prodotti di fascia alta e professionali che hanno un prezzo unitario molto elevato.

Estrattore di succo o brick?

Da quanto abbiamo già scritto, appare evidente che nella scelta tra succo fatto in casa e quello in brick la scelta del consumatore che guarda alla salute e al portafoglio dovrebbe ricadere sempre sull’estrattore. Qualcuno potrebbe dire però che si tratta di un’operazione scomoda e non pratica come potrebbe essere quella di aprire un succo preconfezionato. È indubbiamente così, ma non si può non considerare che un piccolo lavoro nella preparazione del succo porterà degli evidenti benefici alla propria salute. Inoltre, così come riportato dal portale “Greenstyle”, ci sono una serie di elementi che giocano a svantaggio dei succhi in brick che, dunque, andrebbero fortemente evitati. Si tratta, nello specifico:

  • del fatto che il succo commerciale è stato pastorizzato e ricavato da succhi concentrati. Per tale ragione avrebbe perso gran parte delle vitamine della frutta, con alcune aziende produttrici che li aggiungono in un secondo momento tramite dei processi chimici;
  • al fine di rendere il prodotto finito più gradevole al palato, specie quello dei bambini, il succo in brick viene filtrato per ridurre la presenza della fibra. Si tratta di un passaggio non trascurabile visto che proprio la fibra rallenta l’assorbimento degli zuccheri, limitando il picco glicemico. Grazie a tale assunto è possibile spiegare perchè mangiare due mele fa bene, mentre bere il succo puro delle stesse mele alza troppo la glicemia;
  • in molti prodotti presenti al supermercato è fatto un grandissimo ricorso agli zuccheri, con l’apporto nutritivo che è di scarsissimo valore. Per rendersene conto basta assaggiare il succo estratto di un dato frutto e confrontarlo con lo stesso frutto trattato commercialmente. Il sapore di quest’ultimo sarà, inevitabilmente, più dolce al palato, ma non viene garantito l’apporto nutritivo cercato nel consumo di frutta.

Estrattore di succo o centrifuga?

Visto il percorso approfondito sugli estrattori di succo fin qui affrontato è bene sottolineare le differenze che intercorrono tra questi e le più classiche centrifughe. Si tratta, in quest’ultimo caso, di un sistema ormai quasi del tutto sostituito visto che i vantaggi degli estratti sono più elevati. Le centrifughe, infatti, vengono ottenute sfruttando un sistema a lame azionato da un motore che lavora da 6.000 a 18.000 giri al minuto. Il risultato è che, rispetto agli estratti, le centrifughe scaldano di più e distruggono gli enzimi naturali vegetali non potendo contare sul sistema a coclea che agisce in maniera più lenta e non surriscalda il motore. È stato nello specifico evidenziato che, con la spremitura lenta a freddo degli estrattori, si ottiene fino al 30% in più di succo e una quantità di fibre molto superiore rispetto alle normali centrifughe.

Le differenze tra centrifuga ed estratto in termini di apporto nutritivo e praticità dell’operazione di realizzazione di un succo sono dunque molto nette, ma anche le centrifughe conservano dei vantaggi:

  • hanno dimensioni decisamente più ridotte rispetto agli estrattori;
  • non richiedono una grande preparazione delle materia prima, con la frutta e la verdura che potrà essere inserita nella centrifuga anche con un taglio grossolano e senza essere sbucciata;
  • è un procedimento decisamente veloce, basta infatti inserire la frutta o la verdura nella centrifuga e spingerla verso le lame che agiscono sfruttando la forza centrifuga e rimuovono dalla polpa il succo di frutta o verdura;
  • hanno un prezzo di mercato basso e sono facilmente reperibili;
  • la polpa separata dal succo è riutilizzabile per altri scopi, come ad esempio la creazione di biscotti, e garantisce un elevato apporto di fibre;

Tra gli svantaggi delle centrifughe, invece, troviamo il fatto che il meccanismo di lame di acciaio rotanti, insieme al calore prodotto dal macchinario, tendono a distruggere una parte degli elementi benefici presenti all’interno di frutta e verdura.

Anche per quanto riguarda gli estrattori di frutta è possibile elencare una serie di vantaggi e svantaggi derivanti dal loro utilizzo. Iniziamo subito col dire che la qualità nutritiva del prodotto finito garantita da un estrattore è decisamente più alta rispetto a quella di una centrifuga in quanto il sistema della coclea rotante in plastica dura gira a velocità molto basse e non intacca le proprietà di frutta e verdura. Non si perde, dunque, l’apporto vitaminico e molti estrattori permettono anche di regolare la quantità di fibre da passare. Questo vuol dire che se si sceglie la maglia larga, è possibile recuperare tutte le fibre solubili e qualcuna di quelle insolubili. Inoltre, gli estrattori:

  • sono più silenziosi di una centrifuga;
  • riescono ad estrarre maggiori quantità di succo rispetto ad un centrifuga producendo anche meno rifiuti. Questo vuol dire ridurre al minimo gli sprechi e valorizzare al meglio le materie prime che si hanno a disposizione;
  • è in grado di estrarre succo anche dalle verdure a foglia, quali ad esempio spinaci, erbe aromatiche, erba di grano;
  • la manutenzione ordinaria dell’estrattore, da intendersi come la pulizia dopo l’utilizzo, è generalmente più semplice e veloce rispetto a quella della centrifuga.

Tra gli svantaggi derivanti dall’utilizzo degli estrattori di succo di frutta, invece, troviamo:

  • il prezzo dell’elettrodomestico che è decisamente più alto rispetto a quella di una normale centrifuga;
  • il fatto di essere un meccanismo più lento, il che garantisce una migliore resa del prodotto finito, ma che non molto bene si sposa alla vita di chi ha ritmi frenetici. Per dare un’idea delle tempistiche si pensi che una centrifuga impiega circa 2 minuti per fornire al consumatore il prodotto finito sperato, mentre un estrattore di succo si muove, in media, tra i 5 e i 10 minuti.